Cosa sappiamo sui militari ucraini addestrati in Italia

Giorgia Bonamoneta

20/03/2023

20/03/2023 - 21:14

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I soldati ucraini, giunti in Italia per imparare a utilizzare il sistema Samp-T, hanno concluso l’addestramento. Tra critiche e piano di addestramento Nato, ecco cosa sappiamo.

Cosa sappiamo sui militari ucraini addestrati in Italia

Un gruppo di soldati ucraini sono stati ospitati in Italia per essere addestrati all’uso di un sistema missilistico difensivo terra-aria. Il sistema complesso che nei prossimi mesi giungerà in Ucraina - Italia e Francia hanno confermato l’invio per uso difensivo contro i bombardamenti - prevede competenze avanzate. A tale scopo è stato organizzato un corso a Sabaudia, in provincia di Latina, per circa 20 soldati ucraini.

Tra ieri e oggi (domenica 19 e lunedì 20 marzo 2023) la notizia della conclusione dell’addestramento dei militari ucraini ha fatto il giro dei giornali italiani, in particolare de Il Fatto Quotidiano. La notizia è stata in seguito confermate dall’agenzia Ansa e dal ministero della Difesa.

L’addestramento si è concluso quasi senza dare nell’occhio, almeno fino a quando la notizia non è rimbalzata tra i media, scatenando le polemiche di chi, negli ultimi mesi, è critico all’utilizzo di armi e della violenza per la conclusione della guerra e a questo metodo preferisce l’arma della diplomazia.

Soldati ucraini in Italia: l’addestramento a Sabaudia

Sono circa una ventina i soldati ucraini giunti in Italia a inizio marzo per seguire l’addestramento speciale sull’uso di un sistema difensivo. Sono stati ospitati nella caserma Santa Barbara di Sabaudia, in provincia di Latina, dove hanno ricevuto l’addestramento per il sistema difensivo Samp-T.

Non si tratta del primo addestramento di soldati ucraini in Italia o in altri Paesi europei. Josep Borrell, tra ottobre e novembre 2022, ha reso noto il piano di addestramento biennale dei soldati ucraini. In questo si leggeva che almeno 15 mila soldati sarebbero stati addestrati all’utilizzo di sistemi più complessi inviati dai Paesi dell’Unione Europa come sostegno alla difesa dell’Ucraina.

Gli addestramenti in corso o programmati avverranno anche in Germania e Spagna (circa 40 soldati), così come negli Stati Uniti e nel Regno Unito (circa 20 mila soldati ucraini). In Italia il numero di soldati addestrati è stato piuttosto ridotto, circa una ventina di uomini, mentre in altri Paesi i gruppi di addestrati sono più numerosi.

Quale addestramento hanno ricevuto i soldati ucraini in Italia?

I soldati ucraini addestrati in Italia hanno partecipato alle simulazioni per apprendere l’utilizzo del sistema difensivo Samp-T. Si tratta di un sistema costituito da batterie di missili terra-aria, trasportabile su camion, per difendere una zona dai bombardamenti. Sono sistemi complessi e per utilizzarli è necessario essere addestrati. Questi sistemi - l’Italia ha in dotazione 5 batterie per un valore complessivo di 2 miliardi di euro circa - erano stati promessi in un accordo a fine gennaio e solo nei prossimi mesi raggiungeranno il territorio ucraino.

Il sistema è in grado di tracciare fino 100 a missili o aerei in volo e di colpirne contemporaneamente 8 a una distanza di 120 chilometri. L’utilizzo di un simile sistema difensivo potrebbe diminuire notevolmente il numero di soggetti colpiti e distrutti dai bombardamenti russi.

Critiche alle armi: serve un piano diplomatico

L’opposizione e non solo - tra le voci di governo si è espresso, oltre a Berlusconi, anche Maurizio Gasparri di Forza Italia dicendo di preferire il dialogo - critica l’addestramento e torna a chiedere l’utilizzo dell’arma della diplomazia.

Sono un esempio le parole dure usate da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che ha definito l’addestramento parte di un “escalation fuori controllo”, il cui rischio principale è quello che non si concentrino tutti gli sforzi sul piano diplomatico. “Finiremo per trovarci impantanati nella Terza guerra mondiale”, ha commentato Conte.

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