Decreto Flussi pubblicato in GU: quote, modalità e istruzioni per le domande 2023

Antonella Ciaccia

1 Febbraio 2023 - 12:41

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Decreto Flussi in Gazzetta: fissate le quote dei lavoratori stranieri che possono fare ingresso in Italia per lavorare. Istanze a partire dal 27 marzo 2023, per il nulla osta ci sono novità.

Decreto Flussi pubblicato in GU: quote, modalità e istruzioni per le domande 2023

Sono più di 82.000 i nuovi ingressi previsti dal dpcm del 29 dicembre 2022 (c.d. decreto Flussi), pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo sorso 26 gennaio 2023, 44.000 dei quali riservati alle quote per motivi di lavoro stagionale.

Inoltre, con una nota congiunta del 30 gennaio 2023, il ministero del Lavoro ha fornito tutte le istruzioni concernenti la programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2022 e tutti i dettagli sulle modifiche introdotte e sulle procedure per la presentazione delle domande.

Un’importante novità riguarda il datore di lavoro che avrà, prima dell’invio della richiesta di nulla osta al lavoro, l’obbligo di verificare presso il Centro per l’Impiego competente che non vi siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto di lavoro per cui si ha intenzione di assumere il lavoratore che si trova all’estero. Questo meccanismo coinvolgerà prioritariamente chi riceve sostegni al reddito come la Naspi e il Reddito di cittadinanza, con il rischio in caso di rifiuto, di perdere l’aiuto economico.

Vediamo insieme nel dettaglio le nuove quote per l’ingresso di lavoratori non comunitari, la procedura di verifica nei centri per l’impiego, le modalità per la presentazione delle domande e nulla osta.

Decreto Flussi: le quote di ingresso

Il nuovo decreto Flussi fissa una quota massima di ingressi pari a 82.705 unità, più alta dell’anno scorso che fu di 69.700, 44.000 delle quali riservate agli ingressi per motivi di lavoro stagionale.

Nell’ambito della quota complessiva di 44.000 unità, 22.000 quote sono riservate, per il solo settore agricolo, ai lavoratori nei cui confronti le domande di nulla osta siano presentate, in nome e per conto dei datori di lavoro, dalle seguenti organizzazioni professionali dei datori di lavoro:

  • Cia;
  • Coldiretti;
  • Confagricoltura;
  • Copagri;
  • Alleanza delle cooperative (comprende Lega delle Cooperative e Confcooperative).

Queste istanze, fino a esaurimento della quota riservata, saranno valutate con priorità dallo Sportello Unico.

Le quote fissate per gli ingressi di lavoro non stagionale e autonomo sono invece di 38.705 unità, di cui la stragrande maggioranza (30.105 unità) riservate agli ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero, nonché della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale.

Alcune quote sono poi riservate ai lavoratori di Paesi con cui entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria, a quelli che abbiano completato programmi di formazione nei Paesi di origine e alle richieste presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro, che assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori.

Circolare interministeriale n.648 del 30/01/2023
Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2022.

Decreto Flussi: novità della verifica nei centri per l’impiego

Una delle novità del decreto Flussi prevede che i datori di lavoro debbano controllare se ci sono lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto di lavoro per cui si ha intenzione di assumere il lavoratore che si trova all’estero. Tale verifica va effettuata attraverso l’invio di una richiesta di personale al Centro per l’Impiego, attraverso il modulo predisposto da Anpal.

Pertanto, alla richiesta di nulla osta si potrà procedere solo se:

  • il Centro per l’Impiego non risponde alla richiesta presentata, entro quindici giorni lavorativi dalla data della domanda;
  • il lavoratore segnalato dal Centro per l’Impiego non è per il datore di lavoro idoneo al lavoro offerto;
  • il lavoratore inviato dal Centro per l’Impiego non si presenta, salvo giustificato motivo, al colloquio di selezione, decorsi almeno venti giorni lavorativi dalla data della richiesta.

Il verificarsi delle suddette circostanze dovrà risultare da un’autocertificazione che il datore di lavoro dovrà allegare alla domanda di nulla osta al lavoro.

Modulo Anpal
Verifica di indisponibilità di lavoratori presenti sul territorio nazionale

Nulla osta rilasciato entro i trenta giorni dalla presentazione della domanda

Un’altra importante innovazione apportata dalla norma è data dalla previsione di un termine per la procedura: trascorsi 30 giorni dalla domanda, in assenza di cause ostative, il nulla osta viene rilasciato in via telematica alle rappresentanze italiane dei paesi di origine, che provvederanno a loro volta a rilasciare il visto d’ingresso entro 20 giorni dalla successiva domanda.

Presentazione delle domande dal 27 marzo 2023

Tutte le domande potranno essere inviate a partire dal 27 marzo 2023, ovvero 60 giorni dopo la pubblicazione del decreto Flussi sulla Gazzetta Ufficiale.

Le istanze dovranno essere trasmesse esclusivamente con le consuete modalità telematiche, per tutte le tipologie di lavoro subordinato, stagionale e non. Queste potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2023 e saranno, in linea generale, trattate sulla base del rispettivo ordine cronologico di presentazione.

Per la precompilazione dei moduli di domanda, è disponibile l’applicativo all’indirizzo del portale apposito. Il sistema sarà disponibile con orario 08:00 – 20:00 tutti i giorni della settimana, sabato e domenica compresi.

Per i cittadini, invece, di quei Paesi il cui accordo di cooperazione in materia migratoria non è ancora in vigore, le domande potranno essere trasmesse solo a partire dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’accordo di cooperazione sulla Gazzetta Ufficiale.

La procedura concernente le modalità di accesso al sistema dello Sportello Unico richiede il possesso di un’identità Spid. Pertanto, prerequisito necessario per l’inoltro telematico delle domande sul sito del ministero dell’Interno è il possesso della citata identità Spid da parte di ogni utente.

Tra le novità, la rapida istruttoria delle domande

Diversamente da quanto disposto negli anni passati, al fine di consentire una rapida istruttoria delle domande pervenute, è stata prevista, nei modelli di richiesta, la possibilità di allegare la documentazione necessaria, tra cui l’autocertificazione sull’indisponibilità di lavoratori già in Italia, in modo da consentire agli Sportelli Unici di iniziare a esaminarla senza dover convocare i richiedenti per la presentazione di tale documentazione.

Nei documenti da allegare alla domanda vi è anche l’asseverazione, ovvero il documento attraverso il quale professionisti, consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati o organizzazioni datoriali certificano il rispetto dei presupposti contrattuali richiesti dalla normativa vigente ai fini dell’assunzione di lavoratori stranieri.

Ricordiamo infine che l’asseverazione non è richiesta nel caso in cui le domande siano inviate, in nome e per conto dei propri associati, dalle Organizzazioni di categoria firmatarie dei Protocolli d’Intesa col ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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