Tra zona gialla e arancione cambiano molte regole. La differenza principale riguarda la chiusura di ristoranti e bar e gli spostamenti all’interno del Comune e della Regione. Ecco cosa cambia tra le due fasce di rischio.

Tra zona gialla e arancione c’è una sostanziale differenza: nella prima vigono regole molto più severe con il divieto di uscire dal Comune, eccetto per lavoro, salute e necessità.
Chiudono bar, ristoranti e gelaterie in zona arancione mentre in zona gialla è possibile il servizio al tavolo fino alle 18.00. Invece non cambia il divieto di uscire dalla Regione - fino al 27 marzo - e il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5.
In vista della prossima valutazione dell’Iss, cosa sapere sulla differenza tra zona gialla e arancione e le regole da seguire per evitare la multa.
DIFFERENZA ZONA GIALLA E ZONA ARANCIONE: COSA CAMBIA
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Spostamenti tra Regioni in zona gialla e arancione
Nessuna differenza tra zona gialla e arancione riguardo agli spostamenti fuori dalla Regione, vietati fino al 27 marzo 2021 per tutte le aree di rischio.
Uscire dalla Regione è consentito soltanto per il rientro al luogo di domicilio e abitazione e nei casi previsti dal modulo di autocertificazione: salute, comprovate esigenze lavorative, necessità.
Per quanto riguarda le seconde case fuori regione, il governo ha ammesso la possibilità di rientro a coloro che possono dimostrare un titolo valido anteriore al 14 gennaio 2021.
Il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 vale a prescindere dalla zona di rischio. In tutta Italia chi esce durante il coprifuoco senza un motivo di lavoro, salute o necessità, rischia la multa da 400 a 1.000 euro.
Nessuna eccezione per le Regioni della zona gialla.
Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie
La differenza più consistente riguarda le attività di ristorazione che sono aperte al pubblico in zona gialla fino alle 18.00 mentre sono chiuse tutto il giorno e tutti i giorni in zona arancione, dove però si possono effettuare l’asporto e la consegna a domicilio (fino alle 22.00 per il cibo e fino alle 18.00 per le bevande).
Questo vale per bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, gelaterie e pasticcerie.
Visite a casa di amici e parenti
Il Dpcm in vigore impone sia per la zona arancione che per quella gialla alcuni limiti alle visite in casa altrui:
- è ammessa una visita al giorno;
- non si può uscire dal comune (in zona arancione) o dalla regione (in zona gialla);
- si può andare al massimo in due, al netto di figli minori di 14 anni e persone non autosufficienti/disabili con loro conviventi.
Obbligo di autocertificazione
In zona gialla l’autocertificazione serve soltanto per i viaggi interregionali e per uscire durante il coprifuoco per comprovati motivi di salute, lavoro o casi urgenti. Tutti gli altri spostamenti sono liberi.
Al contrario, in zona arancione si può uscire senza obbligo di autocertificazione soltanto all’interno del proprio comune.
Negozi aperti in zona gialla e arancione
Supermercati e negozi al dettaglio di generi alimentari, librerie, cartolerie, tabacchi, ferramenta, negozi di abbigliamento per adulti e bambini, di informatica, articoli per la casa, l’igiene e il giardinaggio sono aperti sia in zona gialla che arancione.
In entrambe le zone è obbligatorio contingentare gli ingressi e indossare la mascherina.
Centri e gallerie commerciali chiudono nel weekend e nei festivi, ad eccezione di supermercati, farmacie e parafarmacie e tabacchi al loro interno.
Parrucchiere, barbiere ed estetista
Aperti in zona gialla e arancione saloni di parrucchiere, barbiere e centri estetici senza nessuna differenza. Le estetiste sono chiuse soltanto in zona rossa.
In zona gialla si può fare sport o semplice attività motoria (come le passeggiate a passo svelto) all’interno del territorio regionale e senza obbligo di autocertificazione. Al contrario, in zona arancione l’attività fisica è limitata al territorio comunale, salvo poche eccezioni.
Scuola in zona gialla e arancione
In zona gialla e arancione tornano in classe in presenza gli studenti delle scuole primarie e quelli delle scuole secondarie di primo e secondo grado (al 50%), salvo misure più restrittive imposte dalle ordinanze locali. Tuttavia in zona arancione ci sono maggiori restrizioni e molta discrezione è lasciata ai governatori di Regione.
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