ChatGPT, cos’è, come funziona l’intelligenza artificiale che risponde a tutte le domande

Niccolò Ellena

16/12/2022

30/12/2022 - 12:00

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ChatGPT è lo strumento di elaborazione del linguaggio realizzato da Open AI che può potenzialmente rispondere a qualsiasi domanda. Ecco che cos’è e come funziona.

ChatGPT, cos’è, come funziona l’intelligenza artificiale che risponde a tutte le domande

In questi giorni tutti stanno usando un nuovo strumento chiamato ChatGPT (Generative Pre-trained Transformer), un chatbot basato sul Natural Language Processing (NLP) e sull’intelligenza artificiale. L’azienda che ha creato questo strumento è OpenAI, realtà che tra i fondatori vede anche Elon Musk e vale un miliardo di dollari.

Nulla di nuovo - penserete - ma vi sbagliate, quello che rende già attualmente questo strumento unico è il numero di utenti iscritti che ha raggiunto. In particolare, ha stupito il fatto che in soli 5 giorni abbia raggiunto un milione di utenti. A rendere speciale l’intelligenza artificiale di questo strumento di elaborazione del linguaggio è la grandissima quantità di dati con cui è stata «allenata». Sono infatti molti i dati che Open AI, l’azienda che l’ha progettata, le ha dato «in pasto».

Come funziona ChatGPT

Per utilizzare ChatGPT bisogna registrarsi sul sito di Open AI ed è possibile farlo in maniera gratuita.

ChatGPT risponde a domande che pone l’utente in forma scritta e lo fa nella maniera giusta. Grazie a tutti i dati che ha immagazzinato infatti, questo strumento è in grado di formulare frasi anche complesse di senso compiuto. Pur avendo ancora dei limiti dovuti al suo essere una macchina da perfezionare, è veramente notevole il numero di cose che sa fare e che, volendo, potrebbe fare al posto di una persona umana.
Vediamo alcuni esempi:

  • Servizio clienti: grazie alla quantità di dati che può immagazzinare, ChatGPT è in grado di aiutare i clienti di un’azienda con le loro domande, fornendo delle risposte precise e veloci. Questa caratteristica può aiutare a diminuire il carico di lavoro delle aziende che si occupano dell’assistenza clienti, facendo sbrigare a ChatGPT le mansioni più semplici e affidando alle persone quelle più complesse.
  • Traduzione: naturalmente, ChatGPT non è stata soltanto «allenata» nella lingua madre dei suoi creatori - l’inglese - ma in moltissime lingue. Questo implica che il chatbot è in grado di tradurre da una lingua a un’altra i documenti e i discorsi di una persona con grande precisione e velocità.
  • Istruzione: Sfruttando le sue immense conoscenze, le persone possono utilizzare ChatGPT per avere un’esperienza di apprendimento nuova e immediata. È possibile ad esempio chiedere al chatbot il metodo per calcolare l’area del rombo, oppure come svolgere una funzione.

ChatGPT: quali sono i limiti dell’intelligenza artificiale

Ora che abbiamo visto alcune delle cose che questo strumento può fare, è il momento di vedere alcune di quelle che (per il momento) non sa fare o potrebbe fare meglio:

  • Non sempre capisce il contesto: capire il contesto di una conversazione è fondamentale per fornire una risposta adeguata a una domanda. Se questa affermazione può sembrare banale da fare a una persona, la stessa cosa non si può dire per una macchina. ChatGPT infatti ha mostrato di avere alcune limitazioni nel dare risposte che necessitano del contesto. In questo caso le risposte che vengono fornite possono essere irrilevanti o imprecise.
  • Pregiudizi dovuti ai dati usati per l’addestramento: l’intelligenza artificiale di ChatGPT fornisce le informazioni che le vengono richieste sfruttando i dati che ha a sua disposizione. Ma cosa succede se i dati che le vengono forniti sono parziali o incompleti? Questo è uno dei principali problemi, dato che può portare lo strumento a dare risposte sbagliate.
  • Problemi di privacy: forse il problema più grande dell’intelligenza artificiale in generale, dal momento che per alimentarla e istruirla sono necessari moltissimi dati che non sempre vengono forniti agendo in compliance con le normative sui dati e sul rispetto della privacy.
  • Può essere raggirata: inizialmente, i creatori di ChatGPT avevano annunciato che il chatbot era stato programmato per fornire solamente risposte lecite e legali, perciò qualora qualcuno gli avesse chiesto «come fare una rapina in banca?», il chatbot non avrebbe risposto. Queste premesse sono tuttavia state smentite da Swascan, l’azienda milanese guidata da Pierguido Iezzi è stata in grado, grazie al suo «gruppo d’attacco», di raggirare l’intelligenza artificiale e di farle dare anche informazioni improprie.
  • Attualmente non può essere usato per fare prenotazioni, tuttavia in futuro questa funzione potrebbe essere implementata.

Che cosa possiamo aspettarci in futuro da ChatGPT

ChatGPT è uno strumento ancora imperfetto, tuttavia il suo utilizzo presenta moltissime opportunità sia per le persone, sia per le aziende. Per capire se questo chatbot rivoluzionerà veramente il modo di vedere l’intelligenza artificiale da parte delle persone comuni sarà necessario ancora attendere.

Tuttavia si aprono già degli interrogativi a cui non è possibile rimanere indifferenti. ChatGPT potrebbe lasciare delle persone senza lavoro? La paura che molte persone (forse legittimamente) hanno, è che l’intelligenza artificiale rubi loro il lavoro. Questo è un pericolo che esiste, specialmente per i lavori ripetitivi che possono essere svolti da una macchina ben addestrata. Sarà compito dei regolatori imporre un limite a ciò per cercare di non destabilizzare la società in cui viviamo.

Non tutti, inoltre, possono accedere nello stesso modo all’intelligenza artificiale. Una persona che non ha accesso a internet per esempio, non può accedere a questo strumento immensamente utile. In un certo senso quindi, questo strumento potrebbe favorire l’ampliamento del divario sociale.

C’è poi il rischio che le persone si affidino troppo all’intelligenza artificiale conversazionale come ChatGPT, perdendo il loro spirito critico e la loro capacità decisionale. Questo sarebbe dannoso per la stessa IA, poiché se l’uomo perdesse la capacità di pensare e di riflettere, perderebbe anche la capacità di rendere migliore questo portentoso strumento.

Essendo, come abbiamo visto, ChatGPT manipolabile, un altro rischio concreto è che una persona con molta disponibilità economica o molto potere, la usi per i suoi fini, sfruttandola in maniera illecita.

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