Carburanti, contante vietato e obbligo di pagamento con POS: novità dal 1° luglio 2018

Giorgio Battisti

2 Luglio 2018 - 18:30

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Divieto di pagamento in contanti per benzina e gasolio: è entrato in vigore il 1° luglio 2018 l’obbligo di pagamento con POS che, tuttavia porta a non poche criticità a seguito della proroga per la fattura elettronica carburanti.

Carburanti, contante vietato e obbligo di pagamento con POS: novità dal 1° luglio 2018

È pienamente in vigore l’obbligo di pagamento di benzina e gasolio con mezzi di tracciabili.

La novità, in vigore dal 1° luglio 2018 ed esplicitamente esclusa dal decreto sulla proroga della fattura elettronica carburanti, riguarderà esclusivamente i titolari di partita IVA che intendono beneficiare della detrazione IVA e della deduzione della spesa relativa a benzina e gasolio.

La proroga della scheda carburante per tutto il 2018, tuttavia, si scontra con il nuovo divieto di pagamento in contanti: l’obbligo di tenuta e consegna del documento necessario per attestare la spesa di benzina e gasolio era, ancor prima dell’introduzione della fattura elettronica, escluso nel caso di pagamenti con mezzi tracciabili, POS in genere.

Come comportarsi e quali sono le novità in vigore dal 1° luglio 2018 in merito al pagamento di carburanti? Ecco cosa cambia per i titolari di partita IVA.

Carburanti, contante vietato e obbligo di pagamento con POS: novità dal 1° luglio 2018

La proroga della scheda carburante per tutto il 2018 e il rinvio al 1° gennaio 2019 per l’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica non modifica la decorrenza per le nuove regole di pagamento di benzina e gasolio.

A partire dal 1° luglio 2018 i titolari di partita IVA che intendono beneficiare delle agevolazioni fiscali sul carburante dovranno pagare esclusivamente tramite POS e saranno ritenuti idonei tutti i mezzi di pagamento diversi dal contante.

Le regole su come pagare benzina e gasolio a partire da luglio sono state disposte dall’Agenzia delle Entrate con un provvedimento pubblicato lo scorso 4 aprile.

È opportuno chiarire che il contante non sarà vietato per tutti, ma che tale tipologia di pagamento non sarà più ritenuta valida ai fini fiscali sia per la detrazione dell’IVA che per la deduzione della spesa per l’acquisto di benzina e gasolio.

Proroga scheda carburante e obbligo pagamento con POS

Il DL 79 del 29 giugno 2018 ha disposto in via ufficiale la proroga della scheda carburane fino al 2019, data a partire dalla quale la fattura elettronica diventerà pienamente obbligatoria.

Come anticipato, la proroga non ha riguardato anche le nuove regole sui pagamenti ed è questo il motivo del “cortocircuito” che sta causando non poca confusione. Per capire nel concreto cosa cambia e i perché dei tanti dubbi per i titolari di partita IVA, è bene partire facendo un piccolo passo indietro.

Ancor prima del 1° luglio 2018 e, nello specifico, per effetto di quanto previsto dal cosiddetto Decreto Sviluppo del 2011, era stato introdotto l’esonero dalla tenuta della scheda carburante nel caso di pagamenti tracciabili.

Tale norma comporta che ai fini della detraibilità IVA e della deducibilità del costo di benzina e gasolio sia necessario soltanto l’estratto conto della carta con la quale si effettuano i pagamenti.

Tra le accortezze minime vi è la necessità che il conto o la carta siano intestati al soggetto titolare di partita IVA beneficiario delle agevolazioni nonché che dall’estratto conto emergano gli elementi necessari ad individuare l’acquisto (come data, soggetto presso il quale è effettuato il rifornimento, importo del corrispettivo).

Scheda carburante abolita di fatto dal 1° luglio 2018?

A fronte di quanto sopra esposto, ha senso parlare di una proroga della scheda carburante o è meglio far riferimento alla sua definitiva abolizione a partire dal 1° luglio 2018?

Come di consueto dovranno essere gli Enti preposti a fornire i necessari chiarimenti per stabilire in via definitiva se per beneficiare della detrazione IVA e della deduzione della spesa di benzina e gasolio basterà pagare con mezzi tracciabili oppure tornerà in vigore l’obbligo (abolito dal lontano 2011) di compilazione della scheda carburante anche a seguito di pagamenti con POS.

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