Via libera dal 16 maggio 2025 alla presentazione di istanze per accedere al Bonus assunzioni donne 2025. Lo sgravio contributivo previsto dal decreto Coesione diventa operativo.
Il Bonus assunzioni donne 2025, che prevede lo sgravio contributivo al 100% per chi assume donne, è operativo e dal 16 maggio 2025 può essere richiesto. Ecco i requisiti, chi può avvalersene, a quanto ammonta il beneficio e tutte le ultime novità per lavoratori e datori di lavoro.
Con la Circolare INPS 91 del 12 maggio 2025 sono state delineate le linee guida per accedere al Bonus assunzioni donne 2025. Dal 16 maggio i datori di lavoro possono chiedere l’importante sgravio contributivo previsto dall’articolo 23 del Decreto Legge Coesione, Decreto Legge 60 del 2024, convertito con modifiche dalla Legge 95/2024, e reso operativo grazie al decreto attuativo pubblicato il 9 maggio 2025.
Ecco cosa prevede il decreto Coesione, finanziato con il Programma nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”, per il Bonus assunzione donne, chi sono i beneficiari, i requisiti e come richiedere l’agevolazione contributiva.
Cosa prevede il decreto Coesione per il Bonus assunzione donne
L’articolo 23 del decreto Coesione prevede uno sgravio contributivo totale per i datori di lavoro del settore privato che assumono donne con importo massimo dello sgravio di 650 euro mensili per un periodo massimo di 24 mesi. L’agevolazione è riconosciuta per le assunzioni effettuate entro il 31 dicembre 2025 nel rispetto dei limiti di spesa previsti. Lo sgravio contributivo non si applica ai contributi Inail.
I limiti di spesa sono:
- 7,1 milioni di euro per l’anno 2024;
- 107,3 milioni di euro per l’anno 2025;
- 208,2 milioni di euro per l’anno 2026;
- 115,7 milioni di euro per l’anno 2027.
Restano esclusi dal beneficio, come espressamente previsto dal comma 3 del citato articolo 23, i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato.
Chi sono i beneficiari del Bonus assunzione donne?
Possono accedere al beneficio i datori di lavoro del settore privato che assumono donne:
- prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi, ovunque residenti;
- prive di impiego da almeno 6 mesi e residenti nella ZES Unica (Zona Economica Speciale Unica);
- svolgano professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere. Tali settori sono individuati annualmente con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze”, sulla base delle risultanze acquisite dall’lSTAT.
Affinché il datore di lavoro possa ottenere lo sgravio contributivo, è necessario che sia verificabile l’incremento occupazionale generato dalla misura. Questo deve essere calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.
Ai sensi articolo 32, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 651/2014 le misure sono applicabili anche nel caso in cui l’incremento occupazione non si verifichi a causa di:
- dimissioni volontarie;
- invalidità;
- pensionamento per raggiunti limiti d’età;
- riduzione volontaria dell’orario di lavoro;
- licenziamento per giusta causa.
L’agevolazione del Bonus assunzioni donne, invece, non si può applicare se sono stati effettuati licenziamenti per riduzione del personale.
Bonus assunzioni: differenze zona ZES
Nel Bonus assunzioni donne 2025 deve essere però fatta una precisazione, infatti, le agevolazioni previste in favore di donne disoccupate da almeno 24 mesi e per l’assunzione di donne che operano in settori in cui vi è un’elevata disparità di genere, la misura può essere applicata senza autorizzazione della Commissione Ue.
Si segue quindi quanto previsto dal decreto Coesione e l’esonero contributivo trova applicazione per le assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 e per un periodo di 24 mesi.
Per quanto riguarda, invece, la misura prevista in favore di donne disoccupate da almeno 6 mesi e residenti nella zona ZES, occorre tale autorizzazione. La normativa prevede che in tali casi l’agevolazione possa essere applicata solo dal giorno successivo rispetto al momento in cui c’è tale autorizzazione. La misura è stata autorizzata dalla Commissione UE con la decisione C(2025) 649 final del 31 gennaio 2025, ne consegue che l’esonero contributivo non può essere riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate fino al 31 gennaio 2025 (data di autorizzazione della misura).
Come presentare la domanda per accedere al Bonus assunzioni Giovani
La domanda deve essere inoltrata telematicamente dal datore di lavoro attraverso il sito INPS a cui si accede con CIE, SPID o CNS. Occorre accedere al “Portale delle Agevolazioni- Incentivi Decreto Coesione –Articolo 23- Donne” e il modulo è disponibile dal 16 maggio 2025.
Nella compilazione del modulo è necessario indicare:
- dati identificativi dell’impresa;
- dati identificativi del lavoratore;
- tipologia di contratto di lavoro, ad esempio tempo pieno o part-time;
- importo della retribuzione mensile media che sarà erogata comprensivo di tredicesima e quattordicesima;
- dichiarazione del datore di lavoro ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, con la quale il medesimo esclude il cumulo con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento con riferimento alla singola lavoratrice.
La circolare precisa che la domanda di riconoscimento dell’esonero per l’assunzione a tempo indeterminato di “donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno”, può essere presentata esclusivamente per i rapporti di lavoro non ancora in corso.
Per le altre due misura la domanda può essere presentata anche successivamente all’assunzione.
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