Coronavirus: in Cina scatta l’allarme per i più poveri. Cosa sta accadendo?

C. G.

26/02/2020

26/02/2020 - 09:01

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Coronavirus: le ultime notizie dalla Cina sono preoccupanti. La forbice sociale tra ricchi e poveri si è ampliata in maniera decisa

Coronavirus: in Cina scatta l’allarme per i più poveri. Cosa sta accadendo?

Le ultime notizie sul coronavirus provenienti dalla Cina hanno evidenziato come l’epidemia non abbia fatto che contribuire all’allargamento della forbice sociale tra ricchi e poveri.

Nel momento in cui la temuta influenza si estesa a macchia d’olio nel Paese, i meno abbienti sono rimasti duramente colpiti.

Molte persone non si sono potute permettere la quarantena e, allo stesso tempo, non hanno avuto soldi sufficienti per lasciare il Paese. Le ultime notizie sul coronavirus hanno dipinto una situazione drammatica per la Cina.

Coronavirus: allarme poveri in Cina

Il presidente Xi Jinping ha definito il coronavirus come la più grande emergenza sanitaria pubblica mai verificatasi dalla nascita della Repubblica popolare cinese, avvenuta nel 1949.

Il caos ha messo in luce le profonde disparità oggi esistenti all’interno del Paese. L’epidemia ha dimostrato chiaramente l’impatto di queste differenze sulla salute e sull’accesso ai servizi.

Secondo gli esperti, i cittadini con redditi medio-bassi continueranno ad essere i più colpiti.

D’altronde con il coronavirus il costo del cibo, dei medicinali e dei beni in generale è aumentato in maniera considerevole. I 50 milioni di individui più ricchi (su un totale di 1,4 miliardi di cittadini) non hanno certo avuto problemi. La restante porzione di popolazione però è rimasta con le spalle al muro.

Nelle aree messe in quarantena, la vita dei più abbienti è sin da subito risultata più agevole. Le consegne a domicilio di pasti, generi alimentari e medicine hanno reso le cose più facili a quanti hanno avuto i soldi per potersi permettere i citati servizi. Ma non è finita qui.

Con il passare del tempo, le disparità economiche hanno fatto temere anche conseguenze anche sanitarie. Come ha fatto notare Fei Yan, professore associato della Tsinghua University di Pechino, per una famiglia residente in un piccolo appartamento con poche stanze è molto più complesso limitare il contagio tra parenti.

“Se un caso di infezione scoppiasse in una famiglia povera senza una casa a due piani, potrebbe rivelarsi una tragedia.”

Insomma, nonostante l’emergenza da coronavirus abbia riguardato l’intera Cina (oltre che numerosi altri Paesi del globo) l’epidemia si è abbattuta con maggior ferocia sulle fasce più deboli della popolazione e ha messo in luce con estrema chiarezza la forte disparità oggi esistente nel Paese.

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