Come donare l’azienda ai figli senza pagare tasse

Patrizia Del Pidio

5 Novembre 2025 - 15:04

Si può donare un’azienda o quote di partecipazione ai figli senza pagare l’imposta di donazione e successione. Per evitare il pagamento serve rispettare alcune condizioni.

Come donare l’azienda ai figli senza pagare tasse

Si può donare l’azienda ai figli senza pagare le tasse? Rispondendo all’Interpello 271 del 27 ottobre 2025 l’Agenzia delle Entrate ha fornito un importante chiarimento riguardo all’esenzione dell’imposta di donazione per trasferire le partecipazioni societarie, anche in nuda proprietà, a patto che il controllo della società passi ai figli e che tale controllo sia mantenuto per almeno cinque anni.

Nella risposta all’Interpello l’Agenzia delle Entrate ha affrontato la disciplina agevolativa nel caso di trasferimenti aziendali all’interno del nucleo familiare. Vediamo nello specifico cosa è stato chiesto e cosa è stato chiarito.

Donare la nuda proprietà esonera dall’imposta?

L’istante nel quesito ha chiesto se l’esenzione di imposta sulle successioni sia applicabile anche alla donazione della nuda proprietà della quota di maggioranza di un’azienda a favore dei figli. Il donante è proprietario di una quota pari al 96,30% della società, mentre i figli possiedono una quota pari all’1,85% ciascuno.

Il donante intende ristrutturare il patrimonio della società donando il 95% della quota di maggioranza ai due figli, in egual misura, mantenendo per sé l’usufrutto e la quota minoritaria pari all’1,3%. Si intende mantenere, inoltre:

  • il diritto di convocare l’assemblea dei soci;
  • il potere di veto nelle decisioni previste;
  • il diritto agli utili.

Mantenendo il diritto di usufrutto sulle quote donate ai figli, il donante trasferisce ai discendenti anche la maggioranza dei diritti di voto, concedendo il controllo di diritto dell’azienda. L’istante ritiene che i diritti che intende mantenere non influiscano sull’attività dell’azienda e che il trasferimento della nuda proprietà ai figli permetta l’applicazione del regime di esenzione dell’imposta di donazione in base a quanto previsto dall’articolo 3 del Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni.

Sono dovute le imposte nella cessione delle quote ai figli?

La norma in questione mira a evitare che il trasferimento di aziende o partecipazioni a figli e coniuge generi un carico fiscale che scoraggi il trasferimento (e la prosecuzione dell’attività in seno alla famiglia). L’imposta di successione, però, non si paga purché con il trasferimento venga acquisito anche il controllo dell’azienda e venga mantenuto per almeno cinque anni.

Nella risposta fornita l’Agenzia delle Entrate chiarisce che ai fini dell’esenzione non è influente che si tratti di nuda proprietà o di piena proprietà, ma il fatto che sia trasferito anche il controllo societario.

Il fatto che il donante passi il diritto di voto ai figli, pur mantenendo l’usufrutto, realizza il requisito richiesto dal Testo Unico. Non sono d’ostacolo all’esenzione, inoltre, i diritti che il donante vuole mantenere perché non compromettono il controllo aziendale che è garantito dalla maggioranza dei voti. Nel caso di comproprietà tra due figli (nessuno dei due detiene la maggioranza) è necessario che il diritto di voto sia esercitato da un rappresentante comune che opera nell’interesse di entrambi.

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