Quanto guadagna Lorenzo Fontana? Stipendio e biografia del presidente della Camera

Alessandro Cipolla

31 Gennaio 2023 - 16:11

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Lo stipendio, la biografia e il reddito di Lorenzo Fontana, il vicesegretario della Lega eletto nuovo presidente della Camera.

Quanto guadagna Lorenzo Fontana? Stipendio e biografia del presidente della Camera

Chi è Lorenzo Fontana? Una domanda questa che in molti si saranno posti ora che il vicesegretario della Lega è diventato presidente della Camera, con il centrodestra che non ha lasciato nulla all’opposizone vista anche la nomina di Ignazio La Russa alla guida del Senato.

Del resto Matteo Salvini è stato molto chiaro a riguardo: il candidato della Lega alla presidenza della Camera è Lorenzo Fontana, con Riccardo Molinari, altro papabile presidente, che invece ha mantenuto il ruolo di capogruppo del Carroccio a Montecitorio.

Vediamo allora quanto guadagna Lorenzo Fontana, dando uno sguardo allo stipendio percepito, alla biografia e alle posizioni sui diritti civili di quello che sarà il prossimo presidente della Camera.

La biografia di Lorenzo Fontana

Tra gli esponenti più emergenti del nuovo corso salviniano della Lega c’è senza dubbio Lorenzo Fontana, fresco nuovo ministro della Famiglia che fin dalla gioventù ha legato la sua esperienza politica a quella del carroccio.

Nato a Verona il 10 aprile del 1980 è sposato, con rito tridentino prima e civile poi con Salvini come testimone, con la napoletana Emilia Caputo (assistente presso il Parlamento Europeo) con la quale ha una bambina di nome Angelica.

Dopo il diploma, Fontana si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Padova, conseguendo poi una seconda laurea in Storia della Civiltà Cristiana all’Università Europea di Roma.

Al suo attivo può vantare anche un libro, La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi edito nel 2018, scritto insieme a Ettore Gotti Tedeschi la cui prefazione è stata fatta da Matteo Salvini.

Grande tifoso del Verona, la sua altra grande passione è da sempre la politica. Entrato a far parte da giovane della Liga Veneto-Lega Nord, nel 2002 diventa vicesegretario del Movimento Giovani Padani.

Dopo essere stato eletto consigliere comunale a Verona, nel 2009 Lorenzo Fontana viene eletto al Parlamento Europeo ricoprendo a Bruxelles il ruolo di capo delegazione dell’allora Lega Nord.

Nel 2014 si candida di nuovo alle elezioni europee, venendo nuovamente eletto a Bruxelles grazie alla rinuncia di Flavio Tosi, all’epoca sindaco di Verona e ancora facente parte del carroccio prima del polemico addio.

Nominato vicesegretario federale della Lega Nord nel 2016, dopo le ultime elezioni amministrative di Verona, che hanno visto il successo del candidato di Centrodestra Federico Sboarina, è diventato nell’estate del 2017 anche vicesindaco con delega alle Politiche della Casa della città scaligera.

Ruoli questi a cui Fontana ha detto addio dopo la sua elezione come deputato alle elezioni politiche del 4 marzo. Con la nascita del governo Conte sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle, è stato nominato inizialmente ministro della Famiglia e della Disabilità.

Il 10 luglio 2019 poi è stato spostato al Ministero degli Affari Europei, rimasto vacante dopo il passaggio di Paolo Savona alla CONSOB, con Alessandra Locatelli sempre della Lega che ha preso il posto al dicastero della Famiglia.

Dopo essere stato riconfermato in Parlamento alle elezioni politiche 2022, Lorenzo Fontana in questa XIX° legislatura è stato eletto con 222 voti come presidente della Camera.

Le posizioni sui diritti civili

A prescindere che si ami o si odi Lorenzo Fontana, il nuovo ministro comunque non ha mai fatto mistero delle sue idee in merito alla religione e ai diritti civili. Lui stesso si definisce un “crociato” a difesa delle tradizioni.

Considerato vicino alla ProVita Onlus, una associazione spesso associata a Forza Nuova, nella sua attività di europarlamentare si è spesso schierato assieme alle posizioni di Marine Le Pen e Viktor Orban, non nascondendo anche l’apprezzamento per il leader russo Vladimir Putin.

Quanto alle posizioni sui diritti civili, sono emblematiche le prime due frasi pronunciate da Fontana nelle nuove vesti di ministro alla Famiglia.

Le famiglie gay? Per la legge non esistono.

Potenzierò i consultori per dissuadere le donne ad abortire.

Per chi conosce da tempo Lorenzo Fontana c’è stato comunque poco o nulla da meravigliarsi. Le sue posizioni di ferma contrarietà ai matrimoni omosessuali, all’omogenitorialità, all’aborto e all’insegnamento dell’educazione sessuale, rea di propagare la teoria gender, sono ben note da tempo.

Da un lato l’indebolimento della famiglia e la lotta per i matrimoni gay e la teoria del gender nelle scuole, dall’altro l’immigrazione di massa che subiamo e la contestuale emigrazione dei nostri giovani all’estero. Sono tutte questioni legate e interdipendenti, perché questi fattori mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni. Il rischio è la cancellazione del nostro popolo.

Ultima polemica in ordine di tempo è quella relativa al razzismo, con il leghista che ha proposto di abolire la legge Mancino mentre in precedenza aveva annunciato un giro di vite in merito ai figli delle coppie omosessuali.

Lo stipendio e il reddito

In qualità di deputato, ora è alla sua seconda legislatura, Lorenzo Fontana ha diritto a un’indennità netta di 5.000 euro al mese più una diaria di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. A questi si aggiungono 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.

Facendo un rapido calcolo e senza considerare le eventuali indennità di funzione, i componenti della Camera guadagnano ogni mese uno stipendio pari a 13.971,35 euro.

Durante i nove anni in cui è stato europarlamentare, Fontana ha ricevuto tra i 16.000 e i 19.000 euro al mese, con l’importo che è variato a seconda della frequenza con cui si è partecipato alle sedute. A questi vanno aggiunti fino a 24.526 euro al mese per pagare i vari portaborse.

Stando alla sua ultima dichiarazione dei redditi pubblicata sul sito della Camera, quella del 2022 che si riferisce al 2021 come periodo di imposta, il reddito complessivo dell’esponente del Carroccio è stato di 99.465 euro.

Dichiarazione redditi 2022 Fontana
Fonte Camera

Una dichiarazione quella del presidente della Camera sostanzialmente in linea con quella dell’anno precedente, visto che nel 2021 Fontana ha dichiarato un reddito complessivo pari a 99.488 euro.

Lorenzo Fontana
Dichiarazione dei redditi 2021

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