Casa in affitto, il proprietario può trattenere la cauzione per danni?

Patrizia Del Pidio

12 Febbraio 2024 - 09:52

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La cauzione versata dall’inquilino al momento della sottoscrizione del contratto di affitto per una casa può essere trattenuta dal proprietario per i danni causati? Vediamo cosa dice la legge.

Casa in affitto, il proprietario può trattenere la cauzione per danni?

Quando si vive in una casa in affitto si può correre il rischio che il proprietario trattenga la cauzione a titolo di risarcimento dei danni? Sulla questione, per chi non conosce attentamente la Legge, potrebbero crearsi delle perplessità e i proprietari di immobili locati potrebbero approfittare di questa «ignoranza» per non restituire la cauzione versata dagli inquilini alla firma del contratto di affitto.

Non sono pochi, infatti, i proprietari di immobili che hanno l’abitudine di non voler restituire la cauzione che l’inquilino ha versato trattenendola come un risarcimento dei danni (che a volte possono anche essere inesistenti) provocati nell’immobile. Quello che molti ignorano, però, è che non tutti i danni devono essere posti a carico dell’inquilino che è chiamato a risarcire solo quelli provocati per colpa o incuria.

Questo significa che nella maggior parte dei casi in cui la cauzione viene trattenuta, i danni imputati dal proprietario all’inquilino non sono di competenza di quest’ultimo. Inoltre la caparra può essere trattenuta solo in un caso specifico che andremo a esaminare.

Casa in affitto e cauzione

Quando si affitta un immobile, sia esso a titolo abitativo che commerciale, alla firma del contratto viene richiesto il versamento di un deposito cauzionale che dovrebbe servire a compensare eventuali danni lasciati nell’immobile alla scadenza del contratto stesso.

Da notare, però, che la legge stabilisce che l’inquilino debba rispondere solo per danni causati per incuria o colpa, non deve, invece, provvedere a risarcire al proprietario eventuali danno provocati dall’usura. Se il contratto, poi, non lo prevede esplicitamente, l’inquilino non è tenuto neanche a tinteggiare la casa nel momento che la lascia, così come non deve rispondere, magari, di danni a mobili, tapparelle, parquet dovuti al semplice utilizzo protratto nel tempo, ovvero l’usura. Quando oggetti o componenti della casa si rovinano per il normale utilizzo, l’inquilino non è tenuto a ripristinare gli stessi come al momento in cui ha ricevuto l’immobile.

Il proprietario può trattenere la cauzione?

La cosa fondamentale in questi casi è che il proprietario, anche in caso di danni per colpa o incuria, non può quantificare da solo l’ammontare del risarcimento. Ovviamente se proprietario e inquilino si accordano sull’ammontare degli eventuali danni, il proprietario può trattenere la somma dalla cauzione. Per evitare, però, che i locatori di case in affitto approfittino delle somme che hanno ricevuto come deposito cauzionale per gonfiare i risarcimenti che spettano, la legge prevede che se il proprietario vuole trattenere la cauzione e l’inquilino non è d’accordo, si debba procedere attraverso le vie legali.

In questi casi, infatti, il locatore non può valutare oggettivamente i danni di cui deve essere risarcito, questi ultimi, infatti devono essere quantificati dal giudice.

Il proprietario, quindi, non può trattenere la cauzione versata dall’inquilino senza avviare una causa di risarcimento contro l’inquilino nella quale deve quantificare le spese per il ripristino dell’immobile.

Cosa accade se il proprietario non restituisce la cauzione?

Se il proprietario trattiene la cauzione, senza trovare un accordo con l’inquilino e senza avviare una causa contro l’inquilino per quantificare i danni, può essere l’inquilino stesso a portare il proprietario in causa per ottenere da parte del proprietario la restituzione della cauzione.

Quando, quindi, il proprietario, in forza del fatto che è custode delle somme versate a titolo di cauzione, non restituisce del tutto o in parte le stesse all’inquilino, la strada può essere solo quella legale: o da parte del proprietario contro l’inquilino per risarcimento dei danni, o da parte dell’inquilino contro il proprietario per la restituzione di quanto versato a titolo di deposito cauzionale.

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