Il curioso caso della Finnair che ha dovuto cancellare circa 70 voli a causa di una problematica nel lavaggio dei sedili.
Ogni giorno decine di voli vengono cancellati per diversi motivi: scioperi, mancanza di personale, guasti tecnici o condizioni meteorologiche avverse. Ma mai era accaduto che decine di aerei fossero fermati per un problema legato alla pulizia dei sedili a bordo. Eppure è proprio ciò che è successo a Finnair. La compagnia aerea finlandese ha dovuto cancellare circa 70 voli a causa della sospensione temporanea di otto Airbus A321 della sua flotta. Il motivo? Un’anomalia nei rivestimenti dei sedili e nel conseguente lavaggio con acqua. Facciamo chiarezza.
Finnair ha dovuto cancellare 70 voli
Finnair è stata costretta a sospendere le attività di otto aerei per mancato rispetto delle norme antincendio. Durante le operazioni di manutenzione, la compagnia ha pulito i sedili con acqua, ma il produttore dei rivestimenti non aveva effettuato le verifiche necessarie sulla resistenza al fuoco dei materiali. Senza questa certificazione, il lavaggio avrebbe potuto compromettere l’efficacia dei sistemi di protezione antincendio a bordo, rendendo necessario un intervento immediato per evitare qualsiasi rischio, anche minimo, per la sicurezza dei passeggeri.
La conseguenza è stata il blocco di otto aeromobili e la cancellazione di circa 70 voli, causando ritardi e disagi in diversi aeroporti europei. Nelle ultime ore Finnair ha comunicato che, su uno degli aerei, i controlli sono stati completati e il velivolo può tornare operativo. Tuttavia, la compagnia non ha fornito tempistiche precise sul pieno ripristino della flotta. Nel frattempo, ha dovuto riorganizzare i collegamenti, riducendo alcune tratte e ricorrendo a velivoli presi in prestito da altre compagnie. Per limitare i disagi, ha noleggiato due aeromobili da DAT LT, sussidiaria lituana del gruppo danese DAT. Le sostituzioni, però, non sono state sempre equivalenti: alcuni aerei avevano una capienza inferiore, generando situazioni di overbooking con circa 3.500 passeggeri costretti a rimanere a terra, effettuare nuove prenotazioni o richiedere un rimborso totale.
«La sicurezza è sempre la nostra massima priorità. Seguiamo scrupolosamente le istruzioni di manutenzione dei produttori, oltre alle linee guida e raccomandazioni delle autorità», ha dichiarato una portavoce della compagnia, sottolineando che Finnair ha sempre operato nel pieno rispetto delle norme internazionali in materia di sicurezza aerea.
Restano però divergenze sulla questione dei rimborsi. Secondo Finnair, lo stop è dovuto a cause esterne e non imputabili direttamente all’azienda; per questo motivo i passeggeri non avrebbero diritto a un risarcimento.
L’Unione dei consumatori finlandese non è d’accordo e sostiene che la compagnia sia comunque responsabile anche per eventuali errori commessi dai subappaltatori. «Finnair può cercare di scaricare la responsabilità sui fornitori, ma dal punto di vista dei consumatori resta comunque responsabile nei loro confronti», ha dichiarato Juha Beurling-Pomoell, segretario generale della Consumer Union.
Un caso davvero curioso che mostra come un errore apparentemente banale di manutenzione, come l’uso di un metodo di lavaggio non idoneo, possa generare conseguenze così rilevanti. Allo stesso tempo, l’episodio dimostra il livello di precisione, le norme stringenti e i controlli rigorosi a cui gli aerei vengono quotidianamente sottoposti per garantire la massima sicurezza e affidabilità del trasporto aereo moderno.
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