Controlli dichiarazione dei redditi: gli elementi di incoerenza bloccano i rimborsi

Nadia Pascale

17 Maggio 2023 - 11:14

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Quali sono gli elementi di incoerenza che fanno scattare i controlli dell’Agenzia delle entrate e quando si rischia di avere rimborsi bloccati?

Controlli dichiarazione dei redditi: gli elementi di incoerenza bloccano i rimborsi

In seguito alla presentazione del modello 730/2023 con modifiche, rispetto al modello pre-compilato messo a disposizione dall’AdE, che incidono sulle imposte e sulla determinazione del reddito imponibile, sono effettuati controlli dall’Agenzia delle entrate.

Non è solo questo il caso in cui partono le verifiche, infatti le stesse sono effettuate anche in caso di dichiarazione dei redditi che prevede un rimborso Irpef superiore a 4.000 euro.
L’Agenzia delle Entrate potrà effettuare i controlli preventivi sia sulle dichiarazioni presentate dai contribuenti direttamente o tramite sostituto d’imposta, sia su quelle presentate tramite CAF o professionisti abilitati.

L’Amministrazione Finanziaria ha 4 mesi di tempo dalla scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi o dal giorno in cui il modello 730 viene trasmesso per effettuare tali controlli: durante questo lasso di tempo, i rimborsi sono bloccati.

Controlli dichiarazione dei redditi: gli elementi di incoerenza

I criteri per individuare elementi di incoerenza tra la dichiarazione presentatra e la reale situazione del contribuente sono determinati con il provvedimento 225347 del 2020 dell’Agenzia delle entrate.
Ricordiamo che dal 2 maggio 2023 è possibile accedere al modello 730 precompilato e si può procedere alla modifica dei dati in esso contenuti dal giorno 11 maggio. L’invio all’Agenzia delle Entrate va effettuato entro il 02 ottobre 2023.

Nel dettaglio, il provvedimento individua gli elementi di incoerenza nelle dichiarazioni dei redditi con esito a rimborso, presentate con delle modifiche rispetto a quanto contenuto nella precompilata.
Tali modifiche devono produrre un cambiamento nella determinazione del reddito o dell’imposta. Gli elementi di incoerenza individuati dall’Agenzia delle Entrate sono:

  • scostamento per importi significativi dei dati indicati nei modelli di versamento, nelle Certificazioni Uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • la presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle CU:
  • la presenza di situazioni di rischio individuate rispetto alle irregolarità emerse nelle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti.

Controlli dichiarazioni dei redditi per rimborsi superiori a 4.000 euro

Il provvedimento del 5 giugno 2020 dell’Agenzia delle Entrate si basa sull’articolo 5, comma 3-bis del decreto legislativo n. 175/2014, introdotto dalla legge di Stabilità 2016.
Tale norma prevede che, in caso di presentazione della dichiarazione dei redditi direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta, l’Agenzia delle Entrate può procedere a controlli preventivi se la dichiarazione ha una delle seguenti caratteristiche:

  • modifiche rispetto al modello 730 precompilato che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta;
  • presenta elementi di incoerenza rispetto ai criteri individuati dall’Agenzia dell’Entrate;
  • determina un rimborso superiore a 4.000 euro.

    I controlli preventivi scattano anche se la dichiarazione è stata presentata tramite CAF o professionista abilitato; possono essere in via automatizzata o tramite la verifica della documentazione giustificativa entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione.

Quest’anno l’ultimo giorno per inviare il modello 730 è il 2 ottobre, quindi l’Agenzia delle Entrate ha tempo per i controlli (bloccando i rimborsi) fino al 02 febbario 2024.
I 4 mesi di tempo si applicano anche dalla data di invio qualora il modello 730 verrà trasmesso dopo la scadenza prevista.

Quali sono i controlli dell’Agenzia delle entrate sulle dichiarazioni dei redditi 2023?

I controlli dell’Agenzia delle entrate sulle dichiarazioni possono essere di 3 tipi:

  • automatizzati, effettuati in modo automatico su tutte le dichiarazioni presentate, consistono in una procedura automatizzata di liquidazione di imposte, contributi, premi e rimborsi, sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni e di quelli risultanti nell’Anagrafe tributaria;
  • formali, effettuati su dichiarazioni individuate a livello centrale in base a criteri fondati sull’analisi di rischio e basati sul riscontro tra quanto contenuto in dichiarazione e i documenti dai quali è possibile desumere tali dati, ad esempio giustificativi di deduzioni e detrazioni;
  • di merito, in questo caso i controlli sono volti al contrasto dell’evasione totale o parziale e quindi mirano a scovare redditi non dichiarati. Sono realizzati mediante accessi, ispezioni e verifiche.

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