Contratti, misurazione della rappresentanza sindacale: firmata la Convenzione con l’INPS

Daniele Bonaddio

20 Settembre 2019 - 17:30

condividi

È stata firmata il 19 settembre 2019 la Convenzione per l’avvio della misurazione della rappresentanza dei sindacati dei lavoratori nelle aziende del sistema Confindustria. Quali sono i CCNL considerati validi? Ecco i nuovi parametri.

Contratti, misurazione della rappresentanza sindacale: firmata la Convenzione con l’INPS

Importante passo in avanti in tema di misurazione della rappresentanza sindacale, e dunque dei CCNL comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale.

Infatti, il 19 settembre 2019 è stata firmata la Convenzione attuativa del Testo Unico sulla rappresentanza tra Confindustria e CGIL, CISL e UIL, recante l’obiettivo di definire le regole fondamentali sulla democrazia e sulla misurazione della rappresentanza delle Associazioni sindacali dei lavoratori.

La finalità, come affermato dal Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, è sostanzialmente quella di porre fine all’insorgenza di fenomeni quali il “dumping”, in quanto negli ultimi anni sono nati moltissimi contratti firmati da organizzazioni prive di effettiva rappresentanza.

A conferma di ciò il CNEL, su 868 contratti collettivi depositati, aveva valutato in circa due terzi (578) l’incidenza di “contratti pirata”. Chiaramente si tratta senz’altro di un fenomeno che finisce per danneggiare i lavoratori e quella parte preponderante di imprese sane e rispettose dei diritti dei propri dipendenti.

Convenzione sui CCNL più rappresentativi: i compiti affidati all’INPS

Grazie alla Convenzione stipulata oggi, all’INPS è affidata:

  • la rilevazione dei dati degli iscritti alle Organizzazioni sindacali, il cd. “dato associativo” (il rapporto fra lavoratori iscritti ad ogni OO.SS. e il totale degli iscritti al Sindacato);
  • la raccolta di dati relativi alle rappresentanze nelle aziende, il cd. “dato elettorale” (il rapporto fra lavoratori che, nelle elezioni delle rappresentanze sindacali aziendali, hanno votato la specifica OO.SS. e il totale dei lavoratori che hanno preso parte al processo elettorale).

CCNL leader: quali sono più rappresentativi?

In base alla nuova Convenzione, e in considerazione del Testo Unico sulla rappresentanza, saranno considerati validi ai fini della contrattazione collettiva nazionale solo quei contratti sottoscritti da organizzazioni sindacali che rappresentino almeno il 50% più uno della media del “dato associativo” e del “dato elettorale”.

La stessa maggioranza sarà necessaria per la cd. “consultazione certificata” dei lavoratori che saranno chiamati a esprimersi sugli stessi accordi. Garante del processo di certificazione sarà un Comitato ad hoc, composto da esponenti delle organizzazioni sindacali e datoriali, presieduto da un rappresentante del Ministero del Lavoro.

Convenzione CCNL leader: passo in avanti per la misurazione della rappresentanza

La misurazione della rappresentanza delle OO.SS. costituisce un passo fondamentale per rafforzare la tutela dei diritti economici e previdenziali dei lavoratori attraverso l’applicazione dei CCNL stipulati da sindacati effettivamente rappresentativi del mondo del lavoro a tutti i lavoratori del settore (efficacia erga omnes).

Inoltre, costituisce un momento fondamentale, non solo per rafforzare la trasparenza dei processi di contrattazione, ma anche per valorizzare i CCNL stipulati dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative nel loro ruolo di tutela retributiva.

Inps comunicato stampa del 19 settembre 2019
Clicca qui

Argomenti

# CGIL
# CISL
# UIL

Iscriviti a Money.it