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Chi vende la propria Tesla, compra queste auto

venerdì 4 aprile 2025, di Redazione Money Premium

Negli ultimi mesi, Tesla ha registrato un fenomeno senza precedenti: un numero crescente di proprietari sta decidendo di disfarsi delle proprie auto elettriche per passare a marchi concorrenti.

La controversa figura del CEO di Tesla, noto per le sue posizioni politiche e per il sostegno economico a Donald Trump, ha generato una spaccatura tra i clienti del brand, con un impatto significativo sulle vendite e sulla percezione del marchio.

A ciò si aggiunge una crescente preoccupazione per la svalutazione delle Tesla usate, la crescente concorrenza nel settore dei veicoli elettrici e un mercato ormai saturo nei principali centri urbani. Gli investitori e gli analisti di settore stanno iniziando a chiedersi se Tesla stia affrontando una crisi di brand loyalty senza precedenti, con il rischio di perdere la posizione di leadership nel mercato delle auto elettriche.

Secondo i dati della piattaforma di acquisto auto Edmunds, marzo 2025 è destinato a registrare il picco più alto mai visto di permute di veicoli Tesla.
Durante la prima metà di marzo, le Tesla model year 2017 o successivo hanno rappresentato l’1,4% di tutte le auto scambiate (escludendo permute per nuove Tesla e altri marchi EV diretti al consumatore).

Questo dato segna un incremento notevole rispetto allo 0,4% dello stesso periodo dell’anno scorso e supera l’1,2% di febbraio e lo 0,8% di gennaio. La crescita è stata costante: per la maggior parte del 2024 il tasso di permutet era fermo tra lo 0,4% e lo 0,6%, per poi salire a 0,7% entro fine anno e ora più che raddoppiare.

L’aumento delle permute coincide con il crescente coinvolgimento politico di Musk, che ha donato centinaia di milioni di dollari per la rielezione di Trump e ha assunto un ruolo chiave nella sua amministrazione attraverso il Department of Government Efficiency (DOGE), responsabile di massicci tagli al personale federale e accesso a dati governativi sensibili. Questo ha generato una forte reazione negativa da parte del pubblico, con proteste nei punti vendita Tesla e atti vandalici contro i veicoli del marchio.

Anche il mercato europeo sta reagendo negativamente: le vendite Tesla sono in calo mentre Musk interviene sempre più spesso nelle elezioni nazionali e viene associato alle politiche di Trump. In parallelo, il titolo Tesla ha perso circa il 50% rispetto al suo massimo di metà dicembre, con investitori di lunga data che ora chiedono apertamente a Musk di distaccarsi dall’amministrazione.

Secondo Edmunds, l’interesse per l’acquisto di nuove Tesla è sceso all’1,8%, il livello più basso da ottobre 2022, in netto calo rispetto al picco del 3,3% registrato appena a novembre.

Mentre alcuni ex proprietari Tesla optano per modelli usati dello stesso marchio, molti stanno passando ad altri EV. I principali beneficiari di questa fuga sono BMW, Hyundai e Ford. I dati di Edmunds mostrano che il 4,2% dei trade-in Tesla è stato utilizzato per acquistare una BMW i4, il 4% per una Hyundai Ioniq 5 e un ulteriore 4% per una Ford Mustang Mach-E. Questo segnale di debolezza del marchio Tesla potrebbe rappresentare un’opportunità per i produttori tradizionali e per le startup EV, che potrebbero attirare clienti offrendo prezzi competitivi, nuove tecnologie o semplicemente un profilo meno controverso rispetto a Musk.

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