Covid, la Cina fa ripartire la pandemia? Gryphon e le nuove varianti in arrivo

Claudia Mustillo

29 Dicembre 2022 - 12:32

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Sono sei le varianti sotto osservazione in queste ultime settimane a causa dell’aumento di contagi in Cina.

Covid, la Cina fa ripartire la pandemia? Gryphon e le nuove varianti in arrivo

L’aumento dei contagi da Covid-19 in Cina sta preoccupando tutto il mondo, a partire dall’Organizzazione mondiale della sanità, i dati sono sconcertanti: oltre 1 milione di contagi e circa 5mila morti al giorno. C’è chi ipotizza che tra poco si potranno superare i 3 milioni di contagi al giorno.

Guardando quello che sta accadendo in Cina, dopo l’eliminazione della politica Zero-Covid, aumenta il timore di nuove mutazioni SARS-CoV-2 in grado di oltrepassare i confini e diffondersi in tutto il mondo. Una realtà che preoccupa molto l’occidente, Italia compresa, che rischia di tornare a fare i conti con un aumento di contagi e con le varianti più pericolose e contagiose in circolazione che potrebbero tornare a far riempire anche gli ospedali.

Sono sei al momento le varianti che l’Oms sta monitorando ogni giorno. Adesso bisognerà vedere come il Governo deciderà di affrontare la situazione per provare a mantenere le promesse del «cambio di rotta» nella gestione delle misure di prevenzione dei contagi da Covid-19 e allo stesso tempo far fronte a una nuova ondata di contagi. Intanto sono tornati i tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina, dai primi dati uno su due risulta positivo.

La strategia della Cina non ha funzionato

«La strategia anti-Covid cinese? Un errore dietro l’altro, disastrosa», ha commentato Walter Ricciardi, professore di Igiene all’Università Cattolica. Che spiega: «I vaccini cinesi, Cansino e Sinovac, non sono risultati efficaci come quelli occidentali. Se nella prima fase hanno dato un apporto, poi non hanno retto all’ondata di Omicron. Oltre alla sottovalutazione delle nuove varianti, ha privilegiato la vaccinazione dei giovani in età da lavoro e non delle fasce più vulnerabili. Non sapremo mai i numeri delle vittime, ma sono probabilmente terribili».

Aumenta il rischio delle nuove varianti

L’aumento dei contagi in Cina, con oltre 1 milione di nuovi positivi al giorno, può aprire la strada a nuove varianti. Il pericolo, secondo Ricciardi, è che possa nascere una variante «più patogenica». Convinzione che sembrerebbe trovare conferma nell’ultimo aggiornamento settimanale sul Covid pubblicato dall’Oms che fa notare come ci sono «sei varianti attualmente sotto monitoraggio che rappresentano il 72,9% della prevalenza contagi».

Queste varianti hanno sostituito «i precedenti lignaggi discendenti di BA.5. Si tratta di BQ.1-Cerberus (42,5%); Omicron BA.5 con una o più fra 5 mutazioni (13,4%); BA.2.75-Centaurus (9,8%); il ricombinante XBB Gryphon (6,1%); BA.4.6 (1%); BA.2.30.2 (0,1%)».

Secondo Walter Ricciardi c’è il rischio che i contagi in Cina possano «rinnovare» la pandemia da Covid-19.

La mappa delle varianti che preoccupano

L’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Oms ha evidenziato una mappa delle varianti Covid diversa rispetto al passato. La variante Centaurus è tornata a crescere, anche se BA.5 con i suoi derivati è ancora dominante a livello globale con il 68,4% delle sequenze virali inviate alla banca dati Gisaid, tra il 28 novembre e il 4 dicembre.

Secondo gli ultimi dati BA.2 sta tornando a crescere insieme ai suoi discendenti rappresentando il 12,6% delle sequenze depositate nella settimana al centro del monitoraggio dell’Oms. Nello stesso tempo, BA.4 e i suoi lignaggi sono in declino, con una prevalenza che si attesta a 1,2%.

La situazione rischia di peggiorare e i modelli elaborati da Airfinity prevedono per la Cina un numero di decessi compreso tra 1,3 e 2,1 milioni a seguito dell’attuale ondata di Covid. La società stima 3,7 milioni di infezioni al giorno a partire già da metà gennaio -nelle aree dove i casi sono attualmente in aumento più rapido-, a Pechino e nella provincia meridionale del Guangdong, per poi arrivare, in marzo, a 4,2 milioni di casi al giorno nelle altre province.

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