Ecco come l’UE trarrà vantaggio dall’accesso dell’Ucraina

Lorenzo Bagnato

15 Dicembre 2023 - 19:48

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L’Ucraina è un paese molto grande e popoloso. La sua ricostruzione porterà immensi benefici all’Unione europea.

Ecco come l’UE trarrà vantaggio dall’accesso dell’Ucraina

L’Unione Europea ha dato il via libera ai colloqui di adesione per l’Ucraina e la Moldavia, segnalando un passo avanti nell’espansionismo dell’UE e, molto probabilmente, futuri processi di riforma. Ucraina e Moldavia sono due paesi strategicamente cruciali, sebbene rappresentino anche le nazioni più povere del continente.

L’adesione all’Unione Europea, il più grande mercato comune del pianeta con un PIL complessivo di 18,35 miliardi di miliardi di dollari, garantirebbe all’Ucraina un futuro pacifico e prospero. Alcuni analisti sostengono, tuttavia, che cambierà completamente il panorama politico dell’Europa, e non necessariamente in senso positivo.

L’Ucraina diventerebbe il paese con la più alta popolazione ad entrare nell’UE dagli anni ’80. Ciò le darebbe molto potere di voto all’interno delle istituzioni dell’UE, che spesso funzionano su base demografica.

Allo stesso tempo, l’Ucraina è un paese devastato dalla guerra. Secondo la Banca Mondiale, l’importo totale necessario per la ricostruzione del paese è di 400 miliardi di dollari, che i contribuenti netti dell’UE dovrebbero sostenere in caso di adesione. Per metterlo in prospettiva, la Bulgaria è il paese più povero dell’UE, ma il suo PIL pro capite è comunque il doppio di quello dell’Ucraina.

Senza parlare poi dello stato attuale della guerra. Se, come appare probabile, il conflitto contro la Russia si congelasse sull’attuale linea del fronte senza alcun accordo di pace, l’UE si porterebbe all’interno dei suoi confini un paese in guerra con una potenza nucleare.

Nonostante tutte queste sfide, tuttavia, l’inclusione dell’Ucraina nell’UE potrebbe portare effetti positivi a lungo termine.

Una nuova Polonia?

L’espansione dell’UE verso est è iniziata negli anni ’90, dopo la caduta del muro di Berlino e il crollo del Patto di Varsavia. I paesi che allora aderirono all’UE, tra cui la Polonia, la Romania, l’Ungheria e le Repubbliche Baltiche, non erano in una posizione molto migliore dell’Ucraina oggi.

Nel corso dei successivi 30 anni, tuttavia, questi paesi hanno sperimentato una delle crescite economiche più rapide del mondo. La Polonia è oggi un’economia solida ed influente, mentre i paesi dell’Europa occidentale stanno cadendo in recessione. In effetti, il motivo principale per cui il PIL dell’UE continua a crescere è proprio grazie ai paesi dell’est.

Guardando ancora più indietro, quando gli Stati Uniti finanziarono la crescita dell’Europa occidentale con il Piano Marshall, lo fecero pensando al vantaggio di entrambi i continenti. Dopotutto, questa è la definizione stessa di investimento: spendere soldi per fare soldi.

Sarà estremamente costoso per l’Unione Europea ricostruire l’economia ucraina, ma avere uno dei maggiori esportatori di grano e cereali al mondo all’interno del mercato unico porterà enormi benefici anche all’UE. La crescita dell’Ucraina rafforzerà la crescita dell’Europa. È così che funziona una ricostruzione post-bellica.

Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2023-12-15 19:00:00. Titolo originale: Here’s why the EU will benefit from Ukraine’s access in the long term

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