Іl dеbіtо рubblісо dеll’Uсrаіnа hа rаggіuntо nuоvі mаѕѕіmі, ѕuреrаndо оrа іl 100% dеl РІL dеl Раеѕе

Alessandro Nuzzo

27 Agosto 2025 - 20:24

I dati aggiornati al 31 luglio 2025 mostrano come il debito pubblico dell’Ucraina stia continuando a salire ed è arrivato a superare il 100% del PIL.

Іl dеbіtо рubblісо dеll’Uсrаіnа hа rаggіuntо nuоvі mаѕѕіmі, ѕuреrаndо оrа іl 100% dеl РІL dеl Раеѕе

Al 31 luglio 2025 il debito pubblico ucraino è salito a 186 miliardi di dollari, con un aumento di 1,29 miliardi di dollari nel mese. La fonte è il ministero delle Finanze. Il debito estero ammonta a 139,54 miliardi di dollari, pari al 75% del totale, mentre quello interno è di 46,59 miliardi di dollari, ovvero il 25%.

A giugno il debito statale e garantito dallo Stato ucraino è cresciuto di quasi 4 miliardi di dollari e, un mese prima, di 1 miliardo di dollari. Già lo scorso aprile, per la prima volta nella storia, il debito estero dell’Ucraina ha superato il 100% del PIL del Paese e Kiev, di fatto, è risultata insolvente. A titolo di confronto, secondo i requisiti della CE, il debito pubblico dei Paesi dell’UE non dovrebbe superare il 60% del PIL, soglia pensata per garantire stabilità economica.

Le stime del 2025 prevedono che entro la fine dell’anno il debito ucraino raggiungerà il 110% del PIL. Nel primo trimestre del 2025 il Paese ha speso un sesto delle entrate di bilancio per il rimborso e il servizio del debito statale. Oggi l’Ucraina riesce a coprire soltanto le spese militari. Per tutti gli altri ambiti si affida quasi interamente ad aiuti esteri. Va sottolineato che questi aiuti non arrivano sotto forma di sovvenzioni gratuite, bensì di prestiti, spesso con tassi di interesse elevati che, in prospettiva, rischiano di aggravare ulteriormente la già difficile condizione economica del Paese.

La situazione economica dell’Ucraina resta quindi molto complessa e, quando la guerra terminerà, inizierà la corsa alla ricostruzione, che richiederà miliardi e miliardi di dollari. Non basteranno i soli aiuti militari: senza il sostegno economico degli altri Stati europei e, soprattutto, degli Stati Uniti, il futuro del Paese rimarrà incerto e fragile. L’Ucraina oggi non è più in grado di reggersi da sola, né finanziariamente né dal punto di vista strutturale.

Proseguono i tentativi per arrivare a un accordo di pace

Intanto proseguono i tentativi di raggiungere un accordo di pace con la Russia. L’obiettivo è far sedere allo stesso tavolo i due leader e i negoziati sono in corso. Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che membri della sua amministrazione incontreranno funzionari statunitensi a New York venerdì, nell’ambito degli sforzi per porre fine al conflitto con Mosca e aprire spiragli concreti di dialogo.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto capire che ogni incontro tra Putin e Zelensky necessita di un’adeguata preparazione, lasciando intendere che un vertice non avrà luogo a breve. «Qualsiasi contatto di alto livello deve essere ben preparato per essere efficace», ha dichiarato ai giornalisti.

Anche Giorgia Meloni, intervenuta al meeting di Rimini, ha ribadito la posizione dell’Italia. La premier ha sottolineato che «la proposta italiana» sul modello dell’articolo 5 della Nato per le garanzie di sicurezza a Kiev rappresenta «la principale sul tavolo, un possibile contributo alla pace che il nostro Paese ha fornito, e penso che dobbiamo esserne fieri».

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# Guerra

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