Coronavirus, blitz Nas nelle Rsa di Como per epidemia colposa: cosa succede?

Violetta Silvestri

04/08/2020

14/12/2021 - 15:21

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I carabinieri del Nas hanno eseguito dei blitz in alcune Rsa di Como, sequestrando cartelle cliniche di deceduti per coronavirus. Cosa succede? In corso un’inchiesta per epidemia colposa. I dettagli

Coronavirus, blitz Nas nelle Rsa di Como per epidemia colposa: cosa succede?

I carabinieri del Nas di Milano hanno eseguito controlli in 17 Rsa e in un ospedale in provincia di Como nell’ambito di un’inchiesta per epidemia colposa.

Nel mirino le cartelle cliniche di centinaia di pazienti deceduti presso le strutture durante i mesi intensi per i contagi da coronavirus. Lo scopo dei blitz da parte dei militari è di fare chiarezza sull’eventuale violazione di norme di prevenzione sanitaria e dei protocolli di sicurezza durante l’epidemia.

I blitz eseguiti dai Nas si inquadrano in un’inchiesta aperta da pochi giorni dalla Procura della Repubblica di Como: cosa sta succedendo?

Nas nelle Rsa di Como, sequestro di cartelle cliniche: cosa succede?

Il blitz dei Nas ha interessato 17 strutture Rsa e un ospedale in provincia di Como. L’irruzione dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Milano è stata necessaria per sequestrare 363 cartelle cliniche di pazienti ospiti delle strutture durante il periodo di massima diffusione dell’epidemia.

I documenti acquisiti dai militari dell’Arma serviranno a ricostruire cosa è realmente accaduto nelle Rsa e nell’ospedale in termini di applicazione di regole e protocolli di sicurezza.

Il sospetto è che non tutti gli standard obbligatori per l’emergenza sanitaria siano stati correttamente rispettati. Al riguardo, è in corso un’inchiesta a carico di ignoti.

L’indagine è stata avviata dalla Procura della Repubblica di Como a seguito di 26 esposti, presentati da personale sanitario delle strutture e da familiari di pazienti deceduti.

Cartelle cliniche e testimonianze saranno utili per ricostruire i fatti avvenuti con l’epidemia COVID in corso. I reati ipotizzati sono di epidemia colposa e omicidio.

L’inchiesta si collega a quanto avvenuto anche in altre strutture lombarde e italiane, dove l’ingresso del virus non è stato evitato in modo diligente, causando il contagio e quindi il decesso di anziani fragili.

Sileri: “fondamentale indagare”

La notizia degli accertamenti di Como è stata commentata dal viceministro alla Salute Sileri:

“Bene gli accertamenti nelle Rsa, serve fare luce per una sanità migliore. L’esperienza del COVID-19 ci ha insegnato che è fondamentale indagare, nel senso di comprendere e ricostruire ciò che è successo, ma anche imparare da ciò che è accaduto ed investire affinché non accada ancora.”

Questo il commento dell’esponente pentastellato, il quale ha anche sottolineato l’importanza del lavoro dei Nas nel ricostruire cosa è veramente accaduto nei giorni tra i più bui della storia italiana recente.

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