Quando cambia l’ora? Manca ancora qualche settimana al ritorno dell’ora solare. Ecco la data da segnare in rosso sul calendario.
Arrivederci (e non addio) all’ora legale, a ottobre cambia l’orario con le lancette che vanno messe un’ora indietro. Una buona notizia perché nella notte in cui cambia l’orario si dorme un’ora in più, ma il prezzo da pagare è alto: con il ritorno dell’ora solare, infatti, le giornate si accorciano dal momento che il sole tramonta un’ora prima rispetto al solito.
Tuttavia, per quanto con l’arrivo dell’autunno possa sembrare che ogni weekend è quello giusto per il cambio dell’ora, vi farà piacere sapere che siamo ancora lontani da quel momento e che ancora per qualche settimana avremo un’ora di luce in più nel pomeriggio (a discapito della mattina).
Il ritorno dell’ora solare è infatti atteso per fine mese: fino ad allora il sole tramonta tra le 18:45 e le 18:15, dopodiché intorno alle 17:00 già farà notte.
Prepariamoci quindi a un cambiamento imminente.
Cambio dell’ora in arrivo
Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna l’ora solare. Alle ore 03:00 bisogna ricordare di spostare le lancette all’indietro fino alle 02:00 su tutti gli orologi analogici. Attenzione anche agli orologi digitali, inclusi quelli sugli elettrodomestici e quello dell’auto. Per smartphone, tablet e Tv non ci dovrebbero essere problemi, invece, a meno che non sia stata disattivata la configurazione automatica.
Quando si accorciano le giornate (e perché)
Diversamente dall’ora legale, l’ora solare non è una convenzione, ma viene calcolata secondo la posizione del Sole. In autunno e in inverno le giornate si accorciano in modo del tutto naturale, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’eclittica, ovvero il piano orbitale della Terra intorno al Sole.
L’inclinazione assiale terrestre - di 25° 26’ - fa sì che gli emisferi ricevano diverse quantità di luce solare durante l’anno, differenza da cui dipende non soltanto l’alternarsi del giorno e della notte, ma anche tra le stagioni. Abbiamo la sensazione che le giornate si accorcino perché fa buio prima rispetto al solito, una percezione che corrisponde al vero: nelle 24 ore dì e notte hanno una durata differente.
Durante l’equinozio d’autunno, che quest’anno c’è stato il 22 settembre, giorno e notte avranno la stessa durata. Poi, sarà la notte a prevalere, fino a raggiungere la massima durata nel solstizio invernale, con la notte più lunga dell’anno. Da questo momento le giornate cominciano ad allungarsi fino a tornare in pari con la notte nell’equinozio primaverile e avanti così ogni anno.
Perché torna l’ora solare
Con il ritorno dell’ora solare i giorni sembrano ancora più corti, proprio perché il tempo viene calcolato a seconda del Sole. L’ora legale, invece, consiste nella sottrazione di un’ora per sfruttare al massimo i momenti di luce. Negli anni l’utilizzo dell’ora legale si è rivelato fondamentale per il risparmio di energia elettrica, tanto che il consueto ritorno all’ora solare è sempre accolto da dibattiti accesi.
Un tema più delicato che mai vista l’attenzione all’inquinamento ambientale e, soprattutto, le sfide in materia energetica da affrontare nel panorama internazionale. C’è chi vorrebbe persino estendere l’ora legale a tutto l’anno e chi preferirebbe abolirla del tutto. A fronte di un ulteriore risparmio energetico, mantenere questa convenzione anche in autunno e in inverno costringerebbe l’organismo ad adottare ritmi inappropriati e potenzialmente dannosi per la salute.
Gli studi stanno ancora indagando sugli effetti del cambio d’ora a lungo termine e l’Italia ha scelto per il momento di mantenere il compromesso: metà dell’anno vige l’ora solare, l’altra metà l’ora legale.
Come far fronte al cambio d’ora
Il cambio dell’ora può anche avere delle conseguenze immediate sul benessere degli italiani, risolvibili in poco tempo ma molto fastidiose e soprattutto evitabili. Gli esperti consigliano di segnare il giorno sul calendario così da anticipare gradualmente l’orario in cui si va a dormire, per quanto compatibile con le incombenze quotidiane.
Contestualmente, bisognerebbe anticipare un po’ alla volta la sveglia mattutina. Nei giorni precedenti, inoltre, sarebbe bene evitare le sostanze eccitanti come la caffeina e le bibite energetiche, ma anche di usare dispositivi elettronici prima di coricarsi (abitudine che dovrebbe essere preservata tutto l’anno).
Il cambio dell’ora viene fissato nella notte del weekend proprio perché la maggior parte dei cittadini (anche se meno di un tempo) non lavora, ma soprattutto i più piccoli non vanno a scuola. C’è così un po’ di tempo per rilassarsi, magari facendo una passeggiata all’aria aperta, ricordando che lo sport e il contatto con la natura aiutano a ritrovare energie e buonumore.
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