NFC: cos’è, come funziona e a cosa serve

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08/04/2024

08/04/2024 - 16:17

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Qual è il significato di NFC e come si usa? Ecco una guida completa sui dispositivi NFC: dalle applicazioni ai vantaggi passando per tutte le funzioni.

NFC: cos’è, come funziona e a cosa serve

La maggior parte degli smartphone sul mercato è ormai dotata di tecnologia NFC, un sistema di trasmissione di dati senza cavi che non tutti conoscono o sanno come usare.

Trasferire dati in maniera sicura e veloce senza l’uso di cavi, effettuare pagamenti contactless, avviare una riproduzione da un dispositivo audio o un processo di stampa da stampante wireless, sono solo alcuni dei motivi per i quali è importante conoscere il significato di NFC e individuare vantaggi ed eventuali avvertenze.

Scopriamo insieme, quindi, come funziona questa tecnologia, a cosa serve, nel dettaglio, nella vita di tutti i giorni e come attivarla (o disattivarla) seguendo le istruzioni per i dispositivi più comuni.

Cos’è la tecnologia NFC e cosa significa

Ma cosa vuol dire NFC, qual è il suo significato? L’acronimo NFC sta per “Near Field Communication” ed è traducibile come “comunicazione in prossimità”. Una tecnologia attiva principalmente tra gli smartphone: non a caso, tra le impostazioni dei telefoni spesso ci si imbatte in questa sigla.

NFC è, quindi, una tipologia di trasmissione dati a corto raggio che utilizza la rete wireless per inviare e ricevere dati tra dispositivi compatibili. Questa tecnologia si basa sullo stesso principio di comunicazione a radiofrequenza delle carte di pagamento senza contatto e dei badge di accesso.

La trasmissione può avvenire solo se i due dispositivi si trovano a una distanza massima di 10 cm, anche se in molti casi tale distanza scende a 4 o 5 cm per motivi legati alla sicurezza e alla privacy. I dati vengono trasmessi a una velocità di 424 kbit al secondo con un consumo di energia inferiore rispetto a quello impiegato per trasferire dati tramite Bluetooth.

NFC: come funziona nel dettaglio

Per inviare dati tramite NFC non c’è bisogno di associare due dispositivi: se questi si trovano vicini la connessione è istantanea e non richiede l’inserimento di PIN, password o di effettuare azioni di altro tipo per completare il pairing.

Ciò è possibile, come anticipato, in quanto l’NFC si basa su un principio di comunicazione a radiofrequenza (RF). Questo significa che i dispositivi NFC comunicano scambiando segnali elettromagnetici ad alta frequenza tra loro.

Ma qual è il funzionamento dell’NFC? Questa tecnologia può funzionare in due modalità principali:

  • modalità attiva: un dispositivo NFC genera un campo elettromagnetico ad alta frequenza che può essere rilevato da un altro dispositivo NFC situato nelle vicinanze;
  • modalità passiva: un dispositivo NFC può essere alimentato da un campo elettromagnetico generato da un’altra fonte, come un lettore NFC o un dispositivo abilitato NFC. Il dispositivo passivo risponde quindi al segnale inviando i dati richiesti.

Sappi, inoltre, che l’NFC richiede una prossimità molto ravvicinata per stabilire una connessione e scambiare dati, come spiegato. Ciò rende questa tecnologia sicura, poiché riduce significativamente il rischio di intercettazioni indesiderate dei dati.

NFC utilizza il protocollo di comunicazione ISO/IEC 18092, che definisce le specifiche tecniche e i requisiti per la comunicazione NFC. Questo protocollo consente la trasmissione di dati in entrambe le direzioni tra dispositivi abilitati.

Quali dispositivi supportano la connettività NFC?

Ma quanto è diffusa la tecnologia NFC? Questa funzionalità smart molto utile è diventata un requisito di sistema integrato in una vasta gamma di dispositivi.

  • Smartphone e tablet: la maggior parte degli smartphone e dei tablet di fascia media e alta è dotata di NFC. Questi dispositivi possono essere utilizzati per effettuare pagamenti senza contatto, condividere file e altro ancora.
  • Smartwatch: alcuni smartwatch sono dotati di tecnologia NFC, consentendo agli utenti di eseguire pagamenti senza contatto o di utilizzare altre funzionalità NFC direttamente dal polso.
  • Lettori e terminali NFC: questi dispositivi sono progettati specificamente per leggere e interagire con tag NFC, badge o dispositivi abilitati NFC. Sono comunemente utilizzati nei punti vendita per il pagamento senza contatto e in altri contesti per il controllo degli accessi.
  • Badge e tessere: le carte di pagamento senza contatto (contactless), le tessere di trasporto pubblico e altri tipi di badge possono essere dotati di tecnologia NFC per consentire agli utenti di eseguire transazioni o accedere a servizi semplicemente avvicinando il dispositivo ad un lettore NFC.
  • Altoparlanti e dispositivi audio: alcuni altoparlanti e dispositivi audio possono essere dotati di NFC per semplificare il processo di pairing e di connessione Bluetooth. Gli utenti possono avvicinare il proprio smartphone NFC al dispositivo audio per avviare rapidamente la connessione Bluetooth.
  • Dispositivi IoT (Internet delle cose): ci sono, poi, tanti dispositivi IoT, come lampade intelligenti, altoparlanti, serrature smart e altri dispositivi per la casa connessa, che possono supportare NFC per semplificare la configurazione iniziale e l’interazione con gli utenti.

