Dall’energia al grano: perché tutto può andare peggio

Violetta Silvestri

12/07/2022

Il mondo è alle prese con una crisi senza precedenti e che riguarda diversi settori chiave, dall’energia alle materie prime agricole. Perché le cose potrebbero addirittura peggiorare?

Dall’energia al grano: perché tutto può andare peggio

Secondo il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia, la stretta globale sull’approvvigionamento energetico che ha innescato carenze paralizzanti e fatto aumentare i prezzi di energia e carburante potrebbe peggiorare.

A margine della guerra in Ucraina e dei flussi di gas russo in netta diminuzione verso l’Europa, c’è un mondo ormai stressato da una domanda di energia in bilico tra riaccendersi del Covid e bisogni da soddisfare. Inoltre, la siccità dilagante mette pressione all’agricoltura, sempre più in crisi e incapace di sfamare il globo.

Per questo, le previsioni non possono che peggiorare, soprattutto per l’approvvigionamento di energia e grano, materie prime vitali. Un’analisi.

La crisi energetica può peggiorare: i motivi

“Il mondo non ha mai assistito a una crisi energetica così grave in termini di profondità e complessità”, ha affermato martedì il direttore esecutivo dell’AIE in un forum globale sull’energia a Sydney. Potremmo non aver ancora visto il peggio, secondo Birol.

L’intero sistema energetico è in subbuglio dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a febbraio, all’epoca il più grande esportatore di petrolio e gas naturale e uno dei principali attori nelle materie prime. L’impennata dei prezzi sta aumentando il costo del riempimento dei serbatoi di gas, del riscaldamento delle case e dell’alimentazione dell’industria in tutto il mondo, incrementando le pressioni inflazionistiche e portando a proteste drammatiche, dall’Africa allo Sri Lanka.

“Questo inverno in Europa sarà molto, molto difficile”, ha detto Birol. “Questa è una delle principali preoccupazioni e questo potrebbe avere serie implicazioni per l’economia globale.”

Pace e sicurezza fanno rima con energie rinnovabili e transizione green secondo il capo dell’AIE. Tuttavia proprio queste strade appaiono piene di insidie e di ritardi.

Emergenza siccità e grano: connubio pericoloso

La crisi climatica a cui stiamo assistendo, con una siccità da record, sta colpendo duramente l’agricoltura e questo spiega perché la situazione mondiale può peggiorare ancora.

Il caldo, la siccità e le tempeste hanno ridotto il raccolto di grano in Francia, il principale esportatore dell’Unione europea, mettendo a dura prova le forniture globali.

La produzione di grano tenero del Paese scenderà di circa il 7% a 32,9 milioni di tonnellate quest’anno, al di sotto della media quinquennale, ha affermato martedì il ministero dell’Agricoltura nella sua prima previsione per la stagione. Una delle primavere più secche e calde mai registrate in Francia ha danneggiato i raccolti durante un periodo di sviluppo cruciale.

Ciò minaccia di ridurre l’eccedenza di grano disponibile per la spedizione all’estero a cui molti importatori potrebbero dover rivolgersi. L’invasione della Russia ha ostacolato i raccolti e le esportazioni dall’Ucraina, la nazione granaio, restringendo le forniture mondiali. Sebbene i futures benchmark sul grano siano scivolati da un record stabilito a marzo, rimangono storicamente elevati.

Si prevede che le esportazioni di grano dell’Ue aumenteranno sulla scia della guerra, poiché gli acquirenti cercano alternative alle forniture ucraine. Il blocco stima che le spedizioni di grano tenero nella stagione iniziata questo mese aumenteranno del 27% a 38 milioni di tonnellate, riducendo le scorte della regione.

Le temperature di maggio sono state le più alte mai registrate in Francia e le precipitazioni sono state estremamente basse, come in molte altre nazioni europee. Il Paese è ora attanagliato da un’altra ondata di caldo e, sebbene ciò possa accelerare la raccolta del grano, rischia di danneggiare i raccolti per le colture successive come il mais.

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