Ogni corriere gestisce la situazione in modo diverso. Ecco cosa fare in caso di mancata consegna di una spedizione.
Sempre più italiani acquistano online. Nel 2024, il valore degli ordini effettuati sugli e-commerce ha raggiunto quota 58,8 miliardi di euro, con una crescita del 6% rispetto al 2023.
I settori più vivaci, con tassi di crescita superiori alla media, sono l’arredamento e home living (+12%), il beauty & pharma (+12%) e il food & grocery (+7%).
Registrano invece una crescita positiva ma allineata alla media di mercato l’informatica ed elettronica di consumo (+5%), l’abbigliamento (+5%) e il settore auto e ricambi (+4%). L’editoria sembra invece aver raggiunto una fase di stabilità: gli acquisti online sono sostanzialmente stabili (+1%) rispetto al 2023.
L’aumento degli acquisti online ha fatto crescere in modo significativo anche il settore delle spedizioni. La logistica ha raggiunto livelli molto elevati di efficienza, tanto che oggi è possibile ricevere un pacco entro 24 ore, festivi compresi, come avviene ad esempio con Amazon.
Può tuttavia capitare di non essere in casa al momento della consegna. Cosa succede in questi casi? Quasi tutti i corrieri, in caso di mancata risposta al citofono, tendono a contattare telefonicamente il destinatario per avvisarlo della consegna e cercare di trovare un accordo. Se si tratta di spedizioni non fragili, può essere richiesto di lasciare il pacco nel giardino di casa o presso un vicino. Quando non è possibile completare la consegna, ogni corriere segue una propria procedura: ecco come funziona.
Cosa succede se il corriere non mi trova a casa?
La maggior parte degli e-commerce effettua spedizioni con tempi di consegna compresi tra le 24 e le 72 ore lavorative. È importante ricordare che i giorni festivi non vengono conteggiati nel calcolo di queste tempistiche. Una volta presa in carico la spedizione, il corriere invia al destinatario un codice di tracciamento tramite email, utile per monitorare lo stato del pacco in tempo reale, dalla partenza fino alla consegna.
Grazie al tracciamento, è possibile conoscere in anticipo il giorno previsto per la consegna e organizzarsi per essere disponibili. I corrieri solitamente consegnano tra le 8:30 e le 18:30; in questo intervallo è consigliabile assicurarsi di essere reperibili.
Può però capitare di avere un impegno proprio nel momento della consegna. Ecco, corriere per corriere, cosa succede in questi casi:
- Amazon: se la consegna non va a buon fine, Amazon effettua nuovi tentativi nei giorni lavorativi successivi, fino a un massimo di cinque. Dopo ogni tentativo fallito viene lasciato un avviso con le istruzioni per riorganizzare la consegna. Non è prevista la possibilità di ritiro presso i magazzini Amazon;
- SDA: se il corriere SDA non riesce a consegnare, tenta nuovamente il giorno lavorativo successivo. Dopo il secondo tentativo fallito, viene lasciato un avviso con le istruzioni per contattare SDA e riorganizzare la consegna. Se le dimensioni del pacco lo permettono, SDA può lasciarlo nella cassetta postale. Non è prevista la consegna presso i punti Kipoint SDA;
- UPS: effettua fino a tre tentativi nei giorni lavorativi successivi. Dopo ogni tentativo fallito, lascia un avviso con le istruzioni per contattare UPS. In alcune zone d’Italia, già dopo il primo tentativo non riuscito, UPS può consegnare il pacco direttamente presso un Access Point nelle vicinanze. In questo caso, l’avviso riporterà tutte le informazioni per il ritiro e le eventuali opzioni di reso;
- DHL, GLS e Bartolini: in caso di mancata consegna, il corriere effettua un nuovo tentativo il giorno lavorativo successivo. Dopo ogni tentativo fallito, viene lasciato un avviso con le istruzioni per contattare la compagnia e riorganizzare la consegna;
- Poste Italiane: se la consegna non va a buon fine al primo tentativo, viene effettuato un secondo tentativo il giorno lavorativo successivo. In caso di nuovo fallimento, il pacco viene depositato presso la filiale indicata sull’avviso di consegna, dove potrà essere ritirato entro il termine specificato.
In ogni caso, eventuali aggiornamenti sulla spedizione vengono comunicati via email o SMS, con tutte le istruzioni da seguire.
Se il pacco non viene consegnato, mi spetta il rimborso?
Se il periodo di giacenza termina senza che il pacco venga ritirato, il corriere restituisce il pacco al mittente con la dicitura «non consegnato». In questo caso, il cliente ha diritto al rimborso completo del prezzo pagato per la merce, senza dover presentare una richiesta specifica e senza costi aggiuntivi. In alternativa, è possibile contattare il venditore per concordare una nuova spedizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA