Bollette, nuovo bonus per chi consuma meno: il piano del governo Meloni

Giacomo Andreoli

27/01/2023

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato che gli aiuti contro il caro-bollette cambieranno: a partire di aprile arriveranno i prezzi calmierati e gli sconti per chi consuma meno.

Bollette, nuovo bonus per chi consuma meno: il piano del governo Meloni

Meno consumi, meno paghi. Dovrebbe essere questo lo schema per i nuovi aiuti in bolletta a partire da aprile. Insomma, il governo Meloni pensa a un apposito “bonus” per i cittadini che aiutano sé stessi e il Paese diminuendo la quantità di gas e luce consumata. A questo si aggiungerebbero dei veri e propri prezzi calmierati.

L’idea generale, spiegata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, è di prorogare i sostegni a favore di famiglie e imprese contro il caro-energia (in scadenza a fine marzo), ma modificarli vista la nuova fase. Insomma, per l’esecutivo, visti i prezzi di gas e luce in calo e l’inflazione probabilmente arrivata al suo plateau massimo, la fase più emergenziale è “finita e ora bisogna perseguire un doppio obiettivo.

Si punterà infatti ad aiutare solo chi ne ha veramente bisogno e stimolare la riduzione dei consumi, così da non avere problemi di approvvigionamento per il prossimo autunno-inverno se i rubinetti del gas russo (ridotti ai minimi termini) si chiuderanno del tutto.

Gas e luce, come funzionerà il nuovo bonus in bolletta

I nuovi aiuti non dovrebbero essere più interventi diretti sulle tariffe “ma meccanismi più efficienti e più flessibili rispetto all’andamento dei consumi, che orientino le famiglie e premino i comportamenti virtuosi”. Insomma, potrebbero saltare la riduzione degli oneri di sistema o dell’Iva sul gas, a favore di un nuovo bonus per chi consuma meno.

Verrebbe quindi applicato il modello tedesco o olandese: tariffe calmierate fino a un certo livello di prezzo del gas metano, oltre il quale il governo interverrebbe per colmare la differenza, così da non pesare sui costi a carico di cittadini e imprese, ma per un 25/30% i consumatori pagherebbero tariffe di mercato.

Il costo in bolletta sarà quindi diviso in due. Al 75-80% calmierato dallo Stato, per una cifra che dipenderà dai soldi a disposizione e il resto a prezzo di mercato. L’obiettivo è quindi allineare il costo a quello pre-guerra in Ucraina, stimolando contemporaneamente al risparmio.

L’incognita del prezzo del gas e i crediti d’imposta

Il modello, però, si può applicare solo se i prezzi del gas continueranno ad essere relativamente bassi e se il price cap funzionerà ad evitare nuove fiammate. Per questo il Tesoro è cauto ed è pronto a modificare la bozza di decreto con i nuovi aiuti in qualsiasi momento.

Il valore che è stato fissato per considerare sostenibile l’intervento è quello dei 60 euro al megawattora al Ttf di Amsterdam, se rimarrà su questi livelli fino a marzo scatterà il nuovo sistema.

Non è chiaro, invece, cosa ne sarà dei crediti d’imposta per le aziende. Probabilmente saranno rinnovati soprattutto alle imprese energivore, ma per le altre potrebbe ridursi la percentuale in bolletta coperta dallo Stato, proprio per l’entrata in vigore del nuovo meccanismo.

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