Coronavirus Bergamo: è boom di positivi secondo i test sierologici

Violetta Silvestri

9 Giugno 2020 - 12:38

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Bergamo resta una delle città più colpite dall’epidemia. Anche gli ultimi risultati dei test sierologici lo dimostra: a risultare positiva è stata più della metà della popolazione sottoposta all’esame.

Coronavirus Bergamo: è boom di positivi secondo i test sierologici

Con oltre 15.000 casi confermati di coronavirus, la provincia di Bergamo resta osservata speciale in questa delicata Fase 2 dell’emergenza sanitaria.

La cittadina bergamasca, nell specifico, continua tenere viva la triste memoria dei tanti - troppi - decessi causati finora dall’epidemia, con la scena dei carri militari carichi di bare ormai indelebile per l’Italia.

Per mappare la situazione e gestire al meglio eventuali nuove ondate, l’Azienda per la Tutela della Salute di Bergamo ha eseguito 20.000 test sierologici. La percentuale di positivi emersa è alta, come si poteva prevedere.

Test sierologici Bergamo: oltre il 50% positivo

A Bergamo i risultati dei 20.369 test sierologici eseguiti sulla popolazione cittadina hanno dimostrato quanto il coronavirus sia stato aggressivo e diffuso in questa zona.

L’Azienda per la Tutela della Salute bergamasca ha sottoposto all’esame 10.404 sanitari e 9.965 cittadini nel periodo compreso tra il 23 aprile e il 3 giugno 2020.

Dall’analisi dei test è emerso che il 57% delle persone controllate è risultato positivo al coronavirus. Tra il personale sanitario, la percentuale è stata del 30%.

Numeri elevati, quindi, che hanno confermato che la maggior parte della popolazione di questa parte di Nord Italia ha avuto contatto con la COVID-19.

Come spiegato da Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo, i risultati sono da ricondurre al fatto che:

“sono stati sottoposti al prelievo ematico moltissimi cittadini, nella maggior parte dei casi già in quarantena fiduciaria, di Alzano, Nembro e Albino e, più in generale, della Bassa Valle Seriana, territori che sono stati colpiti dal coronavirus in modo maggiore rispetto ad altre zone della provincia bergamasca e della Lombardia”

Da sottolineare, inoltre, che proprio i comuni di Alzano e Nembro sono finiti sotto i riflettori per la mancata dichiarazione della zona rossa, aumentando così le probabilità di diffusione incontrollata del virus nei primi giorni di marzo.

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