Comprare una pistola in Italia, come fare, autorizzazione e costi

Simone Micocci

5 Maggio 2025 - 16:11

Ecco tutte le informazioni utili per chi vuole acquistare pistole o armi da fuoco legalmente: la procedura da seguire per rispettare la legge.

Comprare una pistola in Italia, come fare, autorizzazione e costi

Comprare pistole e armi da fuoco in Italia non è così difficile come si potrebbe pensare.

I cittadini che vogliono acquistare una pistola devono seguire una procedura specifica ed essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge per motivi di sicurezza, ma non si tratta di limiti troppo stringenti. Chi ha tutte le carte in regola per esser considerato affidabile e rispetta le regole può comprare diverse armi e detenerle in casa legalmente, mentre non è mai lecito uscire armati al di fuori di specifiche eccezioni.

Ovviamente, ciò non significa che sia possibile usare la pistola se non nei limiti della legittima difesa o per altre finalità legittime con i rispettivi limiti: l’uso sportivo o la caccia. Un cittadino in possesso regolare di un’arma da fuoco può però servirsene per tutelare la propria incolumità, soltanto nella misura in cui ciò è strettamente necessario e all’interno del proprio domicilio. Protezione o hobby, comunque, chi vuole possedere delle pistole in Italia deve seguire alcuni semplici passaggi.

Chi può comprare una pistola

Per comprare una pistola o un’altra arma da fuoco in Italia è necessario essere in possesso di porto d’armi o, in alternativa, del nulla osta all’acquisto rilasciato dal questore.

Chi ha una licenza di porto di pistola e porto di fucile può acquistare armi da fuoco e munizioni semplicemente denunciando la detenzione alle autorità entro 72 ore. Chi non ha il porto d’armi, invece, può richiedere l’autorizzazione all’acquisto occasionale e alla detenzione nel domicilio indicato al Questore. Per ricevere il nulla osta e poter comprare una pistola è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:

  • maggiore età;
  • idoneità psicofisica;
  • idoneità al maneggio delle armi;
  • assenza di condizioni ostative.

Le condizioni ostative impediscono il rilascio del nulla osta, come pure del porto d’armi, al cittadino per precedenti penali, sanzioni amministrative (come quelle previste per il cittadino sorpreso a far uso di sostanze stupefacenti), riconoscimento come “obiettore di coscienza”.

Al di fuori dei casi in cui la legge vieta categoricamente il possesso di una pistola (come la condanna per alcuni reati in assenza di riabilitazione penale) le autorità valutano complessivamente l’opportunità del rilascio dell’autorizzazione. In questa sede, anche i precedenti di polizia e la frequentazione o la convivenza con soggetti con precedenti penali o riconosciuti come tossicodipendenti, per esempio, contribuiscono al responso.

Le autorità devono infatti limitare il possesso di pistole e altre armi analoghe nei casi in cui è garantita una situazione di sicurezza, scongiurando ogni possibile abuso o pericolo. L’affidabilità del richiedente, anche quando perfettamente idoneo dal punto di vista fisico e psicologico, è quindi subordinata anche a un’analisi generale dell’ambiente in cui vive.

Come ottenere il nulla osta dal Questore

Mentre i titolari di un porto di pistola e porto d’armi non hanno bisogno dell’autorizzazione del Questore per l’acquisto di un’arma, questa è necessaria per tutti gli altri cittadini italiani.

Per la richiesta del nulla osta dovete compilare il documento che trovate di seguito e presentarlo in Questura tramite una delle seguenti modalità:

  • a mano presso l’ufficio competente il quale vi rilascerà una regolare ricevuta;
  • posta raccomandata con avviso di ricevimento;
  • per via telematica.
Richiesta nulla osta per l’acquisto di armi
Cliccate qui per scaricare il modello della domanda da presentare in Questura per richiedere l’autorizzazione all’acquisto di una pistola.

Al modulo bisogna allegare i seguenti documenti:

  • certificato di idoneità psico-fisica rilasciato dall’Asl di residenza;
  • documentazione riguardante il servizio prestato nelle Forze Armate o nelle Forze di Polizia, oppure il certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato, da massimo 10 anni, dal una Sezione di Tiro a Segno Nazionale;
  • dichiarazione sostitutiva con la quale il richiedente attesta di non trovarsi nelle condizioni ostative stabilite dalla legge e di non essere stato riconosciuto come “obiettore di coscienza”. Inoltre, nella dichiarazione sostitutiva bisogna indicare le generalità delle persone conviventi.