Come usare l’NFC e come attivarlo

La prima regola per usare l’NFC è l’avvicinamento tra i dispositivi che si desidera far comunicare. Quando, ad esempio, si vuole accedere ai servizi digitali tramite smartphone utilizzando il chip della carta d’identità elettronica, bisogna avvicinare la carta al telefono nel punto esatto di lettura della tecnologia NFC, come da istruzioni a seconda del modello. Un processo semplice e che richiede pochi secondi e una manualità di base.

Per quanto riguarda l’attivazione su smartphone, invece, il processo è molto simile a quando si vuole abilitare il Wi-fi o il Bluetooth. Attivare e disattivare l’NFC sul proprio dispositivo, quindi, è davvero facile in quanto, generalmente, è sufficiente aprire la tendina delle notifiche. Altrimenti è possibile attivarla seguendo questi semplici passaggi:

  • aprire “Impostazioni” sullo smartphone;
  • recarsi nella sezione “Wireless e Reti” o “Connessione e condivisione”;
  • aprire “Impostazioni aggiuntive”;
  • spostare la levetta su “attivato” alla voce NFC.

Per disattivare l’NFC basta seguire la stessa procedura.
È importante ricordare che affinché la trasmissione dei dati avvenga con successo, i dispositivi non devono trovarsi in prossimità di superfici metalliche o di altri materiali conduttori.

A cosa serve la tecnologia NFC

Una volta compreso cos’è la tecnologia NFC e in cosa consiste, è il momento di capire a cosa serve e quali sono tutte le applicazioni pratiche di questo tipo di tecnologia di comunicazione.

Trasferire dati con NFC

Iniziamo dalla funzionalità che rende più simile la tecnologia NFC a quella del Bluetooth, cioè il trasferimento di dati. Grazie all’NFC trasferire dati tra due smartphone o tra uno smartphone e un tablet è velocissimo. Per trasferire dati tra due dispositivi attraverso l’NFC occorre:

  • attivare l’NFC su entrambi i dispositivi;
  • avvicinare i due dispositivi;
  • scegliere la foto, il documento o qualsiasi tipo di file che si desidera inviare;
  • selezionare l’opzione “condividi” e impostare “NFC” come modalità di condivisione;
  • attendere l’arrivo del file sul dispositivo di ricezione.

Tale procedura non riguarda soltanto smartphone e tablet, ma anche macchine fotografiche e stampanti. Se queste ultime sono dotate di tecnologia NFC è possibile, per esempio, trasferire fotografie scattate con macchina fotografica sul proprio smartphone o avviare un processo di stampa da qualsiasi dispositivo usando stampanti wireless.

Pagare contactless con NFC

Una delle funzionalità più usate della tecnologia NFC è quella che permette di effettuare pagamenti contactless con lo smartphone senza dover utilizzare contanti o carte. Per utilizzare questa funzionalità è necessario scaricare applicazioni apposite tra le quali:

Per iniziare a pagare tramite smartphone utilizzando la tecnologia NFC occorre:

  • aprire il Play Store o l’Apple Store e scaricare l’applicazione adeguata al dispositivo;
  • prima di iniziare la configurazione dell’app, attivare l’NFC;
  • aprire l’app, inserire e salvare i dati di pagamento;
  • iniziare a effettuare pagamenti tramite smartphone avvicinando il dispositivo al POS.

Collegare dispositivi audio con NFC

Alcuni dispositivi audio, casse, mini-speaker e auricolari di ultima generazione sono dotati di tecnologia NFC. Il pairing tra il dispositivo sorgente, spesso lo smartphone, e il dispositivo audio attraverso NFC è molto più semplice e veloce rispetto al pairing tramite Bluetooth. Per effettuare il pairing occorre:

  • aprire “Impostazioni” sullo smartphone;
  • recarsi nella sezione “Wireless e Reti” o “Connessione e condivisione”;
  • aprire “Impostazioni aggiuntive”;
  • spostare la levetta su “attivato” alla voce NFC;
  • attendere il segnale audio di avvenuto collegamento dagli auricolari, dalla cassa o da qualsiasi altro dispositivo audio.

Ricordiamo che l’NFC si occupa soltanto della procedura di pairing, la trasmissione dell’audio avviene sempre tramite Bluetooth NFC.

