Conti pazzi in Italia, 923 euro per una cena di quattro persone

Ilena D’Errico

9 Luglio 2025 - 23:55

Cos’è la storia dei conti pazzi in Italia? Ecco cos’è successo e perché una cena di quattro persone è arrivata a costare 923 euro.

Conti pazzi in Italia, 923 euro per una cena di quattro persone

Puntualmente, nelle stagioni turistiche più intense, ecco scatenarsi polemiche e polveroni sugli “scontrini pazzi” di alcuni ristoranti. Il conto da 923 euro per una cena di quattro persone di un locale laziale ha fatto il giro del web, scatenando indignazione ben oltre i confini nazionali. La storia è diventata virale tra i media internazionali, che additano i conti pazzi in Italia, facendo leva su esperienze all’apparenza paradossali. Certo, si tratta di una cifra considerevole per un pasto, ben più di quanto la famiglia media italiana si sognerebbe di spendere al ristorante in mesi, figuriamoci in un’unica occasione.

Da qui ad accusare i ristoratori, però, il passaggio non dovrebbe essere così automatico. In tutto il mondo e in tutti i settori ci sono prodotti e servizi costosi, fuori dalla portata del cittadino medio o comunque riservati a occasioni speciali. In questo caso, seppur il conto complessivo sia troppo vicino a uno stipendio medio (e pur superiore al reddito di tante famiglie), non si tratta neanche di lusso estremo. C’è piuttosto da capire se effettivamente il costo sia commisurato a quanto offerto ai commensali, verificando che siano state rispettate le leggi. Ecco cos’è successo.

In Italia 923 euro per una cena di quattro persone?

Innanzitutto, bisogna analizzare lo specifico episodio che sta attirando indignazione da ogni dove sui ristoranti italiani, anche nello Stivale stesso. Il ristorante incriminato si trova sull’isola di Ponza e tratta prevalentemente cucina di pesce, puntando tutto sulla freschezza della materia prima e un’incantevole vista mare. I quattro commensali sbalorditi dallo scontrino hanno di fatto consumato ognuno un primo di pesce, nel dettaglio un piatto di scialatielli all’aragosta. Il proprietario, che sottolinea la presenza di alternative ben più economiche nel menù (tra 15 e 20 euro a portata secondo il ristoratore, a partire da 25 euro secondo alcune recensioni), ha precisato che si tratta di una delle scelte più onerose. L’aragosta può arrivare finanche a costi di 100 euro al chilo e probabilmente gli scialatielli, un tipo di pasta lunga tipico della cucina campana, sono stati probabilmente serviti come pasta fresca o acquistati a prezzi non contenuti (si arriva anche a 10 euro al chilo).

Secondo quanto riportato da La Repubblica, è stato proprio questo primo piatto a far lievitare lo scontrino, rappresentando da solo una spesa di 759 euro, quasi 190 euro a testa. Attenzione, però: pare che ogni piatto prevedesse circa 825 grammi di aragosta. Quest’ultima viene scelta direttamente dall’ospite, che la visiona viva (ed è questo forse l’aspetto su cui bisognerebbe fare degli approfondimenti), con annessa etichetta relativa al peso.

Per quanto elevato in senso generale, quindi, il costo pare giustificato. Si aggiungono poi, oltre al coperto, due bottiglie di vino bianco locale Igt da 60 euro l’una. Non si conosce l’annata delle bottiglie servite ai quattro ospiti, pertanto è impossibile capire il margine di guadagno del ristorante a tal proposito, ma potrebbe essere più che giustificato anche questo visto che le annate più recenti dello stesso vino arrivano a 40 euro a bottiglia. Insomma, una spesa di 230 euro a testa: sopra la media esattamente come la cena scelta.

Servirebbe quindi più consapevolezza da parte dei clienti, anche per tutelarsi da eventuali tattiche improprie laddove ce ne fossero. L’andamento della storia, comunque, non è del tutto chiaro. Le indiscrezioni dicono che il quartetto abbia chiesto l’intervento della guardia di finanza dopo aver visionato lo scontrino, ma senza successo. Con tutta probabilità, ciò dovrebbe significare la piena regolarità dell’accaduto. Presumibilmente sarà stato domandato ai clienti se i prezzi fossero esposti e se avessero ricevuto tutte le informazioni del caso. Sul web il menù è sprovvisto dei costi, quindi non si può dichiarare nulla con sicurezza in merito, ma le recensioni dei clienti parlano chiaro: i prezzi ci sono, al più vengono considerati elevati rispetto alla media.

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