È stato аnnunсіаtо quаlе dеbіtо l’UЕ еmеttеrà nеllа рrіmа mеtà dеl 2026

Alessandro Nuzzo

20 Dicembre 2025 - 14:10

La Commissione europea ha svelato il calendario delle obbligazioni che emetterà nel primo semestre del 2026.

È stato аnnunсіаtо quаlе dеbіtо l’UЕ еmеttеrà nеllа рrіmа mеtà dеl 2026

La Commissione europea ha annunciato il calendario delle obbligazioni che intende emettere nel primo semestre del 2026, insieme ai relativi importi. L’obiettivo è raccogliere fino a 90 miliardi di euro entro giugno 2026, portando il totale delle obbligazioni dell’Unione Europea attualmente in circolazione a quasi 800 miliardi di euro. Si tratta di una strategia che conferma il ruolo sempre più centrale del debito comune europeo nel finanziamento delle politiche dell’UE.

Le emissioni saranno effettuate secondo il consolidato approccio di finanziamento unificato della Commissione, che prevede l’utilizzo di una combinazione di strumenti a lungo e breve termine. I volumi di emissione continueranno a essere comunicati ogni sei mesi attraverso piani di finanziamento semestrali, adattandosi all’evoluzione delle esigenze finanziarie. Questo metodo consente a Bruxelles di coprire il fabbisogno dei programmi già esistenti e, allo stesso tempo, di mantenere la flessibilità necessaria per far fronte a necessità aggiuntive.

Il ricavato delle nuove emissioni sarà utilizzato per finanziare prestiti agli Stati membri dell’UE nell’ambito del programma NextGenerationEU, ma anche per sostenere l’acquisizione di capacità di difesa attraverso il nuovo strumento Azione per la sicurezza in Europa (SAFE). Oltre a questi, saranno finanziati tramite prestiti dell’Unione anche altri programmi strategici, tra cui il Fondo per l’Ucraina, il Fondo per le riforme e la crescita dei Balcani occidentali e i prestiti di assistenza macrofinanziaria destinati ai Paesi limitrofi.

Parallelamente, e fatta salva la notifica e la convalida delle spese climatiche da parte degli Stati membri, la Commissione continuerà a emettere obbligazioni verdi NextGenerationEU per finanziare la componente ambientale del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF). Ad oggi, attraverso questo strumento, sono già stati raccolti 78 miliardi di euro, destinati a sostenere investimenti legati alla transizione ecologica.

Nel complesso, dalla metà del 2021, grazie all’emissione di obbligazioni UE e green bond NextGenerationEU, la Commissione ha già erogato oltre 362 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti agli Stati membri. A questi si aggiungono fino a 76 miliardi di euro destinati ad altri programmi europei che beneficiano dei fondi NextGenerationEU.

Una parte rilevante delle risorse è stata destinata anche al sostegno dell’Ucraina. Sono stati infatti già erogati oltre 21 miliardi di euro nell’ambito dello Strumento per l’Ucraina, che prevede prestiti fino a 33 miliardi di euro tra il 2024 e il 2027.

Cos’è il piano NextGenerationEU

NextGenerationEU è il grande piano straordinario con cui l’Unione Europea ha scelto di rispondere alla crisi provocata dalla pandemia, mettendo in campo oltre 800 miliardi di euro per rilanciare l’economia e rafforzarne la tenuta nel lungo periodo. Varato nel 2020, il programma punta a trasformare l’emergenza sanitaria in un’occasione di modernizzazione, finanziando riforme e investimenti orientati alla sostenibilità ambientale, alla digitalizzazione e alla crescita inclusiva. Il cuore operativo di NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, che sostiene i piani nazionali dei singoli Paesi attraverso sovvenzioni e prestiti, sulla base di obiettivi e scadenze condivise con Bruxelles.

Una delle novità più rilevanti è il ricorso al debito comune europeo per raccogliere le risorse, segnando un passo storico nell’integrazione dell’UE. In Italia, l’attuazione del programma avviene attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che traduce le priorità europee in interventi concreti su infrastrutture, innovazione, lavoro e transizione ecologica.

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