Chi è Pier Carlo Padoan: prossimo presidente Unicredit? Biografia e carriera politica

Violetta Silvestri

14/10/2020

26/08/2021 - 17:07

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Biografia, carriera politica e idee di Pier Carlo Padoan, cooptato dal Cda Unicredit per diventare prossimo presidente dell’istituto bancario.

Chi è Pier Carlo Padoan: prossimo presidente Unicredit? Biografia e carriera politica

Chi è Pier Carlo Padoan? Il deputato del Partito democratico, già ministro dell’Economia con i Governi Renzi e Gentiloni, si appresta a diventare presidente di Unicredit.

Nato a Roma ma milanese d’adozione, ex rettore della Bocconi e docente di economia all’università, Pier Carlo Padoan ha alle spalle pubblicazioni e una lunga carriera ai piani alti delle più importanti organizzazioni internazionali.

La notizia della sua futura nomina alla guida del gruppo bancario è giunta dal board dell’istituto di credito, che ha cooptato l’economista nell’ottica di ufficializzarne il ruolo di presidente ad aprile.

Padoan ha commentato di essere felice di essere parte del consiglio di amministrazione di UniCredit e “onorato di esserne stato designato presidente. Mi impegnerò pienamente nei miei nuovi compiti e confermo l’intenzione di lasciare il mio ruolo di parlamentare italiano”.

Apprezzato economista, accademico, direttore esecutivo dell’Italia per il Fondo Monetario internazionale e capo economista dell’OCSE, Pier Carlo Padoan è attualmente deputato del PD, con incarichi nella Commissione Bilancio.

La novità che Padoan sarà il prossimo presidente Unicredit ha acceso l’interesse del mondo della finanza. Di seguito facciamo un ritratto biografico di Pier Carlo Padoan: chi è e qual è la sua carriera da economista e politico.

Chi è Pier Carlo Padoan: prossimo presidente Unicredit?

Classe 1950, Pier Carlo Padoan (al secolo Pietro Carlo) è stato il ministro dell’Economia e delle Finanze del Governo Renzi da febbraio 2014, ruolo che gli è stato confermato anche da Gentiloni e che ha assunto fino al 2018.

Il curriculum di Padoan, che era stato indicato anche come uno dei papabili successori di Napolitano alla Presidenza della Repubblica, annovera incarichi estremamente importanti.

Prima di essere nominato ministro dell’Economia, Padoan è stato consulente della Banca Mondiale e della BCE, direttore per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale, capo economista dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), rappresentante dell’Ocse al G20 Finanza e capo della Risposta Strategica, della “Green Growth and Innovation Iniziative”.

Ma prima ancora, Padoan è stato professore di Economia all’Università La Sapienza di Roma e Direttore della Fondazione Italianieuropei. Dal 1992 al 2001 ha insegnato al College of Europe ed è stato visiting professor in Italia, Argentina, Polonia, Belgio e Giappone. Autore di numerose pubblicazioni in italiano e in inglese, tra cui Dal mercato interno alla crisi dello SME, Euro-American Trade and Financial Alliances, The Structural Foundations of International Finance e A Transatlantic Perspective on the Euro, il numero uno dell’Economia in Italia tempo fa spiegava che “le tasse che danneggiano meno la crescita sono quelle sulle proprietà come l’Imu, mentre le tasse che se abbassate favoriscono di più la ripresa e l’occupazione sono quelle sul lavoro”.

Pier Carlo Padoan, chi è? Biografia e vita privata

Pier Carlo Padoan nasce a Roma il 19 gennaio 1950 da famiglia di origini piemontesi con cognome veneto (si pronuncia Padoàn). Dopo un’adolescenza trascorsa in Canada, Padoan torna in Italia e si laurea in Economia alla Sapienza. Negli anni 70 è uno dei protagonisti del dibattito economico della sinistra: sulla rivista Critica marxista il poco più che ventenne Padoan critica il pensiero keynesiano (cioè borghese) appoggiando la stessa linea di pensiero dell’economista polacco Michal Kalecki.

Prima di entrare in politica, Padoan intraprende la carriera accademica. Appassionato, oltre che di numeri e statistiche, anche di letture storiche e biografie, Padoan ha anche tante altre passioni come la buona cucina, i viaggi, lo sci, il tennis, la montagna e i libri. Grande tifoso della Roma, di lui è stato detto che è “uno che se la Magica perde male è capace di non dormire la notte e spegne la TV se nella stessa stanza a guardare la partita c’è un laziale”. Tanto che la moglie Maria Grazia, nata in una famiglia laziale, dopo il matrimonio ha deciso di tifare Fiorentina per non innervosire il marito.

Sposato e padre di famiglia, Padoan ha due figlie: una laureata in Scienze Politiche e attiva nel campo dell’immigrazione, l’altra segue le orme di economista.

Pier Carlo Padoan, carriera politica: le tappe più importanti

Padoan si allontana dal mondo accademico vero e proprio nel 1998, quando diventa consigliere economico di Massimo D’Alema, allora presidente del Consiglio, e si occupa soprattutto di economia internazionale. Lo stesso anno Padoan è uno dei tre economisti riformisti con Nicola Rossi (poi senatore PD) e Marcello Messori. Nel 1980 Pier Carlo Padoan scrive con altri colleghi il saggio Afferrare Prometeo, in cui si proponeva una terza via tra il marxismo e il capitalismo.

Arruolato in pianta stabile da D’Alema, divenne poi presidente della fondazione Italianieuropei. Dal 2001 al 2005 è stato direttore del Fondo Monetario Internazionale a Washington e poi, dal 2007 al 2014, vicesegretario generale dell’Ocse.

Quando era al FMI Padoan preparava i discorsi più solenni dell’allora titolare dell’Economia, Giulio Tremonti che, stando alle voci, sembrava non apprezzarli particolarmente. Del periodo negli Stati Uniti Padoan ha conservato due caratteristiche: l’eccezionale padronanza dell’inglese con tipico accento dell’Ohio e l’uso di cravatte dai colori sgargianti.

Nel 2014 è stato nominato ufficialmente ministro dell’Economia sotto il governo Renzi, confermato nel ruolo anche da Gentiloni. Da ex comunista, Padoan è stato accusato dai sostenitori keynesiani di essere un europeista pro-austerity, austerità che ha spinto l’Europa al disastro.

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