Crisi del gas, allarme con stop al Nord Stream: il piano Ue contro i rincari, arriva riduzione consumi anche per elettricità

Stefano Rizzuti

5 Settembre 2022 - 10:37

La Commissione europea prepara il suo piano contro i rincari record dovuti alla crisi del gas: tra le opzioni in campo anche la riduzione forzata dei consumi per l’elettricità.

Crisi del gas, allarme con stop al Nord Stream: il piano Ue contro i rincari, arriva riduzione consumi anche per elettricità

Allarme per il gas in Europa. Il prezzo sul mercato di Amsterdam vola dopo lo stop al Nord Stream comunicato venerdì da Gazprom, quando i mercati erano chiusi. I future Ttf, che sono il riferimento del gas in Europa, salgono a 275 euro al megawattora in apertura.

Un rialzo del 28% rispetto alla chiusura di venerdì, di poco inferiore a 215 euro. Poi, durante la mattinata, il prezzo è risceso a poco meno di 255 euro. La compagnia russa aveva annunciato venerdì la chiusura per problemi tecnici e gli effetti si sono subito visti sui mercati europei.

Conseguenze anche più ad ampio raggio, con l’euro che scende, per la prima volta dal 2002, sotto la quota di 0,99 sul dollaro: è il minimo storico nel cambio. Intanto l’Ue prepara il suo piano contro la crisi del gas e i rincari, provando a intervenire sia sui mercati che sulla riduzione dei consumi: vediamo cosa prevede il piano europeo.

La strategia Ue contro la crisi del gas

La Commissione europea sta preparando il piano contro la crisi del gas, partendo da un tetto al prezzo che riguardi anche l’energia elettrica. Non solo, perché si pensa pure a misure che possano proteggere i mercati dalla speculazione finanziaria, monitorando soprattutto i derivati sui prodotti energetici. E non mancheranno provvedimenti per generare risparmi sui consumi.

Gas, quando scatterà il piano d’emergenza Ue

Il piano della Commissione potrebbe scattare già alla fine del mese di settembre. Ma si tratterà di una strategia a tappe: l’obiettivo della presidente dell’esecutivo Ue, Ursula von der Leyen, è quello di mettere subito in campo un piano che dovrebbe chiudersi entro gennaio con la riforma complessiva del mercato elettrico.

Un fondo Sure anche contro la crisi del gas

Venerdì si riunirà il Consiglio europeo dei ministri dell’Energia: la proposta sul tavolo potrebbe essere quella di istituire un fondo per gestire la fase emergenziale, sul modello del Sure: consisterebbe in aiuti per i lavoratori delle imprese che si trovano costrette a licenziare. Ricalcando, di fatto, il sistema utilizzato durante la pandemia.

Il tetto al prezzo del gas

Nella riunione si verificherà se la strada del tetto al prezzo del gas sia percorribile o meno, tastando le reazioni soprattutto della Germania, ma anche di Paesi Bassi, Svezia e Ungheria. Nel pacchetto della Commissione la prima proposta dovrebbe, in realtà, riguardare il tetto al prezzo dell’energia elettrica non prodotta dal gas, sganciando quindi i prezzi dalla fonte più costosa (che ora è, appunto, il gas).

Poi si passerà al vero e proprio tetto al prezzo del gas, con un limite che dovrebbe riguardare solamente l’import dalla Russia. La soglia limite non è ancora stata fissata, ma si parla di una cifra che potrebbe oscillare tra gli 80 e i 110 euro.

I risparmi Ue e gli stoccaggi dei beni

Ci sarà poi una terza parte del pacchetto di interventi, che riguarderà i risparmi energetici. In un secondo momento, inoltre, l’Ue punterà ad acquisti collettivi: si tratterà di stoccaggi di beni fondamentali, prodotti che in una fase emergenziale potrebbero scarseggiare e per questo si punta a un accumulo prudenziale di questi beni. Ma non c’è ancora un elenco.

Gas ed elettricità, la riduzione dei consumi in Ue

La Commissione ha già previsto, con il piano estivo, una riduzione dei consumi del 15%, con una deroga per alcuni paesi - tra cui l’Italia - che possono fermarsi al 7%. Il nuovo piano di riduzione dei consumi riguarderebbe anche quelli elettrici. L’Ue sta pensando a delle gare d’asta per il risparmio di elettricità, così come avvenuto a luglio per il gas.

Non sono ancora state fissate delle soglie, ma intanto si pensa anche a incentivi per le famiglie. Per convincerle a ridurre i consumi si potrebbe remunerare i consumatori che riducono i consumi di energia. Il piano, comunque, dovrà prima essere vagliato dagli stati membri e già in estate non è stato facile arrivare a un accordo sul gas: anche questa volta la strada sembra tutt’altro che spianata.

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