Una volta presentata la richiesta, il Questore la valuterà e deciderà se concedere o meno il nulla osta all’acquisto di una pistola. Qualora questo venga concesso allora il richiedente potrà recarsi presso uno dei negozi autorizzati per acquistare l’arma della tipologia indicata nella domanda (arma lunga, corta, antica o bianca).

In linea generale, il cittadino deve ottenere una risposta entro 90 giorni dalla richiesta e l’autorizzazione ha una validità di 30 giorni dal rilascio. È bene precisare che il nulla osta concede di acquistare esclusivamente le armi indicate nell’istanza e il trasporto (in condizioni di sicurezza) fino al domicilio selezionato. Il cittadino ha comunque poi l’obbligo di denunciare la detenzione alle autorità, come all’ufficio di Polizia di Stato competente territorialmente, entro 72 ore dall’acquisto.

Dove comprare una pistola e quanto costa

Per comprare una pistola in Italia è possibile rivolgersi a un rivenditore autorizzato, ossia in possesso di regolare licenza rilasciata dalle autorità. Così, è possibile cercare le armerie della propria città o consultare l’elenco di locali dai siti web dei rivenditori riconosciuti.

La legge italiana ammette anche la cessione di armi tra privati, con gli stessi obblighi previsti per l’acquisto dai rivenditori (nulla osta o porto d’armi, e denuncia entro 72 ore) e l’obbligo di stipulare una scrittura privata da allegare alla denuncia insieme al titolo che legittima l’acquisto.

Ovviamente, chi cede l’arma deve esserne entrato in possesso in maniera regolare e poterlo provare all’occorrenza. Lo scambio, sempre nel limite del trasporto dell’arma fino al domicilio, può avvenire esclusivamente di persona. Nemmeno le armerie possono spedire armi da fuoco a domicilio, visto che tutto il trasporto dell’arma eventualmente necessario può avvenire soltanto tra esercenti autorizzati con modalità rigorose.

Trovato un rivenditore affidabile e seguiti i passaggi fino a qui indicati è possibile comprare una pistola o un’altra arma da fuoco nei limiti dell’autorizzazione ottenuta.

Il costo di una pistola non si pone certo come ostacolo in questo senso, visto che è possibile acquistare una pistola nuova a partire da un budget di 200 euro.

Tutto ovviamente dipende dal modello scelto (e dalla differenza tra un’arma nuova e usata). Per esempio, l’iconica Beretta 92 FS (proprio quella della saga cinematografica “Duri a morire”) parte da un costo di 1.288 euro, mentre la Walther PPK, una delle pistole più famose di James Bond, ha invece un prezzo intorno ai 600 euro. La Glock 17 è poco più cara, intorno agli 800 euro, pur trattandosi di una delle pistole migliori del mondo secondo gli esperti. Nella scelta della pistola bisogna comunque tenere conto dei limiti previsti dalla legge. Tanto il porto d’armi quanto il nulla osta, infatti, prevedono un massimo di armi acquistabili e detenibili legalmente.

Quante pistole si possono detenere in casa?

Ricordiamo poi che l’articolo 10 della legge n. 110/1975 stabilisce che, senza l’opportuna licenza di collezione, si possono detenere al massimo:

  • 3 armi comuni da sparo;
  • 12 armi sportive;
  • 8 armi antiche, rare o d’importanza storica.

Non c’è alcun limite invece per le armi da caccia.

Visto quanto stabilito dalla legge è molto importante saper identificare un’arma, distinguendo ad esempio le pistole comuni dalle armi a uso sportivo (riconosciute come tali dal ministero dell’Interno o strutturalmente idonee esclusivamente all’uso sportivo).

La legge infatti stabilisce che qualsiasi errore riguardante l’identificazione della tipologia di arma ricade sul detentore che rischia di essere sottoposto a procedimento penale per il reato di raccolta abusiva di armi, anche nel caso in cui queste siano state acquistate legalmente con opportuna documentazione.

È inoltre bene precisare che non è necessario il nulla osta (né il porto d’armi ovviamente) per le armi ad aria compressa (entro 7,5 joule) e le pistole al peperoncino, che comunque devono rientrare nei limiti previsti dalla legge. Lo stesso vale per i dissuasori elettrici (ma non i taser).

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