Programmare tag NFC

Una funzionalità della tecnologia NFC molto interessante e poco conosciuta è quella che si serve del tag NFC, una specie di targhetta elettronica dotata di chip NFC. Il tag viene programmato in modo tale da trasmettere dati o comandi a qualunque dispositivo con NFC attivo che raggiunga la distanza minima per il pairing, ovvero l’abbinamento tra due dispositivi. I tag possono essere programmati da aziende e posizionati in luoghi strategici, come attività commerciali o musei, ma non solo. Chiunque può programmare un tag NFC e posizionarlo all’ingresso della propria abitazione o in ufficio in modo tale che invii determinati comandi allo smartphone quando questo raggiunge la distanza minima per il collegamento.

Ecco alcuni esempi di impiego dei tag NFC:

  • apposti presso i negozi per inviare messaggi pubblicitari;
  • apposti presso uffici o studi di professionisti per condividere il proprio biglietto da visita virtuale;
  • apposti all’ingresso della propria abitazione per disattivare il Wi-Fi sul proprio smartphone;
  • apposti in ufficio per impostare il silenzioso sullo smartphone;
  • apposti in prossimità di musei o luoghi di interesse per inviare informazioni ai visitatori su ciò che li circonda.

Autenticarsi con NFC

Uno scenario di impiego della tecnologia NFC molto interessante è rappresentato dalla possibilità di usare delle card o delle chiavette USB dotate di chip NFC per permettere l’autenticazione di un utente a un dispositivo o a un sito, come per esempio, quello della banca.

Richiedere SPID con NFC

La tecnologia NFC permette di facilitare moltissimo la procedura per l’ottenimento dello SPID. Infatti, se si dispone di uno smartphone e di un documento di identità o passaporto elettronico è possibile effettuare il riconoscimento necessario per l’ottenimento dello SPID in pochi minuti. Per farlo è necessario:

  • scaricare l’applicazione MyInfoCert;
  • scegliere il tipo di documento elettronico (carta di identità o passaporto);
  • scattare una foto del fronte e del retro del documento;
  • avvicinare lo smartphone alla parte anteriore del documento;
  • confermare i dati ricevuti via NFC;
  • confermare la data di scadenza e il numero del documento;
  • scattare un selfie e registrare un breve video in cui dovrai mostrare il tuo volto, il documento e pronunciare la frase: “Voglio dotarmi di una identità digitale SPID con InfoCert”.

Differenze tra NFC e Bluetooth

L’NFC e il Bluetooth sono due tecnologie molto simili, ma non del tutto uguali. Vediamo quali sono le differenze tra NFC e Bluetooth:

  • portata: l’NFC ha una portata di gran lunga minore rispetto a quella del Bluetooth. L’NFC effettua il pairing a una distanza massima di 10 cm, mentre il Bluetooth ha una portata massima di 10 metri;
  • consumo di energia: l’NFC consuma molta meno energia rispetto al Bluetooth;
  • pairing: l’NFC non ha bisogno di effettuare il pairing manualmente, esso avviene in modo automatico quando due dispositivi si trovano a una distanza ravvicinata;
  • ambiti di utilizzo: il Bluetooth, a differenza dell’NFC non può essere usato per effettuare pagamenti contactless ne per inviare segnali a dispositivi audio o stampanti wireless.

Vantaggi e rischi dell’NFC

I vantaggi rappresentati dalla tecnologia NFC sono molteplici; primo tra tutti la comodità del pagamento contactless, ma anche mandare in stampa file direttamente dallo smartphone o effettuare rapidamente il pairing con i dispositivi audio rendono questa tecnologia davvero utile e comoda.

Riepiloghiamo tutti i vantaggi rappresentati dalla tecnologia NFC:

  • tecnologia comoda e facile da usare;
  • pagamenti veloci e sicuri tramite smartphone;
  • pairing automatico e istantaneo;
  • possibilità di usare stampanti wireless;
  • possibilità di inviare fotografie scattate con macchina fotografica allo smartphone;
  • basso consumo di energia e di batteria.

Tuttavia, qualche rischio connesso all’utilizzo dell’NFC esiste. Vediamo quali sono i due rischi maggiori di cui tenere conto:

  • qualunque hacker si trovi nelle vicinanze di un dispositivo con chip NFC potrebbe installarvi un malware;
  • durante la trasmissione di dati da un dispositivo a un altro, chiunque si trovi a una distanza sufficiente può manomettere la trasmissione, interrompendola, eliminando i dati o intercettando e rubando i dati di pagamento.

Per proteggersi da questi rischi è consigliabile spegnere sempre l’NFC quando non serve. Inoltre, è opportuno fare attenzione a non smarrire lo smartphone o le carte di pagamento usate per i pagamenti contactless e controllare frequentemente i movimenti bancari e della propria carta di credito.

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