Concorso ministero dell’Istruzione 2025, ecco il bando. Requisiti e prove

Simone Micocci

11 Giugno 2025 - 12:30

Come partecipare al bando di concorso del ministero dell’Istruzione con assunzione a tempo indeterminato. Requisiti, prove e candidatura.

Concorso ministero dell’Istruzione 2025, ecco il bando. Requisiti e prove

Il ministero dell’Istruzione e del merito ha avviato una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di personale amministrativo altamente qualificato da inserire negli Uffici scolastici regionali italiani. Il concorso, pubblicato sulla piattaforma ufficiale InPA, rappresenta un’importante opportunità per laureati in discipline giuridiche, economiche, statistiche e sociali interessati a una carriera stabile nella Pubblica amministrazione.

Il bando prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 161 funzionari amministrativi-giuridico-contabili (Area funzionari), distribuiti su tutto il territorio nazionale. I candidati saranno selezionati attraverso una procedura per titoli ed esami, con una prova scritta a quiz a risposta multipla e valutazione dei titoli di studio.

Si tratta di un’opportunità importante per rafforzare la macchina amministrativa dell’istruzione pubblica italiana, con l’obiettivo di garantire maggiore efficienza e qualità nella gestione dei servizi scolastici regionali. Il concorso si inserisce infatti nel più ampio quadro delle politiche di turnover nella PA e di rafforzamento della capacità amministrativa previste dal Pnrr.

Di seguito tutti i dettagli su requisiti, prove d’esame, titoli valutabili e modalità di candidatura.

Il concorso del ministero dell’Istruzione, posti e come sono distribuiti

Il ministero dell’Istruzione cerca nuovi funzionari per buona parte degli uffici scolastici regionali italiani. In totale sono messi a concorso 161 posti, suddivisi come segue.

  • 4 posti nell’ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo (Codice Abr);
  • 2 posti nell’ufficio scolastico regionale della Basilicata (Codice Bas);
  • 6 posti nell’ufficio scolastico regionale della Calabria (Codice Cal);
  • 18 posti nell’ufficio scolastico regionale della Campania (Codice Cam);
  • 11 posti nell’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna (Codice Emi);
  • 3 posti nell’ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia (Codice Fri);
  • 15 posti nell’ufficio scolastico regionale del Lazio (Codice Laz);
  • 4 posti nell’ufficio scolastico regionale della Liguria (Codice Lig);
  • 24 posti nell’ufficio scolastico regionale della Lombardia (Codice Lom);
  • 5 posti nell’ufficio scolastico regionale delle Marche (Codice Mar);
  • 1 posto nell’ufficio scolastico regionale del Molise (Codice Mol);
  • 11 posti nell’ufficio scolastico regionale del Piemonte (Codice Pie);
  • 12 posti nell’ufficio scolastico regionale della Puglia (Codice Pug);
  • 5 posti nell’ufficio scolastico regionale della Sardegna (Codice Sar);
  • 15 posti nell’ufficio scolastico regionale della Sicilia (Codice Sic);
  • 10 posti nell’ufficio scolastico regionale della Toscana (Codice Tos);
  • 3 posti nell’ufficio scolastico regionale dell’Umbria (Codice Umb);
  • 12 posti nell’ufficio scolastico regionale del Veneto (Codice Ven).

I requisiti

Per partecipare al bando di concorso del ministero dell’Istruzione è necessario essere in possesso dei requisiti generali di ammissione ai concorsi pubblici, tra cui:

  • cittadinanza italiana;
  • maggiore età;
  • pieno godimento dei diritti civili e politici;
  • assenza di condanne penali per reati incompatibili con il pubblico impiego;
  • idoneità psicofisica all’impiego;
  • non aver terminato colpevolmente precedenti rapporti di lavoro pubblico per scarso rendimento, violazioni disciplinari, presentazione di documenti falsi.

L’unico requisito specifico di questo concorso riguarda i titoli di studio. In particolare è richiesta una laurea triennale in una delle seguenti discipline:

  • Scienze dei servizi giuridici (L-14);
  • Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione (L-16);
  • Scienze dell’economia e della gestione aziendale (L-18);
  • Scienze economiche (L-33);
  • Scienze politiche e delle relazioni internazionali (L-36);
  • Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace (L-37);
  • Sociologia (L-40);
  • Statistica (L-41).

Altrimenti, una laurea magistrale in:

  • Giurisprudenza (LMG-01);
  • Finanza (LM-16);
  • Ingegneria gestionale (LM-31);
  • Relazioni internazionali (LM-52);
  • Scienze dell’economia (LM-56);
  • Scienza della politica (LM-62);
  • Scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63);
  • Scienze economiche per l’ambiente e la cultura (LM-76);
  • Scienze economico-aziendali (LM-77);
  • Scienze per la cooperazione allo sviluppo (LM-81);
  • Scienze statistiche (LM-82);
  • Scienze statistiche attuariali e finanziarie (LM-83);
  • Sociologia e ricerca sociale (LM-88);
  • Studi europei (LM-90).

Il voto di laurea viene considerato nella valutazione dei titoli dichiarati, attribuendo un punteggio aggiuntivo per i voti superiori da 107/110, come anche per ulteriori lauree, master o diplomi di specializzazione. Questo punteggio aggiuntivo sarà sommato a quello ottenuto dai candidati nella prova scritta per ottenere la graduatoria finale. A tal proposito, i candidati in possesso dei requisiti dovranno svolgere un test scritto con 40 domande a risposta multipla da completare in un’ora. Per ogni risposta corretta si considerano 0,75 punti, mentre le risposte sbagliate comportano la sottrazione di 0,25 punti, con un massimo di punteggio ottenibile pari a 30 punti. I quesiti saranno così suddivisi:

  • 25 domande di diritto (afferente alle Pubbliche amministrazioni e alla loro organizzazione), lingua inglese e competenze digitali;
  • 8 domande per testare la capacità logico-deduttiva e il ragionamento critico-verbale;
  • 7 quesiti situazionali per valutare le capacità relazionali e comunicative, il problem solving, la gestione del lavoro e delle risorse.

Complessivamente, la prova è strutturata per valutare non solo le competenze tecniche e specialistiche dei candidati, ma anche le loro abilità trasversali, come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e la gestione efficace delle relazioni e delle risorse lavorative. Il risultato ottenuto in questa fase, sommato al punteggio dei titoli, determinerà la posizione in graduatoria e l’accesso ai posti messi a concorso su base regionale.

Come fare domanda

È possibile candidarsi al bando di concorso del ministero dell’Istruzione attraverso la pagina di reclutamento su InPa, previo accesso con Spid, Cie o Ts-Cns entro le 23:59 del 25 giugno 2025.

I candidati, che dovranno essere in possesso di una pec o di un domicilio digitale per le comunicazioni, dovranno inoltre pagare una quota di partecipazione da 10 euro attraverso il portale.

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