Bonus busta paga statali: gli enti locali attendono gli arretrati, ecco quando possono arrivare

Luna Luciano

7 Ottobre 2022 - 22:47

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Sono 4 le categorie di lavoratori del settore pubblico che attendono un «bonus» in busta paga: gli arretrati legati ai contratti del 2019-2021. Ecco quando possono arrivare per gli Enti locali.

Bonus busta paga statali: gli enti locali attendono gli arretrati, ecco quando possono arrivare

Aumento di stipendio per dipendenti statali. Una grande fetta dei dipendenti statali sono in attesa della propria busta paga e soprattutto degli arretrati legati ai contratti del 2019-2021 e ai primi dieci mesi del 2022.

Sono ben quattro i settori pubblici che ormai aspettano di ricevere gli arretrati:

  • le Funzioni Centrali, di cui fanno parte Ministeri e le agenzie fiscali come l’Agenzia delle Entrate;
  • gli enti locali, di cui fanno parte ad esmepio i Comuni.
  • la sanità;
  • la scuola.

E se alcune categorie di lavoratori del comportato Funzioni Centrali possono ritenersi fortunati perché hanno già ricevuto nella busta paga di luglio gli arretrati dovuti che, in determinati casi, hanno sfiorato soglia 2.900 euro, i prossimi lavoratori a ricevere tale “bonus” saranno quelli appartenenti al settore sanità, quindi gli infermieri, per i quali da poco è stato rinnovato il contratto nazionale.

Eppure, sono ancora molti i dipendenti statali, come i dipendenti comunali, che si domandano quando potranno vedranno i loro arretrati in busta paga. In questo caso non è facile poter dare una risposta certa ed univoca. Infatti, sulle tempistiche dell’erogazione degli arretrati incide ad esmepio il Mef e non solo. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Bonus busta paga, tempi di attesa per gli arretrati: c’entra il Mef

Prima di capire quando i dipendenti degli Enti locali potranno ricevere il “tesoretto”, bisogna fare una premessa sulle tempistiche di erogazione. Come anticipato in queste sta giocando un ruolo anche il Mef, il quale ha sollevato nelle precedenti settimane alcune obiezioni al testo della pre-intesa.

Come spiegato anche da lente pubblica, la Ragioneria generale dello Stato ha presentato una serie di osservazioni al testo dell’accordo firmato fra Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e sindacati il 4 agosto scorso.

Il problema evidenziato dal Mef riguarda la possibilità di garantire una copertura economica agli aumenti di stipendio. Aumenti che in media corrispondono a ben 100 euro lordi, con un effetto di 117,53 euro nei calcoli della Funzione pubblica, per poter anche sbloccare i fondi accessori e i fondi per gli ordinamenti.

Inoltre la Ragioneria generale dello Stato ha quindi chiesto ulteriori delucidazioni riguardo le “sezioni speciali” che il contratto prevede per i lavoratori con conoscenze e “professionalità specifiche”, termine al quanto generale per il mondo generale della Pa.

Bonus busta paga: gli enti locali attendono gli arretrati: quando arriveranno?

Purtroppo, come anticipato, non è possibile fornire con certezza una data in cui i dipendenti del comparto degli Enti locali riceverà la busta paga con i dovuti arretrati.

Se, infatti, senza le obiezioni del Mef si poteva pensare che tutti gli stipendi, e i relativi aumenti, potessero giungere in busta paga già ad ottobre, con le dovute osservazioni e richieste di delucidazioni da parte della Ragioneria generale dello Stato, ora è possibile solo individuare una finestra temporale entro la quale i dipendenti comunali potranno ricevere la propria busta paga con tanto di arretrati.

Stando a quanto riportato da Lente pubblica gli stipendi che dovranno essere erogati al comparto degli enti locali avranno un valore compreso tra 1.500-2.800 euro lordi a seconda della posizione del dipendente.

Come sottolineato da Sky tg 24, questa categoria potrà ricevere il proprio “tesoretto” entro la fine del 2022. Bisogna infatti attendere che l’intesa tra Aran e sindacati sia validata dal ministero dell’Economia e dalla Corte dei Conti. Ciò che si suppone è che con ogni probabilità le procedure dovrebbero essere complete entro dicembre 2022. Non resta che attendere il responso della Corte dei Conti.

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