Crisi delle banche e recessione, Janet Yellen smentisce i pessimisti: “L’economia continuerà a crescere”

Alessandro Nuzzo

09/04/2023

09/04/2023 - 15:02

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La segretaria al Tesoro americana infonde ottimismo sulle prospettive economiche della prima potenza mondiale.

Crisi delle banche e recessione, Janet Yellen smentisce i pessimisti: “L’economia continuerà a crescere”

Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank e Signature Bank con le conseguenze che ci sono state sui mercati internazionali, sembra esser tornato il sereno nell’economia mondiale. Le principali piazze europee e americane sono tornati a livelli stabili. Crisi quindi finita? Su questo gli analisti sono discordi. Dopo le parole di alcuni giorni fa dell’amministratore delegato di JPMorgan, Jamie Dimon che ha parlato di crisi non finita e di ripercussioni ancora per anni, ci ha pensato la segretaria del Tesoro americana Janet Yellen a infondere ottimismo con le sue dichiarazioni. Ecco cosa ha detto.

Janet Yellen ottimista sul futuro dell’economia americana

Forse anche per tranquillizzare i più scettici e timorosi di conseguenze lunghe per l’economia mondiale, Janet Yellen ,segretaria del Tesoro Usa, nel corso di un’intervista ha mostrato ottimismo a riguardo il futuro dell’economia americana.

Per Yellen le previsioni sono che l’economia statunitense nonostante il fallimento delle due banche continuerà a crescere, il mercato del lavoro resterà solido e l’inflazione scenderà. "Continuo a prevedere che l’economia americana crescerà, che il mercato del lavoro rimarrà solido e che l’inflazione scenderà" - le sue parole. Parole che suonano come una risposta agli scettici soprattutto dopo le dichiarazioni di Jamie Dimon ( "la crisi delle banche non è finita e, anche se alle nostre spalle, avrà ripercussioni per anni" - ha detto). Ma Yellen ha rassicurato anche su questo fronte: "Il nostro sistema bancario è solido e resiliente, con capitale e liquidità forti, in ogni caso le istituzioni sono preparate a usare tutti gli strumenti necessari per istituzioni di qualunque grandezza".

Il futuro resta incerto

Eppure il quadro non è così tranquillo come sembra. Sui mercati da alcune settimane è tornata la calma è vero, ma i dati economici in arrivo dagli Stati Uniti non danno molte certezze. Il mercato del lavoro è in frenata per il secondo mese consecutivo. A marzo gli Stati Uniti hanno creato 236mila posti a conferma della stabilità ma sono dati comunque in calo rispetto ai 326mila occupati creati a febbraio. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,6 al 3,5 per cento mentre le retribuzioni sono aumentate dello 0,3% sul mese precedente.

Poi dopo l’aumento di 25 punti base deciso a marzo, che ha portato il costo del denaro ai massimi dal 2007, la Fed potrebbe proseguire sulla stessa strada per disincentivare gli americani all’accesso al credito. Mercoledì prossimo i dati sull’inflazione negli Usa potrebbero portare qualche notizia in più.

Il clima resta incerto e la recessione non è uno scenario da sottovalutare. Secondo una ricerca di Unimpresa se la crisi finanziaria negli Usa proseguisse, si trasformerebbe in una recessione di tre anni sia in Europa che negli Stati Uniti.

Anche in Europa lo scenario è ancora incerto nonostante si allarghi il fronte di chi crede terminata la politica rialzista della Banca centrale europea. Prima il governatore della Banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, ha ribadito che ormai la Bce ha fatto il suo lavoro, poi anche il collega olandese Klaas Knot ha detto che un rallentamento dell’inasprimento dei tassi potrebbe essere giustificato.

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