Promettono protezione e rendimento, ma tra barriere, autocall e strutture complesse i certificati trasferiscono all’investitore rischi spesso sottovalutati o poco chiari.
I certificati d’investimento sono spesso presentati come prodotti “protetti” o “a capitale condizionatamente garantito” e che offrono anche un buon rendimento: sembrano a prima vista una risposta ragionevole alle esigenze di un investitore avverso al rischio.
Ma è proprio quando i sottostanti scendono bruscamente e la volatilità aumenta – che si manifesta uno dei rischi più insidiosi e meno visibili: l’effetto barriera.
L’effetto barriera può trasformare un certificato da prodotto con “potenziale rendimento positivo anche in mercati laterali o deboli”, a strumento che consolida una perdita.
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