Il rapporto sulla libertà di stampa di Reporter sans frontier vede l’Italia al 41° posto: siamo dietro a Montenegro, Argentina e Macedonia del Nord.
Classifica libertà di stampa, dov’è l’Italia? Stando al World Press Freedom Index 2023, l’annuale rapporto sulla libertà di stampa di Reporter sans frontier, il nostro Paese non sembrerebbe passarsela molto bene anche se in miglioramento rispetto al report del 2022.
Il World Press Freedom Index è una classifica annuale in cui viene valutata la situazione dei vari Paesi, esclusi quelli più piccoli, relativa alla libertà di stampa focalizzandosi soprattutto sulle pressioni e gli attacchi diretti ricevuti dai media.
La classifica 2023 sulla libertà di stampa stilata da Rsf vede l’Italia al 41° posto - su 180 Paesi presi in esame - di questa speciale graduatoria, tornando così ai livelli del 2021 dopo che il Belpaese era scivolato indietro di diciassette posizioni.
Due sarebbero le criticità maggiori per quanto riguarda la situazione della stampa in Italia: l’aspetto economico - ovvero gli stipendi dei giornalisti - e quello politico, visto il legame strettissimo che da noi c’è tra i partiti e una buona fetta dei media.
Classifica libertà di stampa: Italia al 41° posto
Queste sono le prime cinquanta posizioni del World Press Freedom Index 2023, una sorta di classifica in merito alla libertà di stampa in tutto il mondo.
Pos. | Paese | Punteggio |
---|---|---|
1 | Norvegia | 95,18 |
2 | Irlanda | 89,91 |
3 | Danimarca | 89,48 |
4 | Svezia | 88,15 |
5 | Finlandia | 87,94 |
6 | Olanda | 87 |
7 | Lituania | 86,79 |
8 | Estonia | 85,31 |
9 | Portogallo | 84,6 |
10 | Timor Est | 84,49 |
11 | Liechtenstein | 84,47 |
12 | Svizzera | 84,4 |
13 | Nuova Zelanda | 84,23 |
14 | Repubblica Ceca | 83,58 |
15 | Canada | 83,53 |
16 | Lettonia | 83,27 |
17 | Slovacchia | 83,22 |
18 | Islanda | 83,19 |
19 | Samoa | 82,15 |
20 | Lussemburgo | 81,98 |
21 | Germania | 81,91 |
22 | Namibia | 80,91 |
23 | Costa Rica | 80,2 |
24 | Francia | 78,72 |
25 | Sud Africa | 78,6 |
26 | Regno Unito | 78,51 |
27 | Australia | 78,24 |
28 | Moldavia | 77,62 |
29 | Austria | 77,3 |
30 | Trinidad e Tobago | 76,54 |
31 | Belgio | 76,47 |
32 | Giamaica | 75,89 |
33 | Capo Verde | 75,72 |
34 | Seychelles | 75,71 |
35 | Taiwan | 75,54 |
36 | Spagna | 75,37 |
37 | Andorra | 75,05 |
38 | Macedonia del Nord | 74,35 |
39 | Montenegro | 74,28 |
40 | Argentina | 73,36 |
41 | Italia | 72,05 |
42 | Croazia | 71,95 |
43 | Repubblica Dominicana | 71,88 |
44 | Tonga | 71,29 |
45 | Stati Uniti | 71,22 |
46 | Gambia | 71,06 |
47 | Corea del Sud | 70,83 |
48 | Suriname | 70,62 |
49 | Armenia | 70,61 |
50 | Slovenia | 70,59 |
Come si può vedere l’Italia è al 41° posto per quanto riguarda la classifica della libertà di stampa, un passo in avanti rispetto al 2022 anche se le criticità restano.
Giusto per rendere l’idea, siamo appena dietro a Montenegro, Argentina e Macedonia del Nord. In classifica però siamo davanti agli Stati Uniti, dove il livello di libertà dell’informazione sarebbe peggiore rispetto all’Italia. Se però prendiamo in considerazione l’Unione europea, sono pochi i Paesi messi peggio di noi.
Come è messa la libertà di stampa?
Alla base del dossier c’è un questionario che è stato inviato alle organizzazioni partner di Reporter sans frontier, oltre che ai suoi 150 corrispondenti in tutto il mondo e a diversi giornalisti, giuristi e attivisti per i diritti umani.
La classifica è stata stilata seguendo cinque criteri: contesto politico, quadro normativo, contesto economico, contesto socioculturale e sicurezza. Per ogni voce è stato dato un punteggio che va da 0 a 100.
L’Italia con un punteggio medio di 72.05 si trova nella fascia “soddisfacente”. Rispetto allo scorso anno c’è stato un netto miglioramento visto che il nostro Paese aveva raggiunto un punteggio di 68.16. Se però guardiamo al 2021, quando eravamo stati accreditati di un punteggio di 76.61, appare evidente come siamo ancora in una situazione di criticità.
In particolare l’Italia nel report 2023 brilla poco negli indicatori economici, dove non raggiungiamo la sufficienza, e in quelli politici dove ci sarebbe stato un passo indietro rispetto allo scorso anno. Siamo migliorati invece per quanto riguarda la sicurezza e gli aspetti legislativi, anche se il divario con la stampa del Nord Europa resta sempre molto ampio.
In generale la libertà di stampa nel mondo sarebbe peggiorata stando al World Press Freedom Index 2023, con la guerra in Ucraina che avrebbe contribuito a “una maggiore aggressività da parte delle autorità di molti Paesi e di una crescente animosità nei confronti dei giornalisti sui social media e nel mondo reale” come spiegato da Christophe Deloire, segretario generale di RSF.
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