Criptovalute, un’altra piattaforma verso la bancarotta

Alessandro Nuzzo

7 Gennaio 2023 - 12:31

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Momento non facile per il mondo delle criptovalute: dopo Ftx un’altra piattaforma correlata si avvia alla bancarotta. Vediamo quale.

Criptovalute, un’altra piattaforma verso la bancarotta

Il mondo delle criptovalute è in affanno dopo la bancarotta della piattaforma Ftx a causa della truffa organizzata dal fondatore-presidente Sam Bankman-Fried, ora in attesa di un processo per frode. La bolla partita da Ftx potrebbe scatenare un effetto domino con una conseguente crisi sistemica. Una delle prime a subire la crisi potrebbe essere anche la piattaforma Genesis che starebbe valutando la bancarotta. Ma potrebbe non essere l’ultima perché accanto a lei altre piattaforme collegate a Ftx si stanno mostrando in serie difficoltà.

Il colosso delle criptovalute Genesis starebbe valutando la bancarotta

Il fallimento di Ftx dello scorso ottobre sta innescando un effetto domino con altre piattaforme collegate che stanno subendo gli effetti di questa bolla speculativa messa in atto dal fondatore Sam Bankman-Fried. La prima è Genesis, colosso delle criptovalute che propone ai suoi clienti prestiti ad alto rischio e che - come come scrive il Wall Street Journal - si prepara a tagliare il 30% dei suoi lavoratori e potrebbe valutare la bancarotta.

Questo perché Ftx era il principale cliente di Genesis ed ora il colosso potrebbe ritrovarsi a non raccogliere abbastanza denaro per restare in piedi nei prossimi mesi. Ma ad avere effetti su Genesis sono anche altri due fallimenti a cui l’azienda aveva fatto dei prestiti. Si tratta della società di trading Alameda Research e dell’hedge fund Three Arrows Capital.

Ma a non passarsela bene è anche la Silvergate Capital, società specializzata in servizi finanziari e in criptovalute che ha perso a Wall Street il 46% dopo i tagli del 40% dei suoi lavoratori. In un solo trimestre i depositi dei suoi clienti sono scesi da 11,9 miliardi di dollari a 3,8 miliardi di dollari: risultato -8,1 miliardi spariti soprattutto per la mancanza di fiducia da parte degli investitori nel mercato delle cripto dopo il fallimento di Ftx.

Altre società in difficoltà sono Huobi che sempre a causa del fallimento di Ftx si prepara a tagliare il 20% dei suoi collaboratori. E poi c’è CoinBase, colosso delle valute digitali che ha appena accettato di pagare una multa da 100 milioni di dollari allo Stato di New York per non aver controllato abbastanza i clienti che desideravano aprire un conto non rispettando quindi le norme antiriciclaggio. Una multa che potrebbe ricadere pesantemente sullo stato di salute dell’azienda.

Sempre lo Stato di New York ha fatto causa a Alex Mashinsky, fondatore della banca di criptovalute Celsius Network, che per anni avrebbe mentito ai clienti promettendo investimenti sicuri.

Ma ci sono anche alcuni segnali positivi

Eppure dinnanzi a questi scossoni in atto nel mondo delle criptovalute secondo gli analisti ci sono anche degli spiragli positivi che mostrano come nei prossimi anni si possa ripartire con fiducia. Questo grazie all’introduzione di regolamenti statali che disciplineranno le criptovalute donando maggiore fiducia negli investitori.

In Europa ci sono già dei segnali fiduciosi dopo che l’Unione europea lo scorso giugno ha messo a punto l’Eu Market in Crypto-assets Regulation (MiCa), un insieme di regole per il settore delle valute digitali in Europa che potrebbe stabilizzare il settore quando sarà entrato in vigore.

Anche negli Stati Uniti il governo Biden ha varato un quadro di regole sulle cripto e presto il Congresso potrebbe varare una legge per regolamentare il settore.

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