La normativa italiana ha introdotto di recente una serie di adempimenti in capo ai datori di lavoro per tutelare quanti segnalano violazioni di norme italiane o comunitarie. Ecco la guida completa
Il termine inglese «whistleblowing» identifica la rivelazione spontanea da parte di un individuo «segnalante» (in inglese «whistleblower») di un illecito o di un’irregolarità commessa all’interno dell’azienda del quale lo stesso sia stato testimone nell’esercizio delle proprie funzioni.
Il whistleblowing si identifica come «interno» quando la segnalazione è fatta da un dipendente dell’azienda attraverso i canali di segnalazione interni alla stessa, predisposti al fine di garantire una via di comunicazione a quanti sono a conoscenza di illeciti o atti contrari all’etica, avvenuti all’interno dell’organizzazione aziendale.
Al contrario si parla di whistleblowing esterno quando la denuncia viene fatta pubblicamente all’autorità giudiziaria o alla stampa. [...]
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