Bonus agricoltura 2025: disponibili 100.000 euro per le nuove imprese

Nadia Pascale

31 Maggio 2025 - 15:36

Per chi vuole iniziare un’attività imprenditoriale in agricoltura, c’è il Bando imprese costituende, disponibili 100.000 euro a fondo perduto per ogni azienda che presenta istanza.

Bonus agricoltura 2025: disponibili 100.000 euro per le nuove imprese

Dal 9 giugno 2025 è possibile richiedere il bonus agricoltura di 100.000 euro per le nuove imprese, ma chi sono i beneficiari e quali i requisiti richiesti?

Avviare un’impresa richiede un investimento iniziale importante, proprio questa caratteristica spesso demoralizza chi vuole far nascere un’attività economica. Sono però disponibili bandi e risorse che possono aiutare ad affrontare questa delicata fase. Il Bando Imprese Costituende della Regione Basilicata mira a promuovere la nascita e gli investimenti di nuove imprese e mette a disposizione un fondo di 7 milioni di euro rivolto a coprire le spese di investimento nel settore dell’agricoltura e non solo.

Il bando è rivolto a micro, piccole e medie imprese costituende, devono però impegnarsi a costituire l’impresa formalmente entro i termini di concessione degli aiuti. Le domande possono essere presentate a partire dal 9 giugno 2025 e fino e fino al 9 settembre dello stesso anno.
I programmi di investimento non devono interferire con articolo 9, comma 4, del Reg. (UE) n. 1060/2021 che prevede che non debbano essere creati danni all’ambiente.

Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul bonus agricoltura per le imprese costituende che può far ricevere fino a 100.000 euro di contributi a fondo perduto, i preferiti dalle aziende.

A chi è rivolto il bonus agricoltura fino a 100.000 euro

La prima cosa da dire è che il Bando Imprese Costituende della regione Basilicata non si rivolge esclusivamente al settore agricoltura. I progetti ammissibili rientrano nei settori dell’industria, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio, dell’artigianato, del turismo, della cultura, dell’intrattenimento e del sociale.
Il bando è finalizzato a promuovere l’autoimprenditorialità, sostenere le spese iniziali dell’avvio di un’impresa, favorire l’occupazione e la crescita del tessuto imprenditoriale locale.

Nel settore agricoltura occorre però prestare attenzione perché viene esclusa l’industria del tabacco, pesca e acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli.

Gli aiuti rientrano nel regime de minimis, quindi occorre prestare attenzione nel caso in cui nel corso del triennio venga superato il limite previsto per tale tipologia di aiuto.
Il fondo di 7 milioni di euro è diviso in:

  • 40% per le medie imprese ;
  • 50% per le micro e piccole imprese;

I contributi economici sono riconosciuti a fronte di attività di investimento nell’azienda, vedremo a breve quali attività sono finanziabili, nel limite del 65% della spesa effettivamente sostenuta.
Non è possibile il cumulo di diversi aiuti di Stato per lo stesso programma di investimento e per i medesimi titoli di spesa.

Quali investimenti sono supportati dal bonus agricoltura?

Per le imprese specializzate nel settore agricoltura i contributi sono volti a coprire i costi degli investimenti per la trasformazione dei prodotti agricoli. Sono ammissibili investimenti con un importo minimo uguale o superiore a 30.000 euro e con un contributo concedibile massimo di 100.000 euro.

Le attività che possono essere finanziate sono:

  • spese tecniche nel limite massimo del 10% dell’importo totale del programma di investimento ammissibile ad agevolazione (rientrano nella categoria anche le spese notarili, per collaudi e perizie);
  • Spese connesse all’investimento materiale, tra cui acquisto di suolo, terreni, opere murarie impianti, macchinari, attrezzature, arredi, strumentazione tecnologica, mezzi mobili (sono ammesse anche in leasing);
  • spese per investimenti immateriali quali software, brevetti, licenze, programmi informatici, certificazioni;
  • spese per consulenze, in questo caso il contributo massimo è 10.000 euro e non può superare il 10% della spesa complessiva effettuata;
  • Infine, ci sono i costi di gestione, nel limite massimo di 5.000 euro, senza bisogno di rendicontazione, e del 7% dell’investimento complessivo (rientrano in questa categoria anche le spese relative alle utenze, spese per il personale e spese di promozione/pubblicità).

Come presentare istanza e bando da scaricare

Per presentare istanza è necessario avere un indirizzo di posta elettronica certificata e una firma digitale.

La domanda deve essere inoltrata telematicamente attraverso la piattaforma messa a disposizione dalla regione Basilicata, nella sezione “ Servizi al Cittadino ”. All’interno della sezione sono fornite le istruzioni per la fase di compilazione e inoltro della candidatura telematica.

I programmi di investimento ammissibili ad agevolazione devono essere avviati successivamente alla data di inoltro della istanza di agevolazione. I giustificativi di spesa e di pagamento devono obbligatoriamente riportare il Codice unico di progetto (CUP). Le fatture dovranno inoltre riportare la dicitura “ PR FESR FSE+ Basilicata 2021-2027- Avviso “Imprese costituende ”.

Per maggiori informazioni si invita a scaricare il bando.

Bando regione Basilicata, aiuti imprese costituende
Bando regione Basilicata, aiuti imprese costituende

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