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Come verificare l’affidabilità creditizia

Redazione

12 Ottobre 2022 - 09:10

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Per ottenere credito dal sistema finanziario assume particolare importanza l’affidabilità di persone fisiche ed aziende per la restituzione del prestito.

Come verificare l’affidabilità creditizia

L’affidabilità creditizia di un soggetto, persona fisica o azienda, è la capacità di mantenere fede ad un debito contratto restituendo sia il capitale che gli interessi, entro i tempi stabiliti.

La stima di questa capacità viene effettuata dagli istituti di credito o dalle società finanziarie nella fase istruttoria della richiesta di un prestito. Sulla base del risultato della valutazione, vengono poi definiti i requisiti per la concessione del finanziamento.

Il valore indicativo dell’affidabilità creditizia dipende da numerosi fattori quali reddito, livello di indebitamento e capacità comprovata di onorare gli impegni di pagamento. Esso viene calcolato attraverso la verifica dei dati presenti nel Sistema di Informazioni Creditizie (SIC), nella Centrale Rischi della Banca d’Italia, in Camera di Commercio e in Conservatoria. In questo modo gli intermediari finanziari possono infatti ricostruire la storia creditizia dei propri clienti.

I controlli della banca per concedere mutuo o prestito

Per verificare se un soggetto o un’azienda “merita” di ottenere un finanziamento oppure si tratta di un potenziale rischio per l’istituto di credito, le banche e le società finanziarie devono effettuare un’istruttoria, ovvero un’analisi molto approfondita sull’azienda o sulla persona fisica per valutare se sia un “buon cliente” e quale sia il grado di rischio eventualmente connesso.

Allo stesso modo devono prevedere se il cliente o l’azienda avrà la capacità di generare flussi di cassa futuri sufficienti a restituire il prestito ricevuto.

Per stimare la solvibilità di un prestito e per decidere se concedere o meno un finanziamento, le banche e le società finanziare utilizzano il cosiddetto “credit scoring”, un processo standardizzato capace di valutare in modo obiettivo ed uniforme l’affidabilità del richiedente

Affidabilità creditizia e merito creditizio

L’affidabilità creditizia analizza i dati di un soggetto presenti nelle banche dati pubbliche e consiste nella sua capacità di restituire un debito in base alle esperienze di pagamento, alle esposizioni bancarie e finanziarie ed ai precedenti eventi negativi come protesti e pregiudizievoli.

L’affidabilità creditizia è inoltre profondamente legata a quello che nel mondo anglosassone è chiamato credit score, un parametro che valuta il merito creditizio. Con esso si verificano anche gli aspetti demografici, economici e sociali del richiedente prestito.

Nel credit score si considerano dunque fattori di merito come ad esempio la puntualità nei pagamenti e fattori di demerito come eventuali insolvenze. La presenza del cliente nell’elenco dei cattivi pagatori condiviso dalle Centrali Rischi è tra gli elementi di demerito che più influiscono sul credit score. Una segnalazione di questo tipo inciderà negativamente sul giudizio relativo all’affidabilità del cliente, che può vedersi rifiutata la richiesta di finanziamento.

Quanto più gli elementi di merito saranno rilevanti tanto più alta sarà l’affidabilità creditizia del soggetto preso in esame e viceversa.

Al di là del credit score comunque, i sistemi di valutazione variano tra i diversi istituti di credito che accettano rischi e assumono decisioni nel rispetto delle singole politiche commerciali.

Calcolo e verifica dell’affidabilità creditizia

L’affidabilità creditizia è dunque un rating, cioè un punteggio assegnato a chi richiede il prestito che andrà a “misurare” la capacità di solvenza del richiedente.

Solitamente il prestito viene concesso a chi ha un’affidabilità creditizia medio-alta; se il rischio di insolvenza è invece elevato lo stesso non potrà essere riconosciuto a meno che non vengano disposte forme di garanzia supplementari - come l’istituzione di un garante - per la restituzione delle somme.

Per valutare la capacità di solvenza si prendono in considerazione diversi fattori anche se ogni banca adotta autonomamente le regole per valutare la solvibilità.

In linea generale i coefficienti presi in considerazione sono:

  • l’indebitamento alla richiesta del prestito;
  • la capacità economica del richiedente, ovvero il fatturato e la liquidità;
  • le entrate mensili, mediante valutazione della busta paga e tipologia del contratto di lavoro;
  • la puntualità nel rimborsare prestiti sottoscritti in precedenza.

Nel corso della fase istruttoria vengono comunque presi in considerazione anche la condizione professionale e l’età del cliente, oltre a durata, importo e finalità del finanziamento.

Sul requisito dell’età, è bene ricordare che difficilmente verrà concesso un prestito di importo medio-alto a persone che hanno superato i 70 anni; in questi casi può essere consigliata la cessione del quinto con copertura assicurativa.

La banca o la finanziaria eseguirà poi un controllo nelle apposite banche dati per reperire le informazioni sulla posizione creditizia del soggetto richiedente ed assicurare un corretto processo di valutazione.

I sistemi di informazione creditizia

La procedura prevede che le banche effettuino una approfondita consultazione dei Sistemi di Informazione Creditizia (SIC), archivi elettronici in cui sono presenti le storie creditizie dei risparmiatori e accessibili solo agli istituti di credito.

Gli enti finanziari possono così analizzare la situazione complessiva del cliente: si presuppone quindi che la verifica della storia bancaria farà emergere i comportamenti adottati precedentemente alla richiesta di finanziamento.

Si tratta, in poche parole, di valutare l’affidabilità, la correttezza e la puntualità di chi chiede di accedere al credito.

Attraverso l’interrogazione del database si possono accertare:

  • presenza di eventuali protesti;
  • partecipazioni societarie a rischio fallimento;
  • storico delle richieste di prestito.

È possibile dunque desumere se vi siano finanziamenti in corso, se in passato il richiedente aveva chiesto e ottenuto altri prestiti e se in tal caso sia stato rispettato il piano di ammortamento, se il cliente ha saltato rate o vi sono stati ritardi nei pagamenti.

La raccolta e la valutazione dei dati permette di valutare l’affidabilità creditizia del cliente e stabilire se esistono i presupposti per dare parere positivo alla richiesta di prestito definendo il piano di ammortamento. Chi presenta un rischio alto solitamente si vedrà negato il finanziamento.

Younited Credit e affidabilità creditizia

Per fornire ai richiedenti un prestito a condizioni economiche vantaggiose anche Younited Credit - piattaforma di credito leader di mercato - svolge una valutazione approfondita della capacità creditizia del consumatore di rimborsare il finanziamento.

Questo consente di perseguire sia gli obiettivi di trasparenza nella concessione di un prestito, sia la velocità nella formulazione dell’esito definitivo.

La valutazione è effettuata sulla base di informazioni verificate sulla situazione economica e finanziaria del consumatore, fornite dal cliente o reperite tramite banche dati specializzate.

Per richiedere un prestito a condizioni vantaggiose consulta il sito ufficiale.

In collaborazione con Younited Credit

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