Concorso scuola 2023, ecco perché il bando non è ancora uscito (e quando può arrivare)

Alessandro Nuzzo

7 Novembre 2023 - 21:49

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Nonostante si dica che la pubblicazione del bando del concorso docenti 2023 sia imminente, non vi è ancora traccia. Ecco perché.

Concorso scuola 2023, ecco perché il bando non è ancora uscito (e quando può arrivare)

Tutti coloro che aspirano a diventare docenti guardano con trepidazione al concorso 2023, il primo della fase transitoria prevista dal Pnrr. Il ministero ha già autorizzato 30mila posti a cui poi potrebbero aggiungersi altri 10-15mila posti correlati alle cattedre non coperte con le immissioni in ruolo di quest’estate. I decreti sono stati vagliati dall’Unione Europea che hanno dato il via libera senza bisogno di effettuare modifiche ai testi originali.

Ma allora perché nonostante i posti siano stati già stanziati dal governo e i decreti siano stati approvati dall’Ue, i bandi tardano ad uscire? In primis si parlava di una pubblicazione a settembre, poi ad ottobre ed ora entro fine novembre. Fatto sta che ad oggi non esistono date certe per la pubblicazione del bando. Il motivo è un piccolo cavillo burocratico. Ecco quale.

Concorso scuola 2023: manca la predisposizione della banca dati dei quiz

Dal ministero ora dicono che entro novembre saranno pubblicati sia il bando che i regolamenti. Fatto sta che ad oggi questi non possono essere ancora pubblicati per un cavillo burocratico. In pratica manca la predisposizione della banca dati dei quesiti e senza di essa il concorso docenti non può partire.

Come scritto da Orizzonte Scuola si è in attesa che il ministero affidi ad un’Università o ad un soggetto esterno come Formex, la definizione dei quesiti che andranno a formare la banca dati da cui saranno prelevate le domande per il concorso. A quanto pare l’affidamento non è stato ancora effettuato e, senza questa operazione, il bando e i regolamenti non possono essere pubblicati.

La sensazione però è che il concorso docenti 2023 è comunque molto vicino a vedere la luce. Una volta pubblicato il bando, ci saranno 15-20 giorni per inviare la candidatura. Entro il 31 dicembre la prima fase del concorso dovrà essere conclusa.

Concorsi docenti: chi può partecipare

Il concorso 2023 è il primo della fase transitoria prevista dal Pnrr e ci sono diverse novità per l’accesso. I posti come detto saranno sicuramente 30mila come già annunciato dal ministero ma altri 10-15mila posti potrebbero essere sbloccati per coprire anche i posti non assegnati la scorsa estate. Per i posti comuni in scuola secondaria sarà necessario essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;
  • laurea di accesso alla classe di concorso + 3 anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale anche non continuativi di cui uno specifico per la classe di concorso;
  • laurea di accesso alla classe di concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022;
  • diploma ITP.

Per i posti in scuola primaria è necessario possedere laurea in scienze della formazione primaria. Rispetto a prima il requisito dei 3 anni di servizio non esisterà più ma peserà comunque nel risultato finale del concorso e in graduatoria.

In alternativa è valido anche un diploma magistrale con valore di abilitazione o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico, entrambi conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002.

Il concorso sarà per titoli ed esami. La prima prova scritta consisterà in un test di 50 domande a scelta multipla da svolgere in 100 minuti. La prova orale avrà una durata massima di 30 minuti e prevedrà una lezione simulata e l’accertamento della capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno a livello B2.

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