Bitcoin: inizio e fine di una bolla speculativa

Ufficio Studi Money.it

10/12/2018

10/12/2018 - 09:00

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Il 2018 sta per concludersi malamente per la regina delle criptovalute. L’andamento di quest’anno è stato in netta contrapposizione con quello del 2017 dove il Bitcoin è stato sotto i riflettori per il suo continuo battere record dopo record, poi la bolla è scoppiata. Tuttavia la tecnologia sottostante rimane integra e le applicazioni nei vari settori della nostra vista sono molteplici

Bitcoin: inizio e fine di una bolla speculativa

Nel 2017 il Bitcoin è diventato un argomento trattato da tutti i media ed è via via entrato a far parte della vita di molte persone, anche solo per curiosità. Le quotazioni della regina delle valute digitali sono passate dai valori minimi registrati a 752,46 dollari del 12 gennaio 2017 ad un massimo assoluto toccato lo stesso anno a 19.511 dollari il 18 dicembre 2017, una performance stratosferica pari a 2492,96%.

XBT/USD, grafico settimanale da gennaio 2017. Fonte: Bloomberg

L’accelerazione massima dei prezzi è avvenuta però durante gli ultimi due mesi dell’anno, dove dai minimi segnati il 13 novembre a 5.605 dollari la valuta digitale ha registrato un + 248,10% di progresso fino ai top assoluti registrati il 18 dicembre. Proprio in questa fase di forte momentum rialzista il fenomeno del Bitcoin è stato trattato da tutti i principali media ed ha attirato sempre di più i piccoli investitori, ma anche semplici persone che di Blockchain e criptovalute non ne sapevano nulla fino a quel momento.

Arrivati ormai a metà dicembre si possono trarre alcune considerazioni. Quest’anno sarà ricordato come lo scoppio della bolla che molti sostenevano l’anno scorso, quando la valuta digitale macinava record dopo record. Dai top segnati a dicembre il Bitcoin è arrivato a perdere circa l’81% dei guadagni stabilendosi al di sotto del livello tondo dei 4.000 dollari. Un livello psicologicamente importante per i media ma anche per gli operatori dei mercati finanziari.

Il generale calo che ha caratterizzato questo anno è stato dovuto principalmente alla diffidenza da parte dei grandi investitori rispetto questo asset, per lo più per la smisurata volatilità delle criptovalute, fattore che certamente può consentire enormi guadagni se si è dalla parte giusta del mercato, ma che può essere un problema in termini di gestione del rischio.

Una possibile soluzione a questo sarebbe l’approvazione di un ETF da parte della Sec, scenario che permetterebbe di aumentare la liquidità, dal momento che investitori istituzionali e retail avrebbero uno strumento regolamentato che gli consentirebbe di investire in modo sicuro ed efficiente.

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Gli investitori, giustamente, si chiedono quindi se è ancora sensato puntare sul mondo delle criptovalute in un’ottica di lungo periodo. La risposta evidentemente non la conosce nessuno, ma sicuramente il mondo delle valute digitali hanno fornito una nuova ondata di innovazione tecnologica. L’industria delle criptovalute hanno infatti consentito la nascita di nuove tecnologie come la Blockchain.

È di fatti la tecnologia sottostante al Bitcoin sulla quale gli investitori dovrebbero focalizzarsi. In futuro sentiremo sicuramente parlare molto a lungo di questa, poiché molti sono i settori sui quali applicarla, specie in moltissimi settori legati all’economia.
Altre applicazioni incideranno sulla condivisione di dati più sicura e su tutti quei processi che richiedono l’intervento di un intermediario come ad esempio gli atti notarili, la certificazione dell’identità digitale, dal pagamento dei diritti d’autore, la condivisione più sicura dei dati sensibili.

Per quanto riguarda invece il fenomeno prettamente finanziario il Bitcoin magari non sarà destinato a sparire completamente, ma sicuramente, il biennio 2017-2018 sarà archiviato come l’inizio e la fine dell’ennesima bolla speculativa.

Esattamente come quella dei tulipani del 1637, la prima grande crisi finanziaria innescata dall’utilizzo di strumenti finanziari con finalità speculative, descritta ancora oggi in tutti i manuali di economia del mondo.

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