Come eliminare la plastica dalla propria vita in 10 passi

Marta Tedesco

15/07/2020

23/07/2020 - 09:04

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Volete eliminare la plastica e adottare uno stile di vita più sostenibile? Di seguito vi indicheremo 10 semplici passi da fare per ridurre i rifiuti e rispettare l’ambiente.

Come eliminare la plastica dalla propria vita in 10 passi

L’inquinamento da plastica è diventato uno dei temi più allarmanti degli ultimi tempi. Secondo quanto emerge da un’inchiesta del National Geographic, ogni anno dalle nazioni costiere finiscono negli oceani circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica.

In generale, dell’immensa quantità di plastica che viene buttata solo una minima parte viene davvero riciclata a causa di tre problemi: la qualità del materiale, spesso non adatto a essere convertito; la scarsa qualità della raccolta differenziata fatta dai cittadini e l’inadeguatezza degli impianti di riciclaggio.

Eppure per ridurre la produzione di rifiuti in plastica basterebbe fare delle scelte di vita più oculate. Prima di acquistare un prodotto sarebbe bene chiedersi: posso farne a meno? Ciò che desidero è fatto di (contiene) plastica, esistono delle valide alternative? Scoprirete che eliminare la plastica dalla vostra vita non è poi così difficile: ecco 10 consigli utili per farne a meno.

Come eliminare la plastica dalla propria vita in 10 passi

Eliminate le buste di plastica

Dite addio ai sacchetti di plastica usa e getta. Fate vostra l’abitudine di portare sempre con voi una shopping bag riutilizzabile, magari in cotone riciclato o una di quelle fatte a mano. Le sporte ecologiche devono sostituire del tutto quelle di plastica, che tra l’altro per legge i negozi non dovrebbero già più proporre ai consumatori.

Eliminate posate, piatti e cannucce monouso

Date un taglio all’uso di posate e piatti di plastica monouso, sostituiteli con quelli in carta o anche con quelli riutilizzabili in bioplastica, cellulosa o foglie di palma.

Smettete di usare anche le cannucce che di per sé non rappresentano un bene indispensabile. Ma se proprio non riuscite a farne a meno potete acquistare quelle in acciaio inossidabile: lavabili, riutilizzabili e anche pratiche da portare in borsa.

Riutilizzate i contenitori

Quando è possibile, cercate di non buttare i contenitori di plastica (o di vetro) ma di riutilizzarli in modi diversi e creativi. Potete per esempio usare le vaschette del gelato come contenitori per conservare alimenti o come piccoli vasi da fiori.

Evitate bottiglie d’acqua

Cercate di smettere di acquistare l’acqua minerale nelle bottiglie di plastica. Iniziate invece a fare uso quotidiano della borraccia, magari in vetro o in alluminio: facile da trasportare, da lavare e da riempire con acqua di rubinetto (quando è possibile).

Non potete rinunciare all’acqua minerale? Potete farla in casa. Esistono infatti ottimi prodotti per depurare e rendere frizzante l’acqua del rubinetto. Questa potrebbe rivelarsi una scelta vincente sia dal punto di vista economico che della sostenibilità. In alternativa, potreste informavi sulle case dell’acqua presenti nella vostra città.

Comprate detersivi sfusi

Acquistare detersivi alla spina è un ottimo compromesso tra risparmio e rispetto dell’ambiente. Per comprare detergenti sfusi infatti potreste riutilizzare i contenitori dei prodotti precedentemente acquistati e finiti piuttosto che buttarli. Oltre che nei punti vendita specializzati, ormai anche i supermercati si sono attrezzati per fornire diverse linee di detergenti alla spina sia per l’igiene della casa che per quella personale.

Attenzione quando comprate: date sempre un’occhiata alle etichette e preferite detersivi ecocompatibili. Ridurre al minimo l’acquisto di prodotti chimici e aggressivi ormai è alla portata di tutti: ogni supermarket propone infatti una vasta gamma di detersivi ecologici che fanno a meno delle sostanze nocive per l’ambiente.

Rendete sostenibili i vostri pasti fuori

Avete l’abitudine di consumare il pranzo fuori casa? In questo caso sarebbe buona norma prepararvi il pasto la sera prima per trasportarlo poi in un vostro contenitore.

Qualora però non aveste tempo di cucinare il cibo per il giorno dopo, il consiglio è di portare lo stesso con voi il recipiente: potete chiedere al fast food o al ristorante dove andate di solito di riporre il cibo lì dentro. In questo modo potreste anche portarvi a casa quello che avanza: una soluzione doppiamente utile contro gli sprechi.

Sì al mercato, no ai surgelati

Scegliete di fare la spesa al mercato quando è possibile, qui potete acquistare prodotti locali i quali imballaggi sono solitamente cassette di legno e buste di carta, riutilizzabili e perfettamente riciclabili. Anche acquistare i prodotti direttamente dall’agricoltore è una scelta green, oltre a favorire la crescita dell’economia locale. Il supermercato invece è un ricettacolo di alimenti imballati con la plastica, come i cibi pronti o le vaschette di verdure precotte.

Nemici acerrimi dell’ambiente sono inoltre i surgelati. Sono molto comodi, è vero, soprattutto quando tornate la sera stanchi da lavoro: in pochi minuti la cena è pronta. Fate attenzione però perché i loro involucri sono un ammasso di plastica e comprandoli non fate altro che contribuire a inquinare. Se iniziate a ridurre al minimo, fino anche a eliminare, i surgelati dalle vostre abitudini alimentari, non solo ridurrete la produzione di rifiuti dannosi ma potrete anche tornare a una cucina più salutare e con ingredienti naturali.

Dite addio alle gomme da masticare

Se avete l’abitudine di masticare chewing gum, fareste bene a rinunciarci: di fatto è un piccolo gesto, ma gli effetti benefici saranno enormi. Oltre a non essere un prodotto salutare per il nostro organismo, la gomma contiene plastica e impiega praticamente secoli prima di biodegradarsi, danneggiando l’ambiente al pari di una busta o una bottiglia di plastica.

Niente più pellicola e alluminio per conservare i cibi

Abitudine di molti è conservare gli alimenti avvolgendoli con fogli di pellicola o alluminio, altamente inquinanti. Eppure se ci pensate bene per conservare il cibo potete usare dei contenitori in plastica o in vetro. Se state riutilizzando dei recipienti che in principio contenevano altri cibi, potete personalizzarli rimuovendone le etichette. Per eliminare i residui più grossi basterà usare dell’acqua calda, poi strofinare un po’ di olio e bicarbonato sulla parte collosa per eliminarla completamente.

Esistono inoltre altre alternative simili alla pellicola per coprire piatti o avvolgere cibi avanzati. Si tratta di fogli in tessuto trattati con cera vegetale, gli equivalenti di quelli trattati con cera d’api, che sono lavabili, riutilizzabili e che modellandoli con le mani possono adattarsi a qualsiasi forma.

Rinunciate allo scotch, meglio mollette ed elastici

Che si tratti di quello classico, marrone o trasparente, lo scotch è di plastica ma va trattato come rifiuto indifferenziato a causa dello strato di colla non solubile in acqua. Anche lo scotch di carta per questo stesso motivo non è differenziabile. Ma farne a meno non è poi così complicato come potete credere: scegliete degli elastici riutilizzabili, magari quelli più larghi e resistenti dato che nemmeno questi sono riciclabili.

Oppure usate le mollette, preferendo quelle in legno, o anche i nastri di stoffa che possono essere impiegati per chiudere pacchetti aperti o tenere insieme oggetti senza bisogno di fare uso del nastro adesivo. Certo, questo non sarà sempre possibile, ma se ci fate caso vi accorgerete che potrete rinunciare allo scotch più volte di quanto pensiate.

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