Come fare per risalire ai propri antenati?

Ilena D’Errico

9 Settembre 2023 - 14:13

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Ecco come fare per risalire ai propri antenati, sia in autonomia che affidandosi ai servizi professionali. La guida per ricostruire il proprio albero genealogico.

Come fare per risalire ai propri antenati?

Sono molte le persone interessate al proprio albero genealogico, per le ragioni più disparate. Senza dubbio risalire ai propri antenati apporta conoscenze di interesse storico e culturale, oltre a rispondere a diverse curiosità interessanti. Si pensi, ad esempio, ai cambi di cognome o ai cognomi inventati da zero per i trovatelli, che poi si sono diffusi fino ad ora.

Chiaramente, a meno che la propria famiglia non abbia origini nobiliari – e questa può essere un’altra sorpresa inaspettata – non c’è la sicurezza di poter rintracciare con precisione il proprio albero genealogico, soprattutto risalendo indietro con i tempi. Non solo alcuni eventi non sono stati trascritti o si sono perduti, ma gli archivi riportano inevitabilmente alcuni errori di trasposizione e perciò non sono sempre del tutto aderenti alla realtà.

Di norma, però, se la ricerca viene effettuata a uso personale non si riscontrano particolari problemi ed è possibile ottenere informazioni piuttosto accurate. Esistono poi anche specifici servizi professionali che si occupano di genealogia, utili quando si vuole andare molto indietro nel passato e avere informazioni precise, con la relativa interpretazione degli esperti. È comunque possibile risalire ai propri antenati anche in completa autonomia, ecco la guida completa.

Come risalire ai propri antenati

Per risalire ai propri antenati è importante avere a disposizione alcune informazioni molto basilari, come i cognomi, le località e gli anni di riferimento in cui sono vissuti. Questo non deve spaventare, perché è possibile accedere a queste informazioni risalendo gradualmente all’indietro con le generazioni.

Fortunatamente c’è una moltitudine di archivi, gran parte dei quali è stata anche digitalizzata, che permette di eseguire la ricerca. Grazie alle opere di organizzazione questo procedimento è anche molto più svelto di un tempo, ma è bene armarsi di pazienza per riuscire a superare possibili intoppi o semplicemente spiegarli.

Per esempio, si può arrivare al termine dell’albero genealogico perché l’antenato trovato era orfano e non se ne conoscevano i genitori, oppure perché l’archivio scelto non possiede dati precedenti all’epoca in cui è vissuto. Vediamo come fare.

Gli archivi comunali

Un primo passaggio per trovare i propri antenati consiste nella consultazione degli archivi comunali, che dovrebbero consentire di risalire fino al 1861 o poco meno. Per accedere agli archivi storici bisogna chiedere informazioni al proprio Comune di residenza, anche se di norma è consentito consultare le fonti nelle sale di lettura dedicate.

Ovviamente ci sono una serie di regole da rispettare per preservare i documenti ed eventuali fotocopie o fotoriproduzioni sono consentite soltanto tramite il servizio reso dallo stesso Comune. Di solito, la ricerca di fascicoli personali è gratuita, ma ogni Comune può adottare diverse tariffe. È quindi opportuno informarsi prima e aver cura di prendere appunti. Come operazione preliminare, può essere utile richiedere il proprio stato di famiglia e via via quello dei propri ascendenti, almeno fino dove possibile.

I registri ecclesiastici

Ci sono poi i registri ecclesiastici, una fonte di fondamentale valore storico, che permettono di avere molte informazioni aggiuntive (oltre a nascite e morti, anche battesimi, matrimoni ed eventuali titoli nobiliari) e risalire fino alla seconda metà del XVI secolo, quando le parrocchie hanno cominciato, obbligate dal Concilio di Trento, a tenere i registri.

Le risorse web

Ci sono moltissime risorse web che consentono di accedere agli archivi storici, di cui svariate completamente gratuite. Tramite i portali online è senza dubbio più comodo e veloce eseguire le ricerche, ma in questo caso bisogna aggiungere anche i limiti temporali dovuti ai processi di digitalizzazione. Tra le fonti più importanti:

  • Antenati, il portale del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo;
  • FamilySearch, che somma le informazioni del portale Antenati al contributo di moltissimi utenti che collaborano;
  • Centro Altreitalie, che raccoglie i dati sugli immigrati andati via dall’Italia.

I servizi di araldica

Nonostante sia possibile svolgere ottime ricerche con gli archivi a disposizione, non bisogna dimenticare dei servizi di araldica, che consentono di avere informazioni estremamente precise, accresciute da analisi storiche molto approfondite. In particolare, è possibile affidarsi all’Associazione araldica genealogica italiana e usufruire di molti servizi legati (professionali e naturalmente a pagamento) ai propri antenati, dall’albero genealogico alla riproduzione dello stemma di famiglia.

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