Coniuge malato, si può chiedere la separazione?

Ilena D’Errico

8 Dicembre 2023 - 00:01

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Si può chiedere la separazione se il coniuge è malato? Ecco quando si rischia l’addebito della separazione, quando no e quando si può chiedere l’annullamento.

Coniuge malato, si può chiedere la separazione?

Assistere il coniuge malato è soprattutto un obbligo morale, ma anche un dovere matrimoniale derivante dall’obbligo di reciproca assistenza. Il coniuge malato che non viene adeguatamente supportato dall’altro può infatti chiedere la separazione con addebito e nel peggiore dei casi perfino denunciare il marito o la moglie che l’ha privato di aiuto durante la malattia.

Allo stesso tempo, bisogna mettere in conto la possibilità del coniuge di volersi separare nonostante la malattia e talvolta proprio a causa delle condizioni dell’altro che hanno reso complicata la vita matrimoniale. Dal punto di vista affettivo e morale questa scelta sembra controversa, ma la legge non può certo imporre il proseguimento del matrimonio contro la volontà dei coniugi.

Dunque, è possibile a livello legale chiedere la separazione e il divorzio anche se il coniuge è malato, in alcuni casi perfino senza dover subire l’addebito della separazione. La giurisprudenza, infatti, riconosce che in alcune circostante la richiesta di separazione nonostante la malattia del coniuge non pregiudichi alcuna colpevolezza.

Separazione dal coniuge malato, quando si rischia l’addebito

L’addebito della separazione rappresenta la responsabilità di uno dei coniugi nell’interruzione del matrimonio, banalmente la sua colpa nella rottura. I comportamenti nella vita di coppia, anche quando contrari ai doveri coniugali, non comportano l’addebito della separazione in maniera automatica, ma soltanto se hanno causato la fine della relazione.

Un adulterio, ad esempio, può essere il fattore scatenante della crisi coniugale oppure una conseguenza della stessa. In caso di separazione con malattia di uno dei coniugi, l’addebito scatta nei confronti dell’altro se ha causato colpevolmente la fine del matrimonio.

Questo indipendentemente dal coniuge che richiede la separazione. Dunque, è sempre possibile separarsi, anche se il coniuge e malato, ma si rischia l’addebito della separazione quando c’è stata violazione dell’obbligo di assistenza, che deve essere morale e materiale. Si può chiedere la separazione, ma nel frattempo bisogna accertarsi che il coniuge malato riceva le cure e il conforto che necessita.

La situazione si complica quando il motivo per cui si chiede la separazione è proprio la malattia, con palese violazione degli obblighi coniugali.

Separazione senza addebito anche se il coniuge è malato

Come anticipato, la richiesta di separazione dal coniuge malato non comporta automaticamente l’addebito della stessa: l’importante è non aver causato l’impossibilità di proseguire la relazione. Di certo, chi chiede la separazione soltanto a causa della malattia del coniuge può facilmente essere ritenuto responsabile della rottura matrimoniale, data la non volontà di impegnarsi nell’assistenza.

La giurisprudenza, tuttavia, ammette anche che la carenza di empatia non possa essere una colpa, soprattutto se la malattia del coniuge si riversa in modo pesante sulla quotidianità. Le sentenze di questo tipo riguardano per lo più le malattie psichiatriche e i disturbi mentali, riconoscendo nei loro effetti l’impossibilità di proseguire il matrimonio in caso di non tolleranza del coniuge (chiaramente senza alcuna colpa dell’altro).

Non si esclude però a priori l’addebito nei confronti del coniuge malato, a patto che le cause di rottura dell’unione siano riconducibili a sue scelte volontarie e consapevoli, non causati dalle sue condizioni di salute. Naturalmente è un’ipotesi ben più rara rispetto all’addebito nei confronti del coniuge sano, non per una legge ma perché - ricordiamo – il disinteresse nei confronti del coniuge malato è una grave violazione.

Annullamento del matrimonio per malattia

Ancor più controverso della separazione dal coniuge malato è l’annullamento del matrimonio a causa della malattia, una possibilità concessa dal nostro ordinamento solo a determinate condizioni. In particolare, la malattia – fisica o mentale - del coniuge può determinare l’annullamento del matrimonio soltanto se:

  • Esisteva già prima del matrimonio e il coniuge malato ne era a conoscenza;
  • l’altro coniuge non ne è stato informato;
  • possa compromettere lo svolgimento della vita matrimoniale;
  • la non conoscenza della malattia ha influenzato la scelta dell’altro coniuge.

Queste circostanze devono essere debitamente provate e possono dar luogo all’annullamento del matrimonio, con possibilità di richiedere un risarcimento per i danni patiti.

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