Coronavirus Italia: sì a test farmaco anti-artrite. C’è ottimismo, ecco perché

Violetta Silvestri

17 Marzo 2020 - 19:51

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Coronavirus in Italia: c’è ottimismo sul farmaco anti-artrite e l’Aifa dà il via alla sperimentazione ufficiale. Il protocollo è avviato. I dettagli emersi dalla conferenza stampa della Protezione civile.

Coronavirus Italia: sì a test farmaco anti-artrite. C’è ottimismo, ecco perché

Sul coronavirus in Italia spunta anche una buona notizia che riguarda il farmaco anti-artrite. Nello scenario sempre cupo emerso dal consueto appuntamento con la conferenza stampa della Protezione civile - +2.989 contagi nella giornata odierna - è emersa una importante speranza.

Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha parlato con tono ottimistico della sperimentazione su un farmaco contro l’artrite reumatoide che potrebbe aprire prospettive significative sulla cura del coronavirus.

La cautela resta ancora necessaria, ma la partenza della sperimentazione, con un protocollo avviato aumenta le probabilità di risposte concrete ed efficaci in un tempo non troppo lungo.

Ecco cosa ha annunciato e spiegato Magrini sul tocilizumab, farmaco in osservazione per combattere l’infezione da coronavirus.

Coronavirus: test su farmaco anti-artrite. Cosa dice l’Aifa

Le parole pronunciate da Magrini (Aifa) durante la conferenza stampa del 17 marzo hanno offerto un barlume di speranza di grande significato nella dura lotta al coronavirus in Italia.

Questa la dichiarazione del direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco:

“Giovedi scorso abbiamo approvato la prima sperimentazione clinica con un nuovo antivirale, questo protocollo è già attivo. Sul tocilizumab ci sono dati promettenti. Lo scopo [è] di valutare rapidamente il possibile impatto del farmaco.”

Il riferimento è ad una cura contro l’artrite che è stata già testata su alcuni contagiati a Napoli, sui quali i risultati erano stati subito rincuoranti, con segni di miglioramento della salute evidenti e piuttosto veloci.

La richiesta di avviare un protocollo per ufficializzare la sperimentazione è stata accettata. Ora la ricerca permetterà di effettuare test più a larga scala e sicuri, accertando, si spera, gli effetti benefici del tocilizumab sui malati di coronavirus con polmoniti anche gravi. Saranno coinvolti 330 pazienti.

Magrini ci ha tenuto a precisare che questa collaborazione su farmaci nuovi e protocolli è fondamentale per dimostrare che:

“l’Italia è la frontiera più innovativa per la sperimentazione di farmaci e vaccini e questo sforzo si concretizzerà in nuovi dati sull’entità della reale efficacia di queste terapie.”

Nella situazione in cui versa l’Italia - e le strutture ospedaliere - a causa del coronavirus, la notizia di un test sul farmaco anti-artrite contro l’infezione apre a un ottimismo di cui si ha davvero bisogno.

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