Danilo Restivo, che fine ha fatto e dove si trova oggi: ecco quanto deve ancora scontare di pena

Ilena D’Errico

7 Novembre 2023 - 19:39

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Danilo Restivo, condannato per l’omicidio di Elisa Claps (1993) e di Heather Barnett (2002): cosa fa oggi e per quanto resterà in carcere? Ecco tutto ciò che sappiamo a riguardo.

Danilo Restivo, che fine ha fatto e dove si trova oggi: ecco quanto deve ancora scontare di pena

Danilo Restivo, oggi 51 anni (è nato il 3 aprile del 1972), è l’uomo che la giustizia ha ritenuto colpevole dell’omicidio di Elisa Claps, come pure per quello di Heather Barnett, donna di 48 anni che il 12 novembre 2002 venne trovava morta nella casa di Charminster, nei pressi di Bournemouth, tanto da essere condannato a ben 70 anni di reclusione (ed è ancora lontano dallo scontare tutta la sua pena).

In questi giorni sono in molti a essersi interessati alla storia di Danilo Restivo, chiedendosi cosa fa e dove si trova oggi, in quanto sulla Rai sta andando in onda la serie “Per Elisa - Il caso Claps” (questa sera l’ultima puntata) che ripercorre le tappe che hanno portato all’omicidio della giovane.

Danilo Restivo, interpretato da Giulio Della Monica, ha inevitabilmente un ruolo centrale nella vicenda: nella storia si vede appunto di qual era il rapporto tra Restivo e la famiglia Claps, non solo con Elena ma anche con i suoi fratelli Gildo e Luciano, nonché quali sono gli elementi dell’indagine che hanno portato alla sua condanna definitiva.

Condanna che è bene ricordare è piuttosto recente: era il 23 ottobre 2014 quando la Corte di Cassazione rigettava il suo ricorso, confermando in tutto e per tutto il giudizio di primo grado e l’appello, sostenendo anzi la “straordinaria gravità” dei fatti e della lucidità mostrata da Restivo. Un’opinione condivisa anche dai giudici inglesi, che lo hanno condannato per l’omicidio di una seconda donna, Heather Barnett, definendolo “un assassino freddo, depravato e calcolatore”.

Ma cosa ha spinto Restivo a uccidere? Secondo i giudici il movente è sempre lo stesso: l’interesse morboso e ossessivo verso le vittime, sfociato in una rabbia incontrollabile dopo esser stato rifiutato. Oltre agli omicidi, il serial killer ha mostrato diversi comportamenti che hanno portato all’escalation, collezionando diverse denunce per molestie in entrambi gli Stati che lo hanno condannato. Ma che fine ha fatto ora? Ecco dove si trova e cosa fa Danilo Restivo.

Che fine ha fatto Danilo Restivo

Danilo Restivo è stato condannato sia in Italia che in Gran Bretagna con l’accusa di omicidio, rispettivamente per l’uccisione di Elisa Claps, sedicenne potentina, e di Heather Barnett, sarta londinese. Ormai sono trascorsi decenni dalle morti delle donne e Restivo non è nemmeno vicino alla metà della pena detentiva, dato che le due condanne ammontano complessivamente a 70 anni di detenzione.

Per quanto riguarda la giustizia italiana, peraltro, Daniele Restivo non ha neanche cominciato a scontare la sua condanna, che oltre alla detenzione include anche:

  • L’interdizione perpetua dai pubblici uffici;
  • la libertà vigilata per 3 anni al termine della pena;
  • il risarcimento di 700.000 euro in favore della famiglia Claps.

Temporalmente, viene prima la morte di Elisa, uccisa il 12 settembre 1993, mentre Heather Barnett è deceduta il 12 novembre 2002. Gli inquirenti inglesi sono stati però più rapidi a condannare Restivo a 40 anni di carcere nel 2011 (dopo averlo arrestato già a maggio 2010) mentre l’esito del processo italiano in Cassazione è giunto nel 2014.

Di fatto, poi, è stato proprio il duplice omicidio a consentire l’incriminazione di Restivo, unico elemento comune alle due vittime oltre alla modalità con cui sono state uccise. Ad entrambe sono state tagliate delle ciocche di capelli, abitudine di cui il colpevole aveva già fatto sfoggio da giovanissimo, ogni volta in cui si infatuava di una donna tanto da diventarne ossessionato.

Sia Elisa Claps che Heather Barnett, poi, sono state uccise con numerosi colpi di arma da taglio, dopo aver rifiutato l’approccio sessuale e in seguito a una lunga insistenza, fatta di telefonate anonime, con tanto di musica ad hoc come la colonna sonora di Profondo Rosso, e lettere in cui Restivo impersonava le identità più disparate. Le prove del Dna lo hanno poi incriminato definitivamente.

Dove si trova e cosa fa oggi

In conseguenza alla condanna della Crown Court di Winchester Danilo Restivo si trova in carcere in Inghilterra, dove sta scontando la pena complessiva di 70 anni frutto del cumulo tra la condanna italiana e quella britannica. Dovrebbe uscire non prima del 2050, all’età di 78 anni.

Nel corso di questi anni, Danilo Restivo non ha – perlomeno per quanto si sa pubblicamente – dato cenni di redenzione o pentimento, continuando anzi a contestare entrambe le condanne ricevute. Già prima del processo ha messo in atto innumerevoli tentativi di depistaggio, concentrandosi particolarmente sulle controaccuse alla famiglia Claps e proclamando la propria innocenza.

Anche dopo la condanna in primo grado in Italia, ha continuato con la stessa inconcludente strategia difensiva, tanto che la difesa ha avanzato l’ipotesi che l’assassino di Elisa fosse un terzo sconosciuto, liquidata brevemente dal giudice per essere «assolutamente congetturale», arrivando perfino ad accusare la famiglia Claps dell’omicidio di Heather.

Le corti italiane e quelle britanniche, oltre che sulla colpevolezza, si sono mostrate d’accordo anche sulla personalità di Danilo Restivo, dipingendolo come «freddo e calcolatore» e sostenendo che aveva commesso i delitti in piena lucidità e capacità di intendere e di volere.

Molte delle circostanze riguardo ai delitti rimangono comunque dubbiose e fumose, nonostante i molteplici tentativi di approfondirne. Per esempio, non è ancora chiaro quale complicità abbia avuto Restivo nell’occultamento del cadavere di Elisa Claps, così come è spesso messo in dubbio il suo ruolo nell’omicidio di Jonk-ok Shin.

Quest’ultima era una ragazza sudcoreana di 26 anni, uccisa con elementi tipici del modus operandi di Restivo, anche se per il suo omicidio è stato condannato un altro uomo, Omar Benguit, che continua a dichiararsi innocente.

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