Un accordo da 35 miliardi lega l’Egitto al gas israeliano fino al 2040: una scelta per colmare la crisi energetica, ma che accentua la dipendenza e i rischi geopolitici del Cairo.
All’inizio di agosto è stato annunciato un accordo epocale da 35 miliardi di dollari che rafforza la dipendenza energetica dell’Egitto dal giacimento Leviathan di Israele, estendendo una partnership nata da un’intesa del 2018.
Questo accordo, che durerà fino al 2040, vedrà l’Egitto importare ulteriori 130 miliardi di metri cubi di gas naturale a un prezzo maggiorato del 14,8%. La mossa è dettata dall’urgenza di colmare un crescente deficit energetico, ma lega il Paese a una dipendenza geopolitica complessa e rischiosa da Israele, il che solleva non pochi interrogativi sul ruolo e l’influenza del Cairo in Medio Oriente, specialmente nel contesto della crisi in corso a Gaza.
Un accordo dettato dalla necessità
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