Con quali persone non ci si può sposare

Alessandro Nuzzo

08/09/2022

09/09/2022 - 09:09

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La legge indica precise circostanze in cui il matrimonio è vietato con il rischio anche del carcere. Vediamo quali.

Con quali persone non ci si può sposare

L’amore è cieco, imprevedibile e può davvero accadere di innamorarsi della persona più inimmaginabile. Ma conviene fare attenzione. Sì, perché la legge non consente liberamente di potersi sposare con chiunque. Esistono dei limiti, delle circostanze da rispettare, se non si vuole incorrere in qualche reato talvolta anche di natura penale.

Sposarsi con un parente stretto è vietato, e questo penso sia ovvio. Ma il divieto vige anche per altre occasioni. Vediamo insieme con quali persone non ci si può sposare in Italia.

I requisiti da rispettare per potersi sposare

Affinché un matrimonio sia valido è necessario il rispetto di determinati requisiti. È necessario che i due sposi:

  • non si siano mai sposati;
  • siano stati sposati ma il precedente matrimonio sia stato annullato;
  • che il precedente matrimonio risulti nullo per mancanza di requisiti;
  • che il coniuge del precedente matrimonio sia deceduto e quindi il superstite risulti vedovo.

Accanto a questi requisiti ci sono altre circostanze che vietano il matrimonio e che, se non rispettati, decretano l’annullamento dello stesso.

Con quali persone non ci si può sposare

La legge indica precisamente in quali circostanze, pena la nullità del matrimonio, convenga non sposarsi. Una persona nel nostro Paese ha il divieto di sposarsi con chi:

  • è già sposato/a ma non è divorziato/a;
  • è incapace di intendere e di volere;
  • ha meno di 16 anni;
  • ha costretto con la violenza o la minaccia ad acconsentire alle nozze;
  • se donna è divorziata da meno di 300 giorni dallo scioglimento e dall’annullamento del precedente legame coniugale;
  • è condannata per omicidio tentato o consumato dell’ex o della ex dell’attuale compagno che intende sposare.

Oltre a queste circostanze poi c’è il vincolo di parentela che, in alcuni casi, vieta il matrimonio. In particolare è vietato sposarsi con:

  • ascendenti o discendenti in linea retta (nonni, genitori, figli, nipoti);
  • fratelli e sorelle;
  • figli adottivi.

In questo caso si può rischiare anche un reato penale come l’incesto che è punito con la reclusione da uno a cinque anni. È possibile però richiedere una deroga al Tribunale affinché il giudice dia il lasciapassare alla celebrazione del matrimonio tra persone legate da un vincolo di parentela. I casi possono essere:

  • tra zio, zia e nipote;
  • suocero e nuora, suocera e genero, patrigno e figliastra, matrigna e figliastro, quando però deriva da un matrimonio dichiarato nullo;
  • parenti affini in linea collaterale di secondo grado come i cognati;
  • adottato e coniuge dell’adottante;
  • adottato e parenti in linea collaterale degli adottanti.

Divieto temporale di nuove nozze: in quali circostanze

Esiste anche un caso in cui il divieto di sposarsi è temporaneo. Questo avviene soltanto per la donna, che non può passare a nuove nozze se non siano prima passati 300 giorni dallo scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili del precedente matrimonio.

Lo scopo è quello di evitare conflitti su eventuali presunzioni di paternità. Il divieto non esiste se il matrimonio è stato dichiarato nullo per impotenza del marito o quando il divorzio è stato pronunciato in seguito a separazione per non consumazione del matrimonio.

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# Legge

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