Nonostante le rassicurazioni del Tesoro, la storia dimostra che un default sul debito americano non è impossibile. E con un rapporto debito/PIL oltre il 120%, mai dire mai.
“Gli Stati Uniti non andranno mai in default.” È con questa frase netta che il nuovo Segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, ha cercato il 1° giugno di spegnere un incendio già divampato: tassi dei Treasury in rialzo, downgrade da parte di Moody’s e nervosismo crescente sui mercati.
Ma in economia, come in politica, le negazioni assolute sono spesso un segnale più d’allarme che di sicurezza. E quando il governo della più grande economia del mondo sente il bisogno di ribadire la propria affidabilità creditizia, gli investitori più esperti cominciano a preoccuparsi.
La retorica ufficiale vuole che gli Stati Uniti abbiano sempre onorato i propri impegni. Janet Yellen, predecessora di Bessent, dichiarò nel 2023 che un default avrebbe rappresentato “una catastrofe economica e finanziaria” senza precedenti. Ma la realtà storica racconta un’altra storia, fatta di episodi in cui Washington non ha mantenuto esattamente la parola data. [...]
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