Tutti gli importi dovuti per il bollo auto 2023, le scadenze da rispettare e le esenzioni: guida al calcolo e istruzioni per il pagamento della tassa automobilistica regionale.
Bollo auto 2023: quali sono le scadenze e le istruzioni per il calcolo? Di seguito, una guida con tutte le informazioni utili e le regole da conoscere.
La tassa di possesso automobilistica, nota anche come bollo auto, è il tributo dovuto da tutti i possessori di veicoli (auto e moto) immatricolati in Italia. Come controllare quando pagare? Non esiste una scadenza univoca per il bollo, quindi è necessario fare riferimento alla data di immatricolazione e al tipo di veicolo.
Come calcolare il bollo auto
Il bollo auto si calcola in base alla potenza del veicolo. L’importo della tassa, quindi, varia a seconda dei cavalli e dei Kw del veicolo.
Per calcolare l’importo del bollo auto per il modello di proprietà (o che si intende acquistare) basta prendere il libretto di circolazione e verificare il numero di Kilowatt (kW della vettura).
Se i kW non sono indicati è possibile calcolarli: per farlo bisogna dividere il numero di cavalli del mezzo per il coefficiente 1,35962.
Non è sufficiente però individuare i Kilowatt per calcolare la tassa di possesso dell’auto: dovete conoscere anche la classe ambientale a cui appartiene il veicolo. Più la classe ambientale è migliore, infatti, e più sono convenienti i parametri per il calcolo del bollo.
Nel dettaglio, ecco una tabella dove è indicato il costo per ogni kW in base alla classe ambientale a cui appartiene l’auto.
Classe ambientale | Costo per kW (fino a 100 kW) | Costo per kW (dopo i 100 kW) |
---|---|---|
Euro 0 | 3€ | 4,50€ |
Euro 1 | 2,90€ | 4,35€ |
Euro 2 | 2,80€ | 4,20€ |
Euro 3 | 2,70€ | 4,05€ |
Euro 4, 5 e 6 | 2,58€ | 3,87€ |
In vista delle scadenze è usuale calcolare il costo annuale del proprio bollo auto e per farlo in maniera semplice e veloce si può utilizzare la procedura online disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
La procedura più utilizzata è quella che consente di calcolare il bollo inserendo semplicemente il numero di targa del veicolo.
In pochi secondi e dopo alcuni semplici passaggi si ottiene la cifra esatta che deve essere versata. Una volta scoperto quanto ci costerà la tassa di possesso dovremo verificare i termini di scadenza per non saltare il pagamento evitando le eventuali sanzioni per omesso o tardivo versamento e, nei casi più gravi, il blocco amministrativo del veicolo.
Un altro strumento - più complesso - è quello in cui bisogna inserire alcune informazioni del veicolo, come la Regione di immatricolazione, la direttiva Euro e la potenza.
Chi non paga?
Ci sono anche alcune categorie che possono usufruire dell’esenzione dal pagamento del bollo auto. Nel dettaglio, sono esonerati dal pagamento della tassa di possesso per il proprio veicolo i soggetti:
- affetti da disabilità:
- non vedenti e/o sordi;
- aventi handicap psichico o mentale con riconoscimento dell’indennità di accompagnamento;
- disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
- disabili con ridotte o impedite capacità motorie.
La tassa di possesso non è inoltre dovuta:
- in caso di furto dell’auto, previa denuncia;
- in caso di vendita dell’auto: chi cede il veicolo non deve pagare il bollo, se questo scade dopo la trascrizione dell’atto di vendita o donazione al PRA;
- in caso di radiazione dell’auto;
- in caso di rinuncia all’eredità dell’auto mediante trascrizione al PRA: in questo modo non si è tenuti a pagare il bollo per l’auto del defunto passata in successione;
Bollo per automobili elettriche e ibride
In molte regioni italiane le auto elettriche sono esentate dal pagamento della tassa automobilistica fino al quinto anno dalla prima immatricolazione, per le vetture auto ibride l’agevolazione può invece variare da 3 a 5 anni.
Le regioni hanno infatti ampia discrezionalità nel definire l’eventuale riduzione della tassa di possesso: per le auto elettriche in Lombardia e Piemonte è infatti prevista l’esenzione totale senza limiti temporali, mentre nelle altre regioni, allo scattare del sesto anno dalla data di prima immatricolazione, l’esenzione non è più completa ma è dovuto un pagamento del 25% del costo normalmente previsto.
Sono invece molte le differenze tra le diverse regioni per le auto ibride:
Regione | Esenzione |
---|---|
Abruzzo | 3 anni |
Campania | 3 anni |
Emilia-Romagna | 3 anni |
Lazio | 3 anni se immatricolate entro il 31.12.2022 |
Liguria | 5 anni |
Lombardia* | 3 anni |
Marche | 6 anni |
Molise | 2 anni |
Piemonte | 5 anni (potenza massima 100 kW) |
Puglia | 5 anni |
Sicilia | 3 anni |
Trentino-Alto Adige | 3 anni |
Valle d’Aosta | 5 anni |
Veneto | 3 anni |
*In Lombardia l’esenzione triennale dal versamento del bollo è valida per chi ha acquistato nel 2022 un’automobile di cilindrata non superiore a 2 litri (classe Euro 5 ed Euro 6) con contestuale rottamazione di un veicolo maggiormente inquinante. Per le auto ibride immatricolate dal 2019 in poi, in assenza di rottamazione, il bollo è ridotto del 50% per 5 anni.
Scadenza bollo auto: quando pagare?
Il bollo auto si paga una volta l’anno, entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza indicata nella ricevuta di pagamento. Per determinare la scadenza del pagamento del bollo si fa riferimento alla data di immatricolazione e alla tipologia del veicolo.
Quali sono le scadenze del bollo auto nel 2023? Ecco la tabella con tutte le date utili.
SCADENZA | QUANDO PAGARE |
---|---|
dicembre 2022 | dall’1 al 31 gennaio 2023 |
gennaio 2023 | dall’1 al 28 febbraio 2023 |
aprile 2023 | dall’1 maggio al 31 maggio 2023 |
maggio 2023 | dall’1 giugno al 30 giugno 2023 |
luglio 2023 | dall’1 agosto al 31 agosto 2023 |
agosto 2023 | dall’1 al 30 settembre 2023 |
settembre 2023 | dall’1 al 31 ottobre 2023 |
dicembre 2023 | dall’1 al 31 gennaio 2024 |
Sanzioni, multe e rischi per i pagamenti in ritardo
Può capitare di dimenticarsi di pagare il bollo auto e di ritrovarsi a dover effettuare il pagamento oltre i termini previsti. Nessun problema, si può pagare il bollo scaduto per via telematica.
In questo caso, però, bisognerà versare, insieme all’importo, anche una sanzione proporzionale ai giorni trascorsi dall’ultimo giorno utile.
Ecco la tabella di riferimento per gli interessi sul bollo auto scaduto e non ancora rinnovato:
Giorni di ritardo | Sanzioni |
---|---|
Da 15 a 30 giorni | +1,50% e 0,2% di interessi |
Da 31 a 90 giorni | +1,67% e 0,2% di interessi |
Da 91 giorni a 1 anno | +3,75% e 0,2% di interessi |
Oltre 1 anno | +30% e 1% di interessi per ogni semestre maturato |
Il fermo amministrativo scatta quando il contribuente continua a non pagare la tassa dovuta nei successivi 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale da parte dell’Agente di Riscossione. Con il fermo amministrativo, notificato con un preavviso di 30 giorni, l’auto è sottoposta al divieto di circolazione; chi non rispetta questo divieto commette reato.
Quando il bollo auto non si paga da più di 3 anni, invece, c’è la radiazione dal PRA. L’auto quindi non potrà più circolare e per tornare a farlo bisognerà procedere con una nuova immatricolazione (più al saldo dei bolli non pagati).
È bene specificare che la radiazione del PRA non comporta la sospensione del pagamento, poiché il bollo dovrà essere pagato anche per i periodi successivi.
E per i casi più gravi è possibile anche il pignoramento del conto corrente (ma non dello stipendio e della casa) per un importo superiore al triplo dell’assegno sociale, quindi pari a 1.344,32 euro.
Infine bisogna ricordare che il termine di prescrizione è triennale. Ciò significa che se l’amministrazione finanziaria non contesta nulla nei successivi 3 anni rispetto a quello in cui si sarebbe dovuto provvedere al pagamento, allora non potrà più essere preteso nulla dal contribuente.
Lo stesso accade se l’avviso di accertamento, notificato nei termini, non è seguito da alcun altro atto interruttivo per i 3 anni successivi al 61° giorno dalla notifica.
Controllare il pagamento del bollo auto: Agenzia delle Entrate e ACI
Per effettuare la verifica del pagamento del bollo auto si possono utilizzare due diverse procedure.
La prima è messa a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate e permette di fare il controllo del bollo auto per i residenti in tutte le regioni.
La seconda procedura è invece disponibile sul sito dell’Aci: bisognerà, anche in questo caso, inserire i dati relativi al proprio veicolo per poter verificare se è stato o meno pagato il bollo. In questo caso, tuttavia, si specifica che non sempre il sistema si aggiorna nell’immediato e che pertanto si consiglia di attendere qualche giorno qualora l’avvenuto pagamento del bollo non venisse segnalato tempestivamente.
Bollo auto: come pagare
Già da qualche anno, in aggiunta alle consuete modalità di pagamento tramite le delegazioni Aci e presso Poste Italiane con i vari canali a disposizione degli uffici postali, è possibile effettuare il versamento della tassa di possesso mediante:
- PagoPA, il sistema di pagamento della Pubblica Amministrazione;
- agenzie Sermetra;
- punti vendita Lottomatica;
- agenzie di pratiche auto autorizzate (Isaco, PTAvant, Stanet, Agenzia Italia Net Service);
- banche e altri operatori PSP (Prestatori di Servizi di Pagamento) tramite «home banking», sportelli bancari e applicazioni dedicate.
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