La seconda ondata potrebbe non esistere: ecco la prova

Fiammetta Rubini

29 Luglio 2020 - 12:34

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La teoria di una sola grande ondata: gli esperti spiegano perché potrebbe non esistere una seconda ondata di contagi.

La seconda ondata potrebbe non esistere: ecco la prova

Non ci sono prove che il coronavirus avrà un andamento stagionale come l’influenza o il raffreddore, e intanto l’OMS avverte che la pandemia di coronavirus sta procedendo e sta accelerando.

Tutto fa pensare che il Covid-19 si stia diffondendo in una sola grande ondata, e che non frenerà il suo corso per riapparire nei mesi invernali. Margaret Harris, portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha insistito sul fatto che i continui dibattiti sulla eventuale seconda ondata della malattia sono chiacchiere senza fondamento.

Perché è sbagliato parlare di seconda ondata

“Tutti stanno ancora pensando alle stagioni, ma dobbiamo capire che questo è un nuovo virus e può comportarsi in modo diverso”, ha detto la Harris nell’ultimo briefing virtuale a Ginevra, sollecitando la vigilanza nell’applicazione di misure per rallentare la trasmissione, che sembra essere accelerata da minore attenzione e dagli assembramenti.

L’esperta ha anche messo in guardia dal pensare al virus in termini di ondate: “Sarà una grande ondata, andrà un po’ su e un po’ giù. La cosa migliore è appiattire la curva”.

Un’unica grande ondata

Inoltre la questione della seconda ondata è molto controversa: senza una definizione scientifica concordata, il termine seconda ondata è stato usato per indicare qualsiasi cosa, dai picchi localizzati di infezione a crisi nazionali in piena regola, ed ecco perché gli esperti evitano di usarlo.

Dal punto di vista dell’OMS la pandemia appare ancora grande e in rapido aumento nel mondo. Ciò che può confondere le cose è che diverse aree dello stesso paese sono sfasate e sperimentano l’epidemia in periodi diversi. È quello che è successo agli Stati Uniti, dove una prima ondata forte ma irregolare si è mossa piano all’inizio per poi diffondersi più rapidamente.

Alcuni esperti spiegano quindi che il termine seconda ondata è diventato più mediatico che scientifico. Quello che stiamo vedendo sono picchi di infezione, che le persone potrebbero chiamare “ondate”, ma in quel caso staremmo osservando dozzine di ondate ovunque.